tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post6869387603819935544..comments2023-09-22T12:10:47.897+02:00Comments on Risorse, Economia e Ambiente: Come affrontare la crescita esponenziale dei prezzi petroliferiUgo Bardihttp://www.blogger.com/profile/18231859786466899924noreply@blogger.comBlogger13125tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-33160816572715433052008-08-27T18:47:00.000+02:002008-08-27T18:47:00.000+02:00Puo' essere che non si comprenda che la maggio...Puo' essere che non si comprenda che la maggior parte dell'energia e' spesa al solo fine di accrescere i profitti dei soliti?<BR/>Guardate questa notizia:<BR/>http://qualenergia.it/view.php?id=687&contenuto=Articolo<BR/><BR/>Il problema non e' solo l'esaurimento delle risorse fossili e la sovrappopolazione, ma e' soprattutto questo stupido e disumano sistema economico. Assoggettare l'economia ad un piano di specie è la soluzione.<BR/><BR/>http://www.quinterna.org/pubblicazioni/rivista/00/patologieinvest.htmAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-23168540204810690962008-08-10T15:45:00.000+02:002008-08-10T15:45:00.000+02:00alcuni nostri usi e costumi, oltre che stupidi, so...alcuni nostri usi e costumi, oltre che stupidi, sono autodistruttivi sia dal punto di vista ambientale, economico che mentale.<BR/><BR/>forse è ora che l'uomo torni nella sua giusta dimensione: la preistoria ;)..beh.. con la differenza di stare in un mondo meno incontaminato...molto meno... <BR/>:(<BR/><BR/>tra pochi anni balleremo la "zappa" dance, altro che suv o ferrari o viaggi ai caraibi...il tempo degli sboroni sta terminando.<BR/><BR/>con poco petrolio disponibile la nostra civiltà avrà 5 miliardi di persone in eccesso... cosa farà la cgil? hahahahahaha<BR/><BR/>carloAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-5807071559867252452008-06-13T16:20:00.000+02:002008-06-13T16:20:00.000+02:00Beh, mentre dal 1999 fino alla fine del 2007 il tr...Beh, mentre dal 1999 fino alla fine del 2007 il trend del prezzo cresceva in media al tasso del 2% su base mensile, adesso dall'inizio del 2008 sembra che il trend sia al 6% su base mensile (e se si mantiene così significa 200$ alla fine dell'anno).<BR/><BR/>Con un tasso iniziale già triplicato non mi aspetto nulla di buono, penso che quest'anno sia proprio arrivato il picco della nostra società. Se è così allora nel 2009 ci sarà un netto declino.<BR/><BR/>AntonelloAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-90816181111631610462008-06-13T12:38:00.000+02:002008-06-13T12:38:00.000+02:00Quella della speculazione è una farsa, neppure un ...Quella della speculazione è una farsa, neppure un complotto da film di fantascienza potrebbe reggere una manovra speculativa a così lungo termine su un mercato di quelle proporzioni.<BR/><BR/>La questione è piuttosto che i Paesi produttori non aumentano l'offerta con il crescere della domanda. Perchè? Si dice perchè fanno cartello, ma è solo una piccola parte della verità.<BR/><BR/>La questione è invece prettamente economica. Aumentare la produzione significa aumentare gli investimenti (passività) generando come effetto una riduzione dei prezzi (altra passività). Questo può diventare economicamente redditizio grazie a due effetti: il maggiore volume di vendita, e l'effetto apprendimento (o economia di scala) che riduce i costi unitari di produzione con l'aumentare del volume complessivo prodotto. E' questo che succede di solito con beni e servizi.<BR/><BR/>Ora però la situazione petrolifera è molto diversa sull'ultimo fattore: i costi di estrazione <B>aumentano</B> man mano che i giacimenti si scaricano, e non si scoprono più giacimenti "semplici" come quelli attuali. <BR/><BR/>Aumentare la produzione ora significherebbe quindi spendere di più, per vendere a meno, e producendo domani costi ancora maggiori. E' quest'ultimo punto quello cruciale, quello che invalida il modello economico standard; o meglio, il modello resta valido, solo che il feedback dell'economia di scala ha in questo caso segno invertito.<BR/><BR/>In un contesto del genere diventa conveniente <B>contrarre</B> la produzione, mantenendola al minimo necessario per coprire le necessità economiche. Ovvero: il petrolio che resta nei giacimenti non costa (positivo) e aumenta di valore (positivo) - perchè mai spendere per tirarlo su ora? L'unica ragione sarebbe il rischio di perdere tutto non facendolo... ma com'è che si può perdere il petrolio, visto che è una risorsa del sottosuolo? Guardacaso, perdendo il controllo del suolo, ovvero la sovranità sullo stesso. Che forse chi ci racconta la favola del petrolio infinito sappia già da tempo quanto finito è, guardacaso perchè la sua famiglia nel settore opera da sempre? Chi ha orecchie per intendere...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07252935298829097519noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-3788473183300093492008-06-13T11:49:00.000+02:002008-06-13T11:49:00.000+02:00Solo una nota sulle linee "alta velocità": il loro...Solo una nota sulle linee "alta velocità": il loro costo (economico e in energia grigia) è molto maggiore rispetto ad una linea tradizionale, laddove su queste ultime si può già viaggiare in sicurezza a 250km/h. Valutando che l'attrito (e dunque i costi energetici) è quadratico con la velocità, simili spese per ridurre di mezz'ora i tempi di percorrenza Roma-Milano sono di ritorno tutto da valutarsi.<BR/><BR/>La risposta dei fautori è che alta velocità significa maggiore capacità di trasporto e più efficiente sfruttamento di mezzi e personale, ma ovviamente l'usura delle unità e la necessità di minuziona manutenzione cresce con le velocità di utilizzo.<BR/><BR/>Quelle cifre enormi potrebbero essere invece investite in raddoppi ferroviari diffusi e miglioramento delle linee esistenti sul fronte dei sistemi di supervisione e gestione del traffico, in modo da consentire migliore sfruttamento delle stesse.<BR/><BR/>Per citare un esempio, il pur semplice e "vetuso" sistema CCL (a cui ho lavorato per anni) consente in sicurezza un aumento di traffico di oltre il 30% senza dover cambiare nulla nell'impianto, neppure aggiungere un sensore.<BR/><BR/>Discorso diverso sono opere cruciali come i trafori, come il caso della Val Di Susa (l'attuale transito è osceno).<BR/><BR/>Un'ultima cosa: la AV nasce per fare concorrenza al trasporto aereo in termini di tempi, ad uso principalmente di spostamenti a lungo raggio per lavoro e turismo. Ritengo però che da un lato l'aumento dei costi farà ripensare - con vantaggio di tutti - l'approccio vacanziero mordi-e-fuggi a lunga gittata; dall'altro, la sempre maggiore penetrazione delle telecomunicazioni ad ampia banda renderà un obsoleto spreco di tempo e risorse la quotidiana transumanza per riunioni, meeting e assistenza tecnica software.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07252935298829097519noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-12964973071537595092008-06-13T11:17:00.000+02:002008-06-13T11:17:00.000+02:00disastro con guerre apocalittiche o passaggio indo...disastro con guerre apocalittiche o passaggio indolore dalle energie fossili alle rinnovabili? questo e' il dilemma. noi non siamo in grado di valutare cosa accadra' . i governi negano e si adagiano .la vita e' un caos dove e' difficile mettere ordine e le soluzioni prospettate da terenzio lasciano piu' dubbi che certezze. quanto alla decrescita poi la storia insegna che solo guerre carestie o cultura permettono tale via.<BR/><BR/>speriamo che l'ottimismo non ci abbandoni.<BR/>roberto de falcorobertohttps://www.blogger.com/profile/08919555224755030897noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-66527924657390196752008-06-13T09:58:00.000+02:002008-06-13T09:58:00.000+02:00Forse sarò banale...ma questo mi sembra uno dei mi...Forse sarò banale...<BR/>ma questo mi sembra uno dei migliori post che ho letto nelle ultime settimane in giro sulla rete: semplice, asciutto e rigoroso.<BR/>Solo questo.<BR/>Complimenti e grazie.<BR/><BR/>RetaggioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-68093223593761329732008-06-13T08:54:00.000+02:002008-06-13T08:54:00.000+02:00Purtroppo l'Uomo spesso usa il suo cervello per co...Purtroppo l'Uomo spesso usa il suo cervello per compiere disastri.<BR/>La logica direbbe di rallentare ed invece continuiamo ad osannare il PIL, i nostri politici cercano affannosamente di "aumentare la produttività".<BR/>Le fragole dalla Spagna già a gennaio sulle nostre tavole, i fagiolini dal Marocco, i peperoni ci sono tutto l'anno ecc. che impatto ha sui consumi di petrolio questo continuo spostamento di merci inutili?<BR/>La GM ha dichiarato che non costruirà più i SUV e non certo per sentimenti ambientalisti ma esclusivamente economici, non ne vendono più.<BR/>Se la nostra salvezza dovrà passare dal picco del petrolio, dal suo costo esorbitante, ben venga.<BR/>Ci aiuterà a ritrovare un'umanità perduta, produzioni agricole locali, produzione energetica locale e non più mega-centrali a carbone o altro.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-26013932982493912942008-06-13T00:26:00.000+02:002008-06-13T00:26:00.000+02:00anonimo #2, la componente speculativa c'è ma è un ...anonimo #2, la componente speculativa c'è ma è un fattore amplificatore. Non può essere dominante, la speculazione si modellizza con spezzate (segmenti adiacenti a "dente di sega" = "mordi e fuggi" nel breve termine)<BR/><BR/>Ad essere in gioco qui è il TREND e la concezione di base di sviluppo tumultuosoFrank Galvagnohttps://www.blogger.com/profile/08016853206578810654noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-138320344182385372008-06-13T00:22:00.000+02:002008-06-13T00:22:00.000+02:00Quando un cittadino inetto si trova di fronte ad u...Quando un cittadino inetto si trova di fronte ad una ingiustizia sociale che non riesce a dominare, da la colpa all'extracomunitario.<BR/><BR/>Quando un economista improvvisato si trova di fronte ad una crisi di prezzo che non riesce a spiegare, da la colpa alle speculazioni.<BR/><BR/>Siamo di fronte ad uin fatto nuovo dalle conseguenze assolutamente prevedibili, altrochè speculazioni!<BR/><BR/>Non è il mercato che ci distruggerà così come non è il mercato che ci salverà.<BR/><BR/>La risposta si chiama decrescita, e un ribaltamento del paradigma culturale dominante, una nuova narrazione del mondo, altrimenti si che saranno cavoli.Paolo Maranihttps://www.blogger.com/profile/09323680066083388204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-72076353450850536582008-06-12T22:39:00.000+02:002008-06-12T22:39:00.000+02:00speculazione o fine imminente della facile estrazi...speculazione o fine imminente della facile estrazione di una risorsa...cosa cambia? siamo in balia di un mercato che ci può annullare quando vuole. Quando gli USA saranno un po' più spompati e l'Iran avrà la sua 'centrale' nucleare saranno cavoli.<BR/><BR/>Mimmo.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-18691444056661059262008-06-12T22:21:00.000+02:002008-06-12T22:21:00.000+02:00Ok,siamo d'accordo su quanto sta accadendo, però q...Ok,siamo d'accordo su quanto sta accadendo, però quando i prezzi in un mercato sono in salita iperbolica....è chiaro esserci una componente speculativa dominante.<BR/>Il mercato negli anni dovrà assestarsi e non è escluso poi un decennio di prezzi via via più bassi del petrolioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-59464192451840380912008-06-12T20:22:00.000+02:002008-06-12T20:22:00.000+02:00Io più la guardo, e più mi convinco che il picco è...Io più la guardo, e più mi convinco che il picco è iniziato a settembre 2001Anonymousnoreply@blogger.com