tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post8580600649631692609..comments2023-09-22T12:10:47.897+02:00Comments on Risorse, Economia e Ambiente: La cultura come abitudine statisticaUgo Bardihttp://www.blogger.com/profile/18231859786466899924noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-72793800703763288772009-01-06T01:49:00.000+01:002009-01-06T01:49:00.000+01:00Anonimo, credo che nell'ottocento la produzione ag...Anonimo, credo che nell'ottocento la produzione agricola (rese e meccanizzazione) non fosse quella che conosciamo oggi, pertanto erano necessarie più braccia nei campi. E la popolazione era, credo, sei volte di meno di adesso. <BR/>Poi il concetto di "bestia da soma" è relativo al contesto in cui ci troviamo. Se ci evolveremo... intellettualmente, fra cent'anni ai nostri posteri verrà da ridere pensando, ad esempio, al tempo che abbiamo sprecato per andare in auto al lavoro. Se invece regrediremo, ritorneremo bestie da soma con i tagliagole di turno (se ne stanno già formando parecchi).Stefano Maroccohttps://www.blogger.com/profile/09375955271948462616noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-78507944524268076622009-01-05T22:59:00.000+01:002009-01-05T22:59:00.000+01:00Frank: "[...] le comunità rurali di fine ottocento...Frank: "[...] le comunità rurali di fine ottocento [che] si facevano un mazzo così per racimolare da mangiare, da scaldarsi, da vestirsi."<BR/><BR/>Già, senza contare tutti quei "bei" monumenti che osanniamo come se dovessero costituire un vanto. Se il "popolino" faceva vita grama, era anche perché gran parte delle sue energie se ne andava nel costruire belinate e nel mantenere nel lusso i tagliagole di turno. Di molti di quei tagliagole troviamo il nome nei libri di storia, dove fanno una figura ben migliore di quella che meriterebbero. Del resto, citando Bennato: "Vai, vai, e leggili tutti e impara quei libri a memoria; c'è scritto che i saggi e gli onesti son quelli che fanno la storia". Eh, già.<BR/><BR/>Chissà se le comunità rurali di fine Ottocento si sarebbero fatti lo stesso mazzo, senza i vari notabili a sfruttarne il lavoro come bestie da soma...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-34143398128577347452009-01-05T19:48:00.000+01:002009-01-05T19:48:00.000+01:00Già, il conto sta per arrivare...Questo dio-feticc...Già, il conto sta per arrivare...<BR/><BR/>Questo dio-feticcio che ci siamo costruiti sta per dimostrare la sua vanità, un po' come il vitello d'oro, un po' come le gigantesche teste di pietra dell'isola di Pasqua.<BR/><BR/>Stefano scrive: "Il tempo della giornata dedicato alla sopravvivenza è sempre più diminuito nella storia dell'uomo. "<BR/><BR/>Vero. Abbiamo molto più tempo libero delle comunità rurali di fine ottocento che si facevano un mazzo così per racimolare da mangiare, da scaldarsi, da vestirsi. Tuttavia, questo tampo non sempre ce lo godiamo perchè siamo sfiancati fisicamente o psicologicamente da un lavoro che ci prende 8 + delta ore/giorno, dove delta arriva tranquillamente a 3. Siamo rotelline, ingranaggi di un mega-sistema che, per giunta, è fuori dal nostro controllo.Frank Galvagnohttps://www.blogger.com/profile/08016853206578810654noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-58132502482466072662009-01-05T17:32:00.000+01:002009-01-05T17:32:00.000+01:00Il tempo della giornata dedicato alla sopravvivenz...Il tempo della giornata dedicato alla sopravvivenza è sempre più diminuito nella storia dell'uomo. Oggi, ammesso che si lavori 8 ore al giorno, abbiamo quindi a disposizione almeno un terzo della giornata da spendere come vogliamo. Data la sostanziale ignoranza e/o materialismo di gran parte delle persone, ci si dedica a comprare oggetti inutili, spostarsi in automobile per futili scopi, farsi organizzare il tempo da qualcun altro, guardare le imbecillità trasmesse dalla televisione. Qualcuno dice "per passare il tempo". Evidentemente se non sappiamo cosa farne allora ne abbiamo troppo. La percezione del disagio si ha quando vengono meno queste possibilità, rese possibili alla fine da una società ad alto consumo di energia. <BR/>Salire è facile, scendere molto difficile e si rischia di farsi male.Stefano Maroccohttps://www.blogger.com/profile/09375955271948462616noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-4089560131238412792009-01-05T15:33:00.000+01:002009-01-05T15:33:00.000+01:00Come hai ragione Frank! Oggi viviamo immersi nel c...Come hai ragione Frank! Oggi viviamo immersi nel culto del "dio industria". Egli genera tutte le cose visibili ed invisibili, per tale dio l'uomo è fin dai primordi un animale-macchina che abita in un universo meccanico e senz'anima, e che deve continuamente compiacerlo con assoluta sottomissione. Parole come aumento della produzione, pil, capitale, profitto devono essere le incessanti preghiere quotidiane dell'animale-macchina se non vuole che il suo dio si adiri con lui e che dopo atroci torture lo distrugga.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-20317029013359876802009-01-05T11:51:00.000+01:002009-01-05T11:51:00.000+01:00.... la cultura della non-consapevolezza direi - d....... la cultura della non-consapevolezza direi - dell' automa.....il conto sta per arrivare...speriamo che sia invito al risveglio...e al cambiamento. C'è TUTTO da GUADAGNARE - per parlare in termini familiari.<BR/><BR/>MariaAnonymousnoreply@blogger.com