tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post966178132087661081..comments2023-09-22T12:10:47.897+02:00Comments on Risorse, Economia e Ambiente: Un picco al giorno: la storia d'Europa in tre curve di HubbertUgo Bardihttp://www.blogger.com/profile/18231859786466899924noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-69972842432700232292008-08-17T12:36:00.000+02:002008-08-17T12:36:00.000+02:00non è solo la fame "fisica" oh mio dio quanto siet...non è solo la fame "fisica" oh mio dio quanto siete solo materialisti, volontari veri o comunque persone disposte a morire per qualcosa in guerre di ogni tipo ci furono sempre e non soltanto perchè spinte dalla fame materiale ma per la fame dettata da ideali, spiritualità, credenze giuste o sbagliate che fosseroAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-87856780301854828082008-08-16T23:44:00.000+02:002008-08-16T23:44:00.000+02:00Francesco, tu parli del fattore "disponibilità dei...Francesco, tu parli del fattore "disponibilità dei singoli a morire per un qualcosa".<BR/><BR/>Non è una cosa che contrasta con le leggi della dinamica dei sistemi. Si tratta però di uno step successivo: le macrocondizioni sono dettate dalle disponibilità energetiche nei vari punti del globo e dalle scelte che si fanno (velocità di estrazione e scopo dei manufatti). A trovare invasati disposti a morire ci pensa la fame (che è scarsità di energia biochimica)Frank Galvagnohttps://www.blogger.com/profile/08016853206578810654noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-74440736027075406352008-08-14T18:13:00.000+02:002008-08-14T18:13:00.000+02:00ci sono tanti altri fattori che per voi non hanno ...ci sono tanti altri fattori che per voi non hanno assolutamente importanza ad esempio la disponibilità dei singoli a morire per un qualcosa...coatto o meno che sia...ma è solo uno dei mille fattori umani di cui non tenete conto anche se associando i picchi di produzione vari ai fattori umano-culturali si comprendono molte cose ciaoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-88522519975042492872008-08-12T12:36:00.000+02:002008-08-12T12:36:00.000+02:00Interessante come il picco di Hubbert (parlando in...Interessante come il picco di Hubbert (parlando in linea di massima e da profano) si possa applicare a vari aspetti della nostra vita. Si potrebbe tracciare, per es., il picco del progresso (culturale e sociale) della civiltà dei consumi: penso che abbia preceduto d'una quarantina d'anni l'attuale picco dello sviluppo (o picco del petrolio). Alla fine degli anni '60 c'erano movimenti artistici, letterari e culturali molto importanti, poi il declino, le tv commerciali, l'appiattimento del linguaggio (ovvero il picco del congiuntivo), i refusi editoriali in omaggio nei libri dei grandi gruppi editoriali, la serietà di certe riviste scientifiche, l'umanità stessa delle persone, insomma… io son nato dopo quel "picco", ma guardando indietro mi sembra che la perdita graduale, la discesa, sia evidente. Questa società non è più in grado di "produrre" un artista o un intellettuale che sia tale nell'arco di tutta la sua vita. Guardate nella musica popolare, le canzoni per intenderci: com'è possibile pensare oggi a un nuovo De Andrè che scriveva canzoni in endecasillabi con rime baciate e alternate? I cantautori hanno rappresentato un'epoca che è già scomparsa: quelli che restano, come Paolo Conte, si sono formati prima. Senza retorica, ciao.Anonymousnoreply@blogger.com