tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post2364308393816913237..comments2023-09-22T12:10:47.897+02:00Comments on Risorse, Economia e Ambiente: La cintura di sicurezza del mondoUgo Bardihttp://www.blogger.com/profile/18231859786466899924noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-42613392319943681292007-10-17T22:57:00.000+02:002007-10-17T22:57:00.000+02:00Secondo me la difficoltà nel comunicare il picco, ...Secondo me la difficoltà nel comunicare il picco, o meglio, nel fare prendere coscienza del picco, dipende dal fatto che l'informazione esplicita, su una piano di razionalità, non è l'unica forma di comunicazione e non è neanche quella più persausiva, se non per persone già predisposte, per biografia e formazione, a ricevere e fare proprio il messaggio che viene trasmesso. All'interno di una società la comunicazione viaggia su più livelli, molti dei quali impliciti ed incorporati nei comportamenti, nelle istituzioni, negli oggetti, nelle categorie utilizzate per pensare e rappresentarci. Questa meta-comunicazione è quasi sempre più forte e persuasiva di quella esplicita. Se c'è contraddizione tra i due livelli può esserci schizofrenia, come insegna Bateson, o semplicemente uno dei due, quello più debole, che non trova conferma nel quotidiano, viene lasciato cadere per risolvere la contraddizione. Ora noi viviamo in una società che contraddice continuamente da ogni lato, con la pubblicità, il benessere, i suv, il PIL, gli scaffali del supermercato, i giornali, le parole, le abitudini sociali, il messaggio contenuto dal grafico del picco del petrolio. Sul momento si riescono a convincere le persone poi appena tornano alla realtà di tutti i giorni il picco presto svanisce come un remoto avvertimento. Il muro per convertire le persone (perché di questo si tratta, una conversione epistemologica) si materializzerà nell'incremento esponenziale dei prezzi. Il problema è che sarà troppo tardi. Come fare quindi per anticipare questa conversione? Il cambiamento climatico mi sembra un tema più spendibile e che sta trovando maggiore riscontro nell'opinione pubblica anche perché quasi tutti, a parte Battaglia, ne stanno percependo gli effetti. Le canicole estive, gli inverni senza neve e brina, i ghiacciai che si ritirano, le primule in gennaio... Credo che sia un buon grimaldello (e secondo me a livello europeo lo stanno usando così) per indurre a ridurre i consumi energetici e la dipendenza dai combustibili fossili. Un'altra strada è quella di fare emergere i paradossi, le contraddizioni tra gli effetti del nostro modello di produzione e consumo e i valori a cui diciamo di credere (diritti umani, uguaglianza,democrazia, etc.). Trovo che lo svelamento dei paradossi abbia una certa forza spiazzante, maieutica, capace di incrinare le certezze e di introdurre nuovi punti di vista. Ma comunque è dura far passare il messaggio...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-26744669164846346662007-10-17T21:22:00.000+02:002007-10-17T21:22:00.000+02:00Figurati... Io credevo che fosse una leggenda quel...Figurati... Io credevo che fosse una leggenda quella delle magliette con la cintura disegnata sopra. INvece, guarda tu, la realtà supera la fantasia!Ugo Bardihttps://www.blogger.com/profile/18231859786466899924noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-89509662525031951082007-10-16T23:23:00.000+02:002007-10-16T23:23:00.000+02:00Che a Napoli avessero delle magliette con le cintu...Che a Napoli avessero delle magliette con le cinture di sicurezza disegnate sopra non è una leggenda urbana, ma e vero: le ho viste con i miei occhi in vendita al mercato a Napoli. Quano siano diffuse non so dirteto, ma sulla loro esistenza non ho il minimo dubbio.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-45105842377565827832007-10-16T22:17:00.000+02:002007-10-16T22:17:00.000+02:00Il petrolio ha toccato gli 88$ a NY. E' un problem...Il petrolio ha toccato gli 88$ a NY. E' un problema?<BR/>Certo, per il mondo economico significa moltissimo, ma per il cittadino consumatore ancora riescono a non farglielo percepire.<BR/>I segnali però ci sono, dal raddoppio del pane (!!!!) all'aumento smodato di ogni bene.<BR/>La benzina però è stabile, così come i prodotti diretti dal petrolio. Perchè?<BR/>Perchè abbiamo la svalutazione del dollaro che ha pareggiato il rialzo del barile.<BR/>Viene allora da pensare se non ci sia dietro a questi rialzi una manovra prettamente finanziaria, utile a bilanciare i gravi squilibri createsi dopo lo scoppio della bolla del 2000. Certamente sì.<BR/>Quello a cui i mercati occidentali andavano incontro era una giapponesizzazione, accelerata dalla grandezza del contenitore umano in questione, Europa+Usa e Nord America,ossia una disinflazione decennale con recessione progressiva. La corsa ai beni rifugio, la casa, era irrefrenabile e c'era la maledetta moneta unica europea che aveva accentuato questa tendenza. C'era da salvare la baracca, destinata sui numeri a crollare miseramente.<BR/>Come fare a dare inflazione a un treno disinflattivo sparato in discesa senza freni? Non certamente fermando le produzioni in Asia, che hanno dato profitti stellari alle aziende occidentali: inflazionando il sistema con la salita del petrolio, con liquidità nelle mani dei paesi produttori e il riacquisto di titoli da parte di questi. Un giochino tenuto in piedi parallelamente dalla svalutazione del dollaro.<BR/>Fin quando potrà durare? Fino all'evento che noi riteniamo produttivo della vera catastrofe per i prezzi petroliferi: la ripresa in misura massiccia dell'economia europea. Se non sarà troppo tardi potranno lasciar liberi i valori immobiliari di scendere e quindi di bilanciare diversamente la disinflazione; il petrolio tornerebbe anche a valori di 40-50$.<BR/>Il picco resta e è un grosso problema per il nostro mondo; non dimentichiamo che i numeri e la comunicazione è in grado di farci percepire il burrone anche solo un attimo prima che si presenti dabanti a noi, sperando nel frattempo in ausili al volo umano.Anonymousnoreply@blogger.com