tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post716811979923043343..comments2023-09-22T12:10:47.897+02:00Comments on Risorse, Economia e Ambiente: L'eolico d'alta quota ovvero spes ultima deaUgo Bardihttp://www.blogger.com/profile/18231859786466899924noreply@blogger.comBlogger36125tag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-41555287693331956882012-08-16T15:31:24.233+02:002012-08-16T15:31:24.233+02:00Gianni Comoretto ha scrito:
"... quello che d...Gianni Comoretto ha scrito:<br />"... quello che dicono i progettisti. In caso di rottura di un cavo ...<br />... cade molto più lentamente di quanto possa essere recuperato. Quindi lo recuperi e basta, prima che cada. ...";<br /><br />"... Un kite da 3 MW costa circa un milione di euro, e produce circa 10-15 milioni di kWh l'anno ...";<br /><br />"... Non vedo particolari problemi ad avere un centinaio di kite in un km quadrato ...".<br /><br />Quanto sopra è stato verificato in operazioni reali?<br />Riferimenti?Renatohttps://www.blogger.com/profile/16460883542881988612noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-90378220302818811792011-03-23T11:50:43.883+01:002011-03-23T11:50:43.883+01:00Ci sono news sul kitegen nel 2011?Ci sono news sul kitegen nel 2011?MarkUphttps://www.blogger.com/profile/10510928082837303059noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-37712275323285311162010-09-12T18:19:07.805+02:002010-09-12T18:19:07.805+02:00@markogts
Per poter cadere, i 1000 Kitegen devono...@markogts<br /><br />Per poter cadere, i 1000 Kitegen devono prima salire.<br /><br />Direi che, almeno per un po', possiamo stare tranquilli.<br /><br />Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-9067133575688360372010-09-11T08:52:24.632+02:002010-09-11T08:52:24.632+02:00L'idroelettrico viene già usato come accumulo,...L'idroelettrico viene già usato come accumulo, per accumulare di notte l'energia che le centrali nucleari non riescono a *non* produrre. Di accumulo ce n'è troppo poco e in futuro ne servirà sicuramente di più. Idee ce ne sono <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Grid_energy_storage" rel="nofollow">tante</a>.markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-16028242402849055012010-09-10T21:30:41.537+02:002010-09-10T21:30:41.537+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-6995574546962028872010-09-10T21:05:13.441+02:002010-09-10T21:05:13.441+02:00@mmarchitti
"Mi riferivo al fatto di potere ...@mmarchitti<br /><br />"Mi riferivo al fatto di potere parlare con una persona riconoscibile."<br /><br />Perché, chiamarsi "mmarchitti" e tenere nascosto il porprio profilo ti sembra "riconoscibile" ?? ;-)<br /><br />Comunque dai, eccomi qua; quel profilo lo avevo creato per scherzo un anno fa, recentemente mi son preso qualche minuto per rimaneggiarlo.<br /><br />Ma venendo all'argomento di questo post, da quanto puoi vedere leggendo i miei commenti successivi, sostanzialmente sono favorevole al kite. Anzi, sostengo che bisognerebbe darci dentro coi finanziamenti per le sperimentazioni.<br /><br />A un certo punto le chiacchiere annoiano, bisogna presentare i RISULTATI. In bocca al lupo a tutti i progettisti che partecipano allo sviluppo del kite, attendo buone nuove.<br /><br />Ciao<br />Jimiinjenierehttps://www.blogger.com/profile/17367288796818216442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-89891579090205725872010-09-09T09:37:48.345+02:002010-09-09T09:37:48.345+02:00Il problema non si pone, perché quel giorno sarann...Il problema non si pone, perché quel giorno saranno caduti mille kitegen e avranno decapitato gran parte dei tifosi :)markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-55820895044590491222010-09-08T22:53:09.344+02:002010-09-08T22:53:09.344+02:00Ah!
Se, per esempio, 13 milioni di utenti decidon...Ah!<br />Se, per esempio, 13 milioni di utenti decidono di vedere tutti assieme Spagna-Olanda, cosa farebbe la smart grid?<br /><br />Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-86611776058494205302010-09-08T17:39:29.220+02:002010-09-08T17:39:29.220+02:00Forse non ti è chiaro cosa sia una "rete inte...Forse non ti è chiaro cosa sia una "rete intelligente". Googla "smart grid" e "EWS Schonau". La smart grid fa esattamente questo, far partire gli utilizzatori in maniera coordinata.markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-37895775925238534332010-09-08T12:20:01.647+02:002010-09-08T12:20:01.647+02:00@ Simone Martini
Perché?
Il solare non è forse in...@ Simone Martini<br /><br />Perché?<br />Il solare non è forse intermittente?<br />Non è questione di tecnologia, volontà, finanziamenti, ricerca, investimenti, o quant’altro: è la fonte stessa, che per sua natura è intermittente, aleatoria, stagionale. <br />Quindi la conversione DIRETTA della radiazione solare in energia elettrica non potrà che essere intermittente, aleatoria, stagionale.<br /><br />Alcuni problemi possono essere mitigati dalla tecnologia. <br />Ad esempio il solare termodinamico (che, a rigore, non è propriamente a conversione diretta) può mitigare l'intermittenza, ma ben poco può contro l'aleatorietà, ad esempio un paio di giorni di brutto tempo, e nulla può contro la stagionalità.<br />Inoltre, rispetto alla sostanziale semplicità del fotovoltaico, presenta tutta la complessità e le problematiche di un impianto termo meccanico.<br /><br />Il fotovoltaico a concentrazione è uno dei tanti tentativi per la riduzione di costo.<br />Il concetto di base è: aumentare l'efficienza della cella costa troppo? Allora aumentiamo la radiazione concentrando più soli.<br />Ma così facendo si spostano dei costi dal silicio alla meccanica (è necessario l'inseguimento), si incontrano dei limiti di temperatura, e non è detto che alla fine convenga.<br /><br />Le celle multi giunzione perseguono l’obiettivo di aumento di efficienza attraverso la costruzione sullo stesso substrato di giunzioni in grado di catturare diverse porzioni dello spettro solare.<br />Ci riescono, ma a spese del costo di fabbricazione della cella che arriva a livelli spaziali.<br />Infatti è proprio questo il campo di applicazione di queste celle.<br /><br />Il film sottile persegue l’obiettivo di riduzione di costi attraverso il minor consumo di materiale pregiato. Ci riesce, ma si discute ancora se l’abbassamento dei costi è tale da compensare la minore efficienza ed il più rapido degrado nel tempo…<br /><br />Diverso è il discorso della conversione INDIRETTA…<br />Ma qui andremmo ancora più fuori topic. <br /><br />Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-30260427286206190812010-09-02T20:53:56.393+02:002010-09-02T20:53:56.393+02:00@biggino
"Il mio nickname è legato ad un sop...@biggino<br /><br />"Il mio nickname è legato ad un soprannome ricevuto da alcuni amici, non c'è nulla di autocelebrativo ;-)"<br /><br />MI riferivo al fatto di potere parlare con una persona riconoscibile. <br /><br />"Non mi convince il fatto che la spaziatura possa essere ridotta. In condizioni ideali tutto OK, ma in presenza di piccoli tornado, turbinii d'aria, o raffiche di vento ascendenti o discendenti, che ci piaccia uppure no, i tiranti delle vele si possono incrociare se, ad esempio, si posiziona "un centinaio di kite in un km quadrato"."<br /><br />Beh, se non scrivi bene il software, anche solo due kite possono incrociarsi. Dipende appunto dal software, dalla sensoristica, dai sistemi trasmissione dati, di attuazione dei comandi.<br /><br />" disporre sui propri terreni qualche kitegen di taglia più piccola rispetto a uno da 3 MW. <br />Una taglia più piccola permetterebbe, eventualmente, a ciascun kite di essere trasportato su un singolo camion e di essere sostituito agevolmente da un altro kite per manutezione o upgrade della macchina." <br /><br />C'è una questione di bilancio economico: sembra che l'impianto da 3MW dia il miglior rapporto costo/potenza.<br /><br />"In merito ai kitegen da 3MW, quello che non mi convince è la mancanza di portabilità e flessibilità, in termini di impiego."<br /><br />E' incomparabilmente più semplice da trasporta un kitegen stem da 3MW che una torre eolica tradizionale della stessa potenza. Tieni presente che quello che stanno installando a Berzano non richiede cemento per il fissaggio e gru per il montaggio: ti par poco?<br /><br />----------------------<br /><br />@ gigieffe<br /><br />"Non è la tensione il pericolo: immagina un cavo da 50 tonnellate, di sezione ridotta perchè di kevlar, steso su case, strade, linee elettriche, alberi... <br />Quanti motociclisti potrebbe decapitare?"<br /><br />Quindi tu immagini il sistema che perde totalmente il controllo: tutto può succedere. Però tieni presente che l'aquilone che vola raso terra, o a bassa quota, è una condizione facile da monitorare e da evitare: se proprio non riesci a recuperarlo sotto una certa quota, allora puoi azionare un sistema per tranciare i cavi. Diciamo che l'eventualità che tu immagini, a impianto testato, è molto più remota di un jumbo che cade sulla città. <br /><br /><br />"Provate a spazzolare il calendario guardando il diagramma a torta: emerge con chiarezza il ruolo dell'eolico, che è quello di far risparmiare gas, o carbone, o acqua negli invasi. L'eolico non è assolutamente in grado di sostituire queste fonti che dovranno essere comunque essere presenti, aggiornate, manutenute, e tenute in stand-by.<br />In soldoni, il kWh eolico "vale" la sola componente combustibile 60-70%) del kWh deterministico.<br />Con l'alta quota, potranno esserci dei minori gradienti di potenza, ma non credo che la sostanza cambi di molto."<br /><br />E' facile fare queste profezie che si autoavverano. Se pensiamo solo alle rinnovabili, per superare l'intermittenza occorre sovradimensionare le potenze, e distribuire in modo uniforme gli impianti. Poi si possono anche regolare/modulare i consumi, con una rete intelligente. <br /><br />Mario Marchittimmarchittihttps://www.blogger.com/profile/11804346998361745593noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-78143080195214088082010-09-02T18:01:04.062+02:002010-09-02T18:01:04.062+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-88779942590263026792010-09-02T00:55:26.248+02:002010-09-02T00:55:26.248+02:00@ Comoretto
Non è la tensione il pericolo: immagi...@ Comoretto<br /><br />Non è la tensione il pericolo: immagina un cavo da 50 tonnellate, di sezione ridotta perchè di kevlar, steso su case, strade, linee elettriche, alberi... <br />Quanti motociclisti potrebbe decapitare?<br /><br />La prevedibilità dei venti aiuta, ma solo a sapere con anticipo che dovrai accendere altro, se ce l'hai.<br /><br />E' emblematico il caso della Spagna, ci torno perchè splendidamente documentato dai grafici interattivi della REE e molto istruttivo per capire come funziona l'eolico.<br /><br />https://demanda.ree.es/demanda.html<br /><br />Abbiamo una superficie quasi doppia dell'Italia, situazioni morfologiche estremamente diverse, dall'Atlantico del Golfo del Leone al Mediterraneo passando per Gibilterra: sembrerebbe molto difficile avere bonaccia dappertutto.<br />Eppure, accanto a giornate favolose come il 4 maggio 2010, ti trovi le giornate sfigate come il 26 Giugno 2010.<br /><br />Provate a spazzolare il calendario guardando il diagramma a torta: emerge con chiarezza il ruolo dell'eolico, che è quello di far risparmiare gas, o carbone, o acqua negli invasi. L'eolico non è assolutamente in grado di sostituire queste fonti che dovranno essere comunque essere presenti, aggiornate, manutenute, e tenute in stand-by.<br />In soldoni, il kWh eolico "vale" la sola componente combustibile 60-70%) del kWh deterministico.<br />Con l'alta quota, potranno esserci dei minori gradienti di potenza, ma non credo che la sostanza cambi di molto.<br />E' naturalmente possibile abituarci alla probabilità di intermittenza: basta essere consapevoli dei costi in più che dovremo sopportare rispetto a chi, ad esempio, ha deciso di affrontare la carenza di fossili con soluzioni non intermittenti.<br /><br /> Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-33512981357636062802010-09-02T00:04:36.488+02:002010-09-02T00:04:36.488+02:00@Gianni Comoretto
"molto sotto i 3 MW non co...@Gianni Comoretto<br /><br />"molto sotto i 3 MW non conviene andare, devi salire di quota e questo pone dei vincoli sulle dimensioni. Da quel che capisco, si comincia a ragionare con 0,2-0,4 MW"<br /><br />Da 1/2 MW in sù mi va bene. Pensavo che privilegiare la costruzione di kite in zone collinari o montane permettesse di avvicinarsi maggiormente alle correnti di alta quota, consentendo presumibilmente l'impiego di kite di taglia minore. Che dici, ha senso?<br /><br />"Poi non puoi portarti a spesso un molbilegen a farlo partire dove vuoi, devi avere una no fly zone, che fino a 2000 metri non è un grosso problema, ma deve esserci. Altrimenti il primo ultraleggero o elicottero che passa di li' si impiglia e vien giu'."<br /><br />Beh dai, ci si organizza in qualche modo.<br /><br />"Comunque se le fonti fossili scarseggiano, dovremo abituarci ad una probabilità di intermittenza, temo."<br /><br />Eh già. Anche qui, ci si organizzerà in qualche modo.injenierehttps://www.blogger.com/profile/17367288796818216442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-76074501706100279562010-09-01T22:43:22.616+02:002010-09-01T22:43:22.616+02:00Sui rischi. Rispondo con quello che dicono i proge...Sui rischi. Rispondo con quello che dicono i progettisti. In caso di rottura di un cavo, questo cade a terra ma non ha nessuna trazione. E cade a terra abbastanza lentamente, e' leggero in rapporto alla sezione.<br /><br />La vela attaccata ad un solo cavo (e se si guasta qualcosa si puo' comunque tirare uno dei due cavi e lasciare libero l'altro) esercita una forza minima, e cade molto più lentamente di quanto possa essere recuperato. Quindi lo recuperi e basta, prima che cada.<br /><br />Poi ci può essere la sfiga imprevedibile, ma questo copre già la stragrande maggioranza delle sfighe possibili.<br /><br />Sulla taglia: molto sotto i 3 MW non conviene andare, devi salire di quota e questo pone dei vincoli sulle dimensioni. Da quel che capisco, si comincia a ragionare con 0,2-0,4 MW. Poi non puoi portarti a spesso un molbilegen a farlo partire dove vuoi, devi avere una no fly zone, che fino a 2000 metri non è un grosso problema, ma deve esserci. Altrimenti il primo ultraleggero o elicottero che passa di li' si impiglia e vien giu'.<br /><br />Sulla costanza dei venti. I venti in quota sono molto più regolari di quelli a terra. Molto più prevedibili, e molto più difficile che siano fermi in tutta Italia. Comunque se le fonti fossili scarseggiano, dovremo abituarci ad una probabilità di intermittenza, temo.Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-37055585836910388302010-09-01T22:42:00.066+02:002010-09-01T22:42:00.066+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Gianni Comorettohttps://www.blogger.com/profile/03851546860201368130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-72101159887194182072010-09-01T21:55:54.780+02:002010-09-01T21:55:54.780+02:00@Gigi
"Prendiamo il modello TKG3: 3 MW...&qu...@Gigi<br /><br />"Prendiamo il modello TKG3: 3 MW..."<br /><br />Tutte le problematiche elencate possono essere ragionevoli, ma come già detto, io ai kite da 3MW non ci credo tanto. Ritengo che i kite debbano essere per lo più di taglia moooolto più piccola e posizionati in zone collinari, o su altopiani, o in mare aperto, o su isole. In sostanza dovrebbero essere piazzati in zone tipicamente battute da forti venti già a quote relativamente basse. Quindi si parlerebbe di cavetti sottili che non siano lunghi fantamigliaia di kilometri, vele che non siano grandi come tendoni da campo, steli non molto più grossi di una canna per pesca d'altura (si fa per dire). Che ne pensate? A me questa idea ispira abbastanza.<br /><br />"Rottura del Kite, perdita della piattaforma inerziale, perdita del link radio verso terra, disturbi della comunicazione radio, rottura di un cavo, rottura di un avvolgitore, rottura di un aggancio tra kite e cavo, baco del SW di controllo, errore random del SW di controllo..."<br /><br />E vabbè, ma quanta sfiga però!! :-D<br /><br />"Discutere ora se sotto i kite possono pascolare le mucche o giocare i bambini è una pura perdita di tempo."<br /><br />E' vero... allora forse è meglio dire che "non si esclude che sotto i kite, in futuro, possano pascolare le mucche o giocare i bambini".<br /><br />"...migliaia di ore di funzionamento..."<br /><br />Concordo, allora costruiamo un pò di prototipi così facciamo esperimenti di ogni tipo. Sono necesari tanti dati empirici, non si scappa.injenierehttps://www.blogger.com/profile/17367288796818216442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-89005060530291260912010-09-01T18:10:49.838+02:002010-09-01T18:10:49.838+02:00@Big Gino
http://www.kitegen.eu/kitegen_info_doss...@Big Gino<br /><br />http://www.kitegen.eu/kitegen_info_dossier.pdf<br /><br />Prendiamo il modello TKG3: 3 MW, altezza operativa 2000 m.<br />Quindi, nell'ipotesi che il kite voli a 45°, avrà bisogno di due cavi di 2800 m ciascuno.<br />La forza (non si dice se media o di picco, se relativa a ciascun cavo o alla somma dei due) è di .5 MegaNewton che, in unità meno rigorose ma decisamente più popolari, fanno 50 Tonnellate.<br />Supponiamo 25 per cavo. <br />Limitando, in un eccesso di audacia per risparmiare sul peso, il coefficiente di sicurezza a 2, ogni cavo dovrà avere come minimo un carico di rottura pari a 50 tonnellate.<br />E' noto che se si fa volare negli strati bassi qualcosa di più pesante dell'aria e se ne perde il controllo, questo ritorna inevitabilmente a terra.<br />In tale eventualità, puoi certamente evitare di effettuare manovre di avvolgimento/svolgimento sul capo del cavo che controlli, ma è incredibilmente più dura convincere il vento a fare altrettanto sull'altro capo del cavo.<br />Vento che, avvicinandosi a terra, potrebbe avere caratteristiche completamente diverse da quello in quota. Ci si potrebbe trovare, al limite, ad avere un kite nel bel mezzo di un cavo (e che cavo!) di 5600 m con uno o tutti e due i capi liberi.<br /><br />Rottura del Kite, perdita della piattaforma inerziale, perdita del link radio verso terra, disturbi della comunicazione radio, rottura di un cavo, rottura di un avvolgitore, rottura di un aggancio tra kite e cavo, baco del SW di controllo, errore random del SW di controllo: è un piccolo elenco, non esaustivo, di cause che potrebbero portare alla perdita di controllo con conseguente caduta del kite.<br />Naturalmente i progettisti, non pellegrini ma degni ingegneri, avranno pensato a tutte le possibili modalità di guasto, ed introdotto le opportune ridondanze e contromisure.<br />Tuttavia, sia per la presenza di inevitabili single-point-failure, sia per fatalità, la probabilità di un incidente è sempre possibile.<br />Sta al progettista/costruttore, con migliaia e migliaia di ore di funzionamento, dimostrare che la probabilità di incidente, moltiplicata per le conseguenze, è tale da permettere una vita normale sotto gli aquiloni. Discutere ora se sotto i kite possono pascolare le mucche o giocare i bambini è una pura perdita di tempo. <br />Ciò che è importante è che gli aspetti di sicurezza, ed il kitegen sembra avere elementi di rischiosità ben maggiori di una pala eolica, non vanno dati per scontati, ed il rischio va accuratamente misurato.<br /><br />Non sono un talebano: un rischio sufficientemente piccolo (so bene che quel "sufficientemente piccolo" è foriero di diatribe infinite) potrebbe essere accettabile.<br />Dopotutto anche gli aerei, che non sempre toccano terra nel punto voluto, sorvolano le città...<br /><br />Però con una grossa differenza.<br />In un'ora di volo di un aereo il rischio a terra conseguente a caduta è distribuito (anche se non uniformemente) in una fascia lunga 700 km e larga qualche decina, quindi in un area di diverse migliaia di km2.<br />In un'ora di volo di un kite il rischio è tutto concentrato in un area di qualche km2 attorno allo stem.<br /><br />Finora ho solo parlato di rischi conseguenza di incidente, che può essere reso sufficientemente piccolo, compatibilmente con i costi e la funzionalità.<br /><br />In realtà ben maggiore è il rischio che il kite stia a terra per mancanza di vento. <br />Per esempio: quale potenza può essere garantita da un TKG3 domani 2 Settembre 2010 alle ore 12:00?<br /><br />Un gestore di TKG3, se serio, consulterà i suoi dati meteo e vi fornirà un foglio con una curva Potenza/Probabilità, ma difficilmente accetterà un impegno per qualunque potenza.<br /><br />Un gestore di centrale termoelettrica vi risponderebbe semplicemente con un numero.<br /><br />Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-73462707306627649062010-08-31T22:23:06.097+02:002010-08-31T22:23:06.097+02:00@Simone Martini
Quando si chiede un preventivo pe...@Simone Martini<br /><br />Quando si chiede un preventivo per la costruzione di una casa ad un'impresa edile e questa pronostica 100, alla fine dei lavori la casa verrà a costare 200; è sempre così in quanto tutti giocano al ribasso per accapparrare clienti ma alla fine la realtà è ineluttabile: i lavori devono durare di più del previsto, i costi dei materiali sono cresciuti, il progetto iniziale deve essere rivisto, etc etc. <br /><br />Se sulla carta si prevede che un kite costerà 100, inclusa la manutenzione per un certo numero di anni di esercizio, AL TERMINE della costruzione sarà costato 200, ed AL TERMINE del periodo di esercizio considerato, giusto per gradire, sarà costato complessivamente 250.<br /><br />Si ha a che fare con industria manifatturiera, edilizia e relativa manovalanza, rincari delle materie prime etc etc. IL MONDO REALE E' MOLTO DIVERSO DA QUELLO CALCOLATO. Ma in una cosa sicuramente il kite riesce a sbaragliare la turbina eolica: LA MINOR QUANTITA' DI MATERIA PRIMA impiegata per ogni KWh generato, e questo non è poco!! <br /><br />Ritengo che il kitegen non si dimostrerà mai una gallina dalle uova d'oro; piuttosto, potrebbe essere la gallina che fa tante uova normali mangiando poco mangime, non so se mi spiego...<br /><br />@valerio <br /><br />L'errore sta nel fatto che, sotto le vele dei kite, la vita può continuare come prima visto che i venti da sfruttare sono ad alta quota ed i cavi devono arrivare fin lassù. I cavi possono avvicinarsi pericolosamente al suolo soltanto se qualcosa è andato storto; in tal caso la logica di controllo se ne deve poter accorgere in tempo, in modo da bloccare qualsiasi avvolgimento (altrimenti qualcuno potrebbe venire falciato). Personale adibito alla manutenzione dovrà eseguire manualmente il riavvolgimento dei cavi dopo che la vela sarà caduta al suolo. Generalmente, per qualsiasi applicazione che preveda automatismi, in caso di emergenza si lavora così: si ferma tutto, si cerca di capire cos'è successo (se ce n'è il tempo), e si interviene manualmente. <br /><br />Allora il problema, se c'è, riguarda soltanto il volo aereo e non è insormontabile, visto che comporta soltanto (si fa per dire) l'impedimento dei voli a bassa quota su zone specifiche. Ad ogni modo la sicurezza totale non ci sarà mai; d'altra parte anche l'automobile non è un mezzo del tutto sicuro, eppure tutti la usano e nessuno può farne a meno, a quanto pare.injenierehttps://www.blogger.com/profile/17367288796818216442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-52011181664405161972010-08-31T15:34:27.671+02:002010-08-31T15:34:27.671+02:00Pur nella mia totale ignoranza in materia, l'o...Pur nella mia totale ignoranza in materia, l'obiezione di gigieffe riguardo la zona di interdizione mi sembra un ostacolo insormontabile. Da frequentatore di campagne, boschi e campi coltivati non credo che possibile installare questi impianti nella totalità delle zone pianeggianti e collinari, e l'interdizione al transito per motivi di sicurezza inibirebbe un qualsiasi tipo di sfruttamento o gestione di queste aree. Poniamo il caso di un bosco: il taglio della legna, il transito per le guardie forestali, la frequentazione di fungaioli, cacciatori o semplici amanti del trekking non sarebbero più possibili?<br />Per non parlare delle zone collinari coltivate o parzialmente urbanizzate: smettiamo di coltivare la terra o di vivere nelle case coloniche?<br />Non mi pare che in Italia ci siano deserti da poter sfruttare per una wind farm.<br />Spero di sbagliarmi e di aver preso una cantonata, ma sinceramente non vedo possibilità di sviluppo in un paese come il nostro.<br />Se i dati di gigieffe sono reali (ossia due cavi di 1400 metri di lunghezza per ciascun impianto) per ciascun impianto la zona di interdizione dovrebbe essere di circa 15 km quadrati: dove è l'errore?supervicehttps://www.blogger.com/profile/06238725821004325077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-82247546631281915072010-08-31T02:18:14.747+02:002010-08-31T02:18:14.747+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-36855495077541831252010-08-30T23:29:38.841+02:002010-08-30T23:29:38.841+02:00@markogts
"...la rete distributiva, oggi mol...@markogts<br /><br />"...la rete distributiva, oggi molto top-down e poco peer to peer..."<br /><br />Già, se le cose stanno così, allora la rete dovrà essere ristrutturata nel tempo per diventare sempre più P2P. Non per niente i maggiori divulgatori della questione del peak oil concordano sul fatto che, tendenzialmente, l'energia elettrica dovrà essere prodotta nel luogo stesso in cui verrà consumata, esattamente come i prodotti alimentari e manifatturieri.<br /><br />Già adesso, i comunissimi impianti fotovoltaici domestici contribuiscono alla fornitura di potenza elettrica locale attraverso gli inverter, che ormai raggiungono efficienze sull'ordine del 98%. Quindi il P2P deve essere certamente incoraggiato.<br /><br />In merito alla questione dello spazio aereo, se mi è concesso dire la mia, ritengo che NON sia un grave problema interdire il volo al di sotto dei 2000 metri di quota in corrispondenza di zone molto lontane da scali aeroportuali. In particolare, questo non sarà un grande problema in tempi che vedranno drasticamente ridotto il traffico aereo.<br /><br />Ad ogni modo sarà conveniente utilizzare i kitegen solo in zone in cui, tipicamente, soffiano venti d'alta quota molto sostenuti. Nei nebbiosi inverni o nelle afose estati della bassa Padana, sinceramente, i kitegen non ce li vedo proprio. In collina già meglio...<br /><br />In sostanza ritengo che l'eolico d'alta quota NON sia la tanto desiderata gallina dalle uova d'oro; tuttavia nessuna tecnologia, per essere presa in seria considerazione, necessariamente deve esserlo. Neppure il fotovoltaico o l'eolico di bassa quota lo sono. Avanti con la sperimentazione allora, dai.injenierehttps://www.blogger.com/profile/17367288796818216442noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-21453057290856492092010-08-30T14:37:45.806+02:002010-08-30T14:37:45.806+02:00@markogts
Guarda che io parlavo area di interdizi...@markogts<br /><br />Guarda che io parlavo area di interdizione a terra, a meno che non si accetti il rischio di caduta di un aquilone sulla testa.<br /> <br />Se ad alta quota il vento è più stabile, vuol dire che, se non c'è in una zona, molto probabilmente non c'è neanche in un'altra.<br /><br />"Alleviare" non vuol dire risolvere.<br />Per farti un'idea di quanto il problema della aleatorietà sia "alleviato" integrando la produzione eolica in un'area grande quanto l'intera Spagna, fatti un giro sui grafici della REE.<br /><br />https://demanda.ree.es/demanda.html<br /><br />Scoprirai che a fronte di un installato di 18 GW, sono normali i cali di produzione sotto i 2 GW, e non infrequenti i cali sotto 1 GW.<br />Ciò significa che la REE non può contare sull'eolico per coprire il picco quotidiano.<br /><br />Il peso dei cavi, come già detto, conta poco.<br />Il carico dei cavi è un dato di progetto (cioè deve essere perfettamente noto prima della sperimentazione)e dipende dalla potenza che si vuole ottenere.<br />E' anche indicato sul loro sito.<br /><br />http://www.kitegen.eu/kitegen_info_dossier.pdf<br /><br />Di idiozie dette da qualcuno nel 1830 non me ne può fregar di meno.<br /><br />Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-89492629100008164652010-08-30T12:31:26.570+02:002010-08-30T12:31:26.570+02:00Le aree di interdizione al volo ci sono anche atto...Le aree di interdizione al volo ci sono anche attorno a centrali nucleari e nessuno si lamenta. Per quanto riguarda la copertura oraria, basta fare centrali in luoghi diversi: se il vento (ad alta quota, ricordiamocelo) non spira da una parte, si prende l'energia da un'altra parte. È una soluzione che già allevia i problemi della generazione eolica a livello del terreno, con questo sistema i vincoli si riducono ulteriormente.<br /><br />Su peso dei cavi e altri dettagli tecnici, che ne dici di aspettare almeno la sperimentazione? Giusto per non fare la fine di questi:<br /><br /><i>"Before the opening of the first major railway line, the Liverpool & Manchester in 1830, there were fears it would be impossible to breathe while travelling at such a velocity, or that the passengers’ eyes would be damaged by having to adjust to the motion.<br /><br />Little more than 20 years later, their fears allayed, people flocked to this exciting new form of transport, and by mid-century, millions were dashing across the country on tracks stretching thousands of miles</i>markogtshttps://www.blogger.com/profile/16622784386299619143noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-33646836.post-78650974628466729722010-08-30T11:47:23.621+02:002010-08-30T11:47:23.621+02:00Ma di quali sostituzioni di centrali a carbone o n...Ma di quali sostituzioni di centrali a carbone o nucleari si va cianciando?<br />Secondo le previsioni degli inventori (possiamo pensarle non ottimistiche?) sono circa 4000 ore/anno: e per le altre 4760? <br />Chissà perche, ma mi vengono in mente nuovamente le “vecchie” centrali a Gas, Carbone, Nucleari, Idro…<br /><br />Quanto alla sicurezza, minimo minimo si dovrebbe prevedere un’area di interdizione di raggio pari al doppio della distanza del kite dallo stelo.<br />Si sa, con i cavi, specie con quelli che si avvolgono, svolgono e svolazzano, una rottura, prima o poi, è da mettere in preventivo.<br />E non sono certo cavetti da aquilone, (il peso dei cavi conta poco, quello che conta è il carico di rottura) ma cavi in grado di reggere decine e decine di tonnellate, perfettamente in grado di tirar giù case!<br />Un kite che vola a 1000 m dal terreno dovrebbe avere due cavi da circa 1400 m e quindi richiedere un’area di guardia di 2800 m di raggio. <br />Il fatto che Comoretto non veda particolari problemi a piazzare 100 kite in un km quadrato, non significa che i problemi non ci siano, ma soltanto che Comoretto, come ha scritto, …non li vede. <br /> <br /><br />Bye<br /><br />Gigigigieffehttps://www.blogger.com/profile/17638557264024342003noreply@blogger.com