
Qualche giorno fa è ricorso anche il ventennale dell'uccisione di Libero Grassi, l'imprenditore siciliano ucciso perchè si era ribellato alla mafia, rifiutandosi di pagare il "pizzo" e sottostare alle richieste di estorsione. Per il suo assassinio alcuni boss di Cosa Nostra sono stati condannati nel 2004.
Sono solo due e
sempi più avanzati e nobili della reazione che una società meridionale tutt'altro che assuefatta tenta di opporre alla piaga storica della criminalità organizzata e che ha visto tra i suoi esponenti personaggi del calibro di Falcone e Borsellino.

Come ho scritto proprio un anno fa in questo articolo, la mafia è un complesso fenomeno antropologico e sociale che secondo alcuni studiosi affonda le sue radici addirittura nell'età del bronzo. Quindi il percorso di emancipazione e civilizzazione sarà lungo e graduale. Molte volte, come nel caso delle barbare uccisioni di Vassallo e Grassi, ci sembrerà venir meno la speranza, ma è proprio il loro sacrificio che ci deve spronare a continuare la loro battaglia di libertà per l'Italia.