created by Mirco Rossi
Da quasi vent’anni illustro quel poco che so sui temi dell’energia a studenti e cittadini. Si tratta di un’azione divulgativa verso un target di persone spesso totalmente a digiuno degli argomenti affrontati, molto diverso da quello che si incontra nei convegni o nelle situazioni più “acculturate”.
In queste settimane l’attività si è molto intensificata in relazione alle numerose presentazioni del mio recente libro “ENERGIA E FUTURO – le opportunità del declino”, con notevole incremento degli incontri organizzati durante le ore serali, necessariamente frequentati da un pubblico prevalentemente adulto.
Ancor più che tra gli studenti delle ultime classi delle scuole superiori, in questi contesti si registra la pressoché totale ignoranza dei più basilari concetti indispensabili a comprendere la situazione e le prospettive energetiche. Ma ciò quasi mai rappresenta un particolare problema; anzi, di norma dà origine a una specie di “fascinazione”, a curiosità e interesse durevoli, ben oltre le usuali soglie d’attenzione definite dai manuali di comunicazione.
Risulta piuttosto semplice – almeno al momento - smantellare credenze, illusioni, errori concettuali, false certezze, frutto di ignoranza o di un sistema che fa della “disinformazia” il proprio standard informativo e spesso il proprio obiettivo.
E’ quindi piuttosto frequente incontrare a un certo punto della serata occhi sbarrati, facce attonite, atteggiamenti di disagio, espressioni orfane di punti di riferimento. Il difficile comincia proprio a questo punto, quando le fragilissime basi su cui si posava la tranquillità di molti sono letteralmente “svampate”.
La necessità di ridurre i consumi e incrementare le energie rinnovabili non si presentano certo come strade lastricate di dolciumi e cioccolata, ma – combinate alla scarsa capacità di comprendere in così poco tempo la profondità delle trasformazioni che si renderanno indispensabili! - permettono a molti di ritrovare sufficienti appigli per ricollocarsi in una prospettiva non dico gioiosa o accattivante ma perlomeno non disperante.
Ad alcuni però questa conversione, verso l’accoglimento seppur parziale delle difficoltà di cui vengono a conoscenza, non riesce.
Il miscuglio tra impreparazione, convincimento, paura, confusione, desiderio, sogno, negazionismo, rifiuto della realtà spiacevole, dà luogo alle combinazioni più varie, tutte presto trasformate in granitiche certezze, da cui emergono affermazioni indiscutibili: “Questo è solo catastrofismo”, “Allora sarebbero tutti cretini gli scienziati e i politici che la pensano diversamente”, “L’uomo è sempre riuscito a trovare la soluzione ai problemi e così sarà anche questa volta”, “La scienza non ha limiti. Basta investire e studiare e si troveranno sicuramente nuove energie ora sconosciute”, “Le soluzioni esistono già ma le società petrolifere le tengono nascoste e sequestrate per continuare a fare soldi con il petrolio”, “Tutto sarà risolto dalla fusione nucleare”.
Un florilegio di inconsistenti appigli che solo in parte può essere messo in crisi in quanto oltremodo resistenti proprio per la loro sostanziale infondatezza e irrazionalità.
L’altra sera tuttavia, al termine di quasi tre ore di confronto e con circa una quarantina di persone ancora in sala, un signore è andato oltre, è proprio arrivato al limite.
Per una serie di coincidenze (altri interventi da parte dei presenti a lui contrari, una mia serata particolarmente felice, debolezza del suo convincimento) le due (tra le solite) eccezioni che aveva avanzato erano miseramente crollate. Avrebbe dovuto acconciarsi ad ammettere l’esistenza di qualche serio problema, ma questo probabilmente lo avrebbe messo in gravi difficoltà con il bisogno di mantenere l’equilibrio mentale che evidentemente non poteva rinunciare alle asserite certezze con cui era entrato in sala. Ad un certo punto si alza in piedi e, quasi urlando “Ma c’è l’energia già scoperta dagli alieni. Quella delle astronavi con cui sono giunti sino a noi. Sapete bene anche voi che nelle profondità di Los Alamos gli americani stanno da decenni studiando le astronavi ritrovate nel deserto per scoprirne i segreti. Non lo ammettono ufficialmente ma ci sono migliaia di scienziati che ci lavorano proprio per scoprire di cosa sono fatte e quale energia le fa funzionare. La soluzione esiste, basta poco e poi la faranno conoscere anche a noi, loro alleati.”
Non mi era mai capitato prima. Sembrava una persona assennata, un po’ illusa e forse intimorita dalla necessità di ridisegnare, almeno mentalmente, il suo futuro.
La nuova realtà aveva invece fatto entrare in corto circuito il suo cervello.
Si è riseduto quasi di schianto. Non ho ritenuto opportuno replicare e, come altri dei presenti, mi sono limitato a uno sguardo cercando di dissimulare la “pietas” che provavo per lui.
16 commenti:
eh Mirco, queste sono reazioni che conosco bene. aggiungiamo, riguardo al clima
"ma come facciamo a fermare la Cina?"
"ho sentito che il riscaldamento bloccherà la corrente del golfo e che in realtà verrà un'era glaciale"
" e del nucleare cosa ne pensa?"
sono argomenti che volutamente spesso tralascio per lasciare spazio alle domande: ma qualche volta li dico, col risultato, la scorsa settimana, che mi han detto dopo che alcuni partecipanti non hanno dormito per la preoccupazione: non so se ho esagerato, ero pure in una sera in vena di "vuotare il sacco", o se invece ho centrato i problemi.
ciao
Luca Lombroso
Sembra proprio l'inizio de
"Il giorno degli zombie ridesti" opera inedita e che tale rimarrà per il tempo a venire, proprio per la profonda pietà provata dal suo autore verso degli ipotetici lettori.Un pò come nel gioiellino "Mars Attack", cartoon di Tim Burton, ne salteranno parecchie di scatole craniche, appena scemeranno gli incantesimi mediatici.Lì era una melodia nauseabonda a far scoppiare la testa ai Marziani, qui saranno le funamboliche cronache telegiornalistiche che inevitabilmente dovranno raccontare la prosaica realtà, a guastare la mente degli imbambolati Terrestri.
Credo che stiano già preparando "Il grande Sfracello" per tener zitti e buoni per un pò di tempo almeno, quelli che danno inquietanti segni di risveglio.Ma non servirà che ad incancrenire la situazione.
La mia teoria sugli alieni è comunque questa:Sono arrivati in sordina, hanno visto quanto sia spaventosa la stupidità umana e se la sono squagliata alla svelta per il terrore di venirne contagiati.Forse,anno abbandonato qualcuno di loro, morto per lo spavento, ma se cosi' è stato come non avere compassione di loro?
1) L'uomo ha sempre risolto i propri problemi creandone di maggiori ad altri, o a sé stesso in tempi successivi.
2) L'apparente logica della nostra società poggia su solide basi di inconsapevole follia collettiva.
A me questa cosa fa proprio ridere, ma come fate a preoccuparvi?
Se un tale dopo una conferenza scientifica se ne esce con l'energia degli alieni ma non è meraviglioso? Questo è puro teatro!
E' un modo per sdrammatizzare la serata, per dire, OK la situazione e grave ma possiamo ancora farcela.
Anni fa si diceva "una risata vi seppellirà" ed è proprio vero!
Non so se mi sono spiegato, volevo dire che è inutile prendersela per personaggi del genere, esisteranno sempre.
Io quando sono un po' giù vado su questo sito della NASA che penso conoscerete, ogni giorno pubblica una foto proveniente dallo spazio con relativa nota esplicativa.
Guardo il cosmo e penso quanto siamo piccoli con i nostri problemi.
La foto di ieri è meravigliosa, la nostra intera Via Lattea!
Beh io negli incontri lo metto già tra gli scenari futuri quello degli alieni che mossi a pietà ci dicono come fare... poi aggiungo che sarebbe comunque meglio prevedere anche un piano B, giusto nel caso che agli alieni non fregasse nulla di dirci come fare...
Come prosa, Lei scrive un po' meglio di Comoscorretto, ma è bene evitare l'orrido neologismo "acculturate", anche se tra virgolette.
I contenuti sono poco più che ciance.
Pasolini, nel suo celebre 'La ricotta', per bocca del suo alter-ego Orson Wells, descriveva il problema in questi termini: 'è che abbiamo in Italia il popolo più analfabeta e la borghesia più ignorante d'europa'
Abbiamo anche gli "scienziati" più scemi.
Anche in questo post, come per quello recente di Comoretto, invito Zret al commento costruttivo :-)
il vero problema e' che noi siamo ancorati a realta' che non possiamo e non vogliamo veder cambiare. il signore che tira in ballo i marziani lo fa perche' gli sta crollando il mondo intorno (un po' come le armi segrete di hittler). questo perche' invecchiamo, non siamo piu' giovani e non riusciamo piu' a cambiare. purtroppo non c'e' soluzione, solo la morte ci libera da questa incapacita'. non ci rimane che lasciarlo parlare e tenergli compagnia aiutandolo a non sentirsi solo nella sua paura del buio eterno ricordandoci che un giorno anche noi diventeremo cosi'.
Zret ... zut ..... zapppssss .... è vero esistono gli extraterrestri
La libertà di pensiero = dire quel che ci pare pur sapendo che ci sarà sempre un imbecille che verrà ad insultarci
Vedi, Roberto, ci vorrebbe un'ormone di massa simile all'adrenalina, che svegliasse dal torpore centinaia e centinaia di milioni di individui assuefatti a questa maligna cuccagna materiale ed energetica .Già ne parlai una volta qui sotto altro nome,di una ipotesi d'improbabile realizzazione ma di enorme potenza euristica.Immaginiamo di scoprire il modo per trasmutare la materia, la materia in energia e viceversa, ma con mezzi di tecnologia semplice, e in sovrappiù, scoprissimo il modo per conoscere una parte consistente dei misteri della vita biologica.
Cosicchè questa potenza creativa sia accessibile liberamente a chiunque.Così come si trova il mondo, ne approfitterebbero le persone per risolvere i problemi che ci attanagliano?
Non credo che si vedrebbero dei grandi miracoli.Credo piuttosto ad un iniziale furibondo scompiglio.
La saggezza, come il coraggio, non è un abito che basta indossare per farsi saggi o coraggiosi.
Troppi sono concentrati sull'energia e sulla materia, intesa proprio come insieme degli elementi chimici, faticosamente e ingegnosamente scoperti e investigati.E' tempo d'informazione, ma nell'accezione di conoscenza, della più elevata qualità.Non di masse strabordanti di bit, sempre più simili a cumuli di spazzatura."Guerra è sempre" ammoniva Mordo il Greco parlando con Primo Levi, durante il ritorno dal campo di sterminio.Non siamo stati ancora capaci di smentirlo abbastanza.
gli ultimi post di Roberto e Marco non vanno visti necessariamente in contrapposizione. Ritengo possano utilmente far parte di un'apporccio più complesso. Forse l'unico adatto a questo tipo di problemi.
Salve, un po' di tempo fa ho provato a sintetizzare alcune risposte al tipo di problemi descritti nel post e nei commenti in un piccolo contributo per la newsletter aspo di colin campbell (art. n. 685, nella newsletter de lmarzo 2006). E' lo stesso tipo di problemi che si trova di fronte chiunque intenda lavorare a un coinvolgimento piu' ampio di fronte a un tema allarmante.
http://www.energiekrise.de/e/aspo_news/aspo/newsletter063.pdf
http://www.energiekrise.de/e/aspo_news/aspo/newsletter063.pdf
Vedo che per qualche motivo l'inserimento del link non ha funzionato, pazienza: chi fosse interessato puo' trovare facilmente l'articolo con google...
Posta un commento