created by Fulvio Senore
Il discorso della possibile utilità della linea TAV si gioca su due argomenti: l'effettiva domanda di traffico merci e la sua suddivisione tra autostrada e ferrovia.
Riguardo alla domanda di traffico i dati allegati del traffico autostradale al Frejus parlano chiaro: il traffico merci sta diminuendo da una decina di anni, in stridente contrasto con le previsioni fantasmagoriche dei progettisti che parlavano di traffico in crescita quasi esponenziale. Al riguardo sorge spontanea una constatazione: nel 2005 (e prima) hanno fatto previsioni fino a trent'anni nel futuro e nessuno di loro è riuscito a prevedere una gravissima crisi economica che sarebbe arrivata appena tre o quattro anni dopo. Se non sono nemmeno riusciti a prevedere quello che sarebbe successo dopo pochi anni che validità avranno mai le previsioni a trent'anni?
Sempre riguardo al possibile traffico futuro bisogna considerare che il traffico autostradale al Frejus è sceso parecchio in dieci anni e nel 2009 sà passato all'incirca solo il 42% del numero di mezzi pesanti passati nel 2000. E' difficile pensare che una eventuale risalita possa essere molto più veloce del calo che si è verificato, quindi è ben difficile che prima di altri dieci anni il traffico possa risalire al livello del
2000 (sempre che risalga), con buona pace delle previsioni mirabolanti.
Quindi, considerato che la domanda di traffico resterà ancora per molti anni al di sotto di quella del 2000, e che nel 2000 le merci sono riuscite a passare agevolmente, diventa veramente difficile giustificare
una nuova linea ferroviaria in termini razionali.
Rimane il problema della suddivisione del traffico tra autostrada e ferrovia. Anche se per caso miracoloso la richiesta di traffico dovesse risalire sarebbe necessario spostarlo sulla ferrovia con qualche azione
Rimane il problema della suddivisione del traffico tra autostrada e ferrovia. Anche se per caso miracoloso la richiesta di traffico dovesse risalire sarebbe necessario spostarlo sulla ferrovia con qualche azione
politica, altrimenti la crescita sarebbe quasi tutta sulla strada, come succede ovunque. A parole i vari governi hanno promesso politiche di questo tipo, ma i fatti sono ben diversi.
A fine giugno 2009 il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto per un secondo tunnel autostradale del Frejus. Ufficialmente si tratta di un tunnel di sicurezza, ma è previsto un diametro di circa 8 metri, maggiore di molti trafori alpini attualmente in esercizio. Naturalmente nessuno scava un buco di 8 metri solo per fare scappare qualche decina di persone in caso
di incendio, quindi si tratta chiaramente di un raddoppio dell'attuale traforo.
Una decisione del genere mi sembra parte di una politica di potenziamento del traffico autostradale, non certo di una politica volta a spostare il traffico dalla strada alla ferrovia. D'altra parte i camionisti sono tanti e votano...
Dati sul traffico pesante attraverso il traforo del Frejus - 2009
Questi dati sono stati ricavati dal sito della SITAF spa, la società che gestisce il traforo.
Potete consultarli a questo link.
Sembra che si voglia riprovare a fare dei sondaggi per la linea TAV in valle di Susa, quindi credo che sia
opportuno aggiornare i dati sui passaggi dei mezzi pesanti attraverso il traforo autostradale del Frejus.
Questi dati riflettono bene la domanda di traffico merci che dovrebbe giustificare la costruzione della nuova linea ferroviaria.
Questa è la variazione percentuale del numero di mezzi pesanti (compresi gli autobus) transitati ogni anno
rispetto all'anno precedente.
Questo vuol dire, ad esempio, che nel 2003 il numero di passaggi è calato del 15,47% rispetto a quelli del 2002. L'incremento del 2000 rispetto al 1999 si spiega presumibilmente con il tragico incendio che nel marzo del 1999 ha causato la chiusura del traforo del Monte Bianco fino al 2002.
Il dato del 2005 è calcolato escludendo i mesi di giugno, luglio ed agosto quando il traforo è stato chiuso a causa di un incidente.
Il dato del 2009 è una proiezione perché al momento il sito ufficiale riporta i dati di traffico solo fino al mese di agosto. E' stato calcolato in base alla variazione dei primi otto mesi dell'anno rispetto a quelli dell'anno precedente. Naturalmente il risultato finale potrà essere diverso, sia per l'incompletezza dei dati che per l'incerto andamento della corrente crisi economica, ma il risultato non potrà cambiare più di tanto.
Questo è un grafico del numero di passaggi di veicoli pesanti attraverso il traforo del Frejus negli ultimi anni. Per l'anno 2005 ho escluso i mesi di giugno, luglio ed agosto a causa dell'incidente che ha bloccato il traffico in quel periodo. Il dato del 2005 è quindi una proiezione su 12 mesi dei dati disponibili: il dato reale risulta minore a causa della chiusura del traforo durante l'estate.
Per l'anno 2009 i dati al momento si fermano ad agosto quindi ho effettuato una estrapolazione in base ai
mesi disponibili.
In definitiva nel 2009 transiterà all'incirca solo il 42% del numero di mezzi pesanti transitati nel 2000. Se nel 2000 sono transitati circa 1.550.000 mezzi pesanti nel 2009 ne transiteranno circa 650.000. Naturalmente il dato del 2009 è una previsione ma il dato reale non potrà essere molto diverso.
Sottolineo ancora una volta che questi dati sono forniti da chi gestisce il traforo.
10 commenti:
..Stasera Colaninno ad 8 e mezzo diceva apertamente che il petrolio salirà sicuramente, sperava non a 147 come l'anno scorso....Diceva che per il 2010 avrebbero retto, ma cmq il prezzo dei carburanti è lo stesso per tutte le compagnie, intendendo che se fra 2 anni fallisce alitalia per colpa del prezzo del greggio non sarà colpa sua e non fallirà solo alitalia....
Non bisogna guardare il traffico merci su gomma per capire se ampliare la ferrovia.
Se il traffico su rotaia satura la stessa ha senso ampliarla.
Se il traffico su rotaia non è sfruttato ha senso rendere il servizio più veloce e migliore.
ZERO PAROLE....
non avete qualche dato anche sull'autostrada del brennero?.Anche li si vuole fare la tav e si vogliono guadagnare, scuate,spendere 20 miliardi (4 volte il costo sullo stretto di messina), e nessuno ne parla.Finora non c'è stata nessuna previsione normativa di spostare il traffico su rotaia.Siccome il viaggio su rotaia è conveniente solo per tratte lunghe, mi piacerebbe sapere la percentuale di mezzi di trasporto merci che fanno tratte maggiori di 400 km
Non ci ho pensat! bastava guardare il sito http://www.autobrennero.it/interne/transiti_moduli.ashx?id=76&l=1 dove si vede che anche qui il traffico è in leggero calo, non come sul freius, ma insomma, non è certo in crescita
Articolo poco utile:
Ormai questa l'hanno fatta.
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Sarebbe interessante uno studio simile su ponte di messina!
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Sono d'accordo con Mat, quel'é il traffico merci che passa per la ferrovia? Quale il suo potenizale attuale? Quanto di quei 650000 transiti merci per autostrada puó essere trasportato su ferrovia nele ocndizioni attuali? Quanto di quella diminuzione del 42% coincide con un aumento di passaggi merci epr ferrovia?
Qui in Francia sulle reti televisive SNCF fa grande pubblicitá al trasporto intermodale. Camion sui treni. (ndr il debito del traffico merci per SNCF é praticamente un buco nero)
Io sarei un po' più drastico e rivolto ad un cambiamento totale del nostro sistema di vita.
Non serve trasportare comunque le merci per migliaia di chilometri, tanto più ad alta velocità.
Il picco del petrolio, il cambiamento climatico, le crisi economiche ecc. ci dicono che dobbiamo rallentare.
Sarà già un successo se riusciremo a fare la manutenzione alle strade ed alle ferrovie attuali nei prossimi decenni, altroché farne di nuove!
Slow Food, Slow Travel, Slow Life, solo questo, forse, ci salverà.
Oddio, adesso qualcuno mi darà del comunista disfattista...
Pippolillo io concordo con te.
Non e' una questione di destra o sinistra si chiama logica
rispondo a lucaspazio.
Il traffico merci che puo' essere spostato su ferrovia è quello a lunga percorrenza.Il traffico locale non ha senso spostarlo su ferrovia perchè il costo risparmiato è pochissimo e le perdite di tempo sono elevattissime rispetto al viaggio sulla capillare rete stradale
Non andrebbe considerato anche che essendo in periodo di crisi c'è stata una riduzione delle merci scambiate?
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