giovedì, giugno 28, 2012

il petrolio c'è. Ma quanta fatica ci costa?


Di Ugo Bardi

Abbiamo visto ultimamente una serie di commenti sulla stampa e sul web che sostengono che il problema del picco del petrolio non esiste più e non esisterà mai (o perlomeno per tempi molto lunghi). Questo tipo di atteggiamento ricompare costantemente ogni volta che vediamo un abbassamento dei prezzi del petrolio - come è successo nelle ultime settimane.

Sembra in effetti che la memoria storica degli operatori e dei politici non vada oltre qualche mese quando si tratta di prezzi. In realtà, il problema è molto più complesso e non si risolve semplicemente dando un'occhiata ai listini dei prezzi petroliferi. 

Il problema non è la disponibilità di petrolio, ma il costo di estrazione in termini di energia, che diventa sempre più alto. Le nuove tecnologie, molto decantate ultimamente, aiutano ad alleviare il problema ma non lo possono risolvere alla radice. Le cose non sono molto cambiate negli ultimi anni e l'articolo che segue, (di quattro anni fa) è ancora perfettamente attuale nel descrivere i differenti punti di vista fra "abbondantisti" e "catastrofisti".

lunedì, giugno 25, 2012

In bicicletta per via Carlo Marx

Riflessioni di un ciclista attento

di Armando Boccone


La causa che mi porta a percorrere in bicicletta via Carlo Marx è l’uso delle Poste di distribuire la corrispondenza nella prima parte della giornata. 

Fino a circa le tre e mezza di pomeriggio lavoro per cui, nel caso di lettera raccomandata, mi viene lasciato un avviso nella buca indicando ciò che dovrei ritirare, l’orario e il periodo. 

Viene indicato ovviamente anche l’ufficio postale in cui andare a ritirare la raccomandata: è l’ufficio postale delle Roveri, nella periferia est di Bologna. Ci vado in bicicletta e per arrivare all’ufficio indicato faccio un itinerario poco trafficato: per questo motivo percorro via Carlo Marx.

lunedì, giugno 18, 2012

Energia su scala galattica


Da Do the Math del 12.07.2011. Traduzione di Antonio Tozzi, revisione di Simona Rossi.

Dall'inizio della Rivoluzione Industriale, abbiamo assistito ad una crescita impressionante e costante nella scala dei consumi di energia della civiltà umana. Se si rappresentano graficamente i dati dell'Energy Information Agency americana sull'uso dell'energia dal 1650, negli Stati Uniti (1635-1945, 1949-2009, includendo legno, biomasse, combustibili fossili, idroelettrico, nucleare, ecc.), si osserva una crescita secondo una curva notevolmente stabile, caratterizzata da un tasso di crescita annuo del 2,9% (si veda la figura). E' importante capire quale curva seguirà in futuro la crescita dell'energia, perché i governi e le organizzazioni di tutto il mondo formulano ipotesi in base alla previsione che il trend di crescita continuerà come ha fatto per secoli e uno sguardo alla figura suggerisce che questo sia un presupposto del tutto ragionevole. (Si veda questo aggiornamento per i dettagli.)

giovedì, giugno 14, 2012

Cinquanta primavere silenziose


Il 2012 è un anno di ricorrenze importanti. Cadono in questi dodici mesi i quarant’anni del rapporto Limiti dello Sviluppo, che oggi suscita un rinnovato interesse anche da parte del largo pubblico.

Già cinquanta primavere sono invece passate dall'apparizione di un altro testo fondamentale della letteratura ecologica: “Silent Spring”, primavera silenziosa, apparve nel 1962 e fu subito un successo planetario.

L’autrice, la biologa marina Rachel Carson, denunciò in questo libro l’impiego incosciente di insetticidi e altri veleni in agricoltura e in genere nell’industria, sollevando un problema che ancor oggi non ha smesso di destare preoccupazioni. 

lunedì, giugno 11, 2012

L'impronta dell'acqua dell'umanità - terza parte


di Arjen Y. Hoekstra e Mesfin M. Mekonnen

Dipartimento di ingegneria e gestione dell'acqua, Università di Twente, P.O. Box 217, 7500 AE Enschede, Olanda.
Edito da Peter H. Gleick,Pacific Institute for Studies in Development, Environment, and Security, Oakland, CA, and approved December 21, 2011 (ricevuto per la revisione il 20 Giugno 2011)




terza parte 
(vai alla prima e seconda parte)

venerdì, giugno 08, 2012

L'impronta dell'acqua dell'umanità - seconda parte


di Arjen Y. Hoekstra e Mesfin M. Mekonnen

Dipartimento di ingegneria e gestione dell'acqua, Università di Twente, P.O. Box 217, 7500 AE Enschede, Olanda.
Edito da Peter H. Gleick,Pacific Institute for Studies in Development, Environment, and Security, Oakland, CA, and approved December 21, 2011 (ricevuto per la revisione il 20 Giugno 2011)


Seconda parte 
(vai alla prima parte)

mercoledì, giugno 06, 2012

L'impronta dell'acqua dell'umanità - prima parte

di Arjen Y. Hoekstra e Mesfin M. Mekonnen

Dipartimento di ingegneria e gestione dell'acqua, Università di Twente, P.O. Box 217, 7500 AE Enschede, Olanda.
Edito da Peter H. Gleick,Pacific Institute for Studies in Development, Environment, and Security, Oakland, CA, and approved December 21, 2011 (ricevuto per la revisione il 20 Giugno 2011)

Questo studio [presentato in 3 capitoli, NdR] quantifica e mappa l'impronta dell'acqua (IA) dell'umanità con un'alta risoluzione spaziale. E' una relazione sull'uso consuntivo dell'acqua piovana (IA verde), delle acque superficiali e sotterranee (IA blu) e sui volumi delle acque inquinate (IA grigia). 

L'impronta dell'acqua è stimata per nazioni da un punto di vista della produzione e del consumo. I flussi di acqua virtuale internazionali sono stimati basandosi sullo scambio di merci agricole ed industriale. La media annuale complessiva dell'impronta dell'acqua nel periodo 1996-2005 è stata di 9,087 Gm3∕anno (74% verde, 11% blu, 15 grigio). 

La produzione agricola contribuisce per il 92%. Circa un quinto dell'impronta dell'acqua complessiva è collegata alla produzione per l'esportazione. Il volume totale dell'acqua internazionale virtuale collegata allo scambio dei prodotti agricoli ed industriali è stato di  2,320 Gm3∕anno (68% verde, 13% blu, 19% grigio). L'impronta dell'acqua del consumatore medio è stata di 1,385 m3∕anno. Il consumatore medio degli Stati Uniti ha una IA di 2,842 m3∕anno, mentre i cittadini medi di Cina ed India hanno una IA di 1,071 e 1,089 m3∕anno, rispettivamente

Il consumo dei cereali da il contributo più grande alla IA del consumatore medio (27%), seguito dalla carne (22%) e dai prodotti caseari (7%). Il volume, gli schemi di consumo e la IA per tonnellata di prodotto dei prodotti consumati sono i principali fattori che determinano la IA di un consumatore. Lo studio illustra la dimensione complessiva del consumo e dell'inquinamento di acqua, mostrando che diverse nazioni dipendono fortemente da risorse idriche estere e che molte nazioni hanno impatti significativi sul consumo e l'inquinamento di acqua altrove.


lunedì, giugno 04, 2012

Il prezzo dei petroli


Originale in spagnolo su The Oil Crash. Traduzione di Massimiliano Rupalti


Di Luis Cosin




1. Prezzo del petrolio o prezzo dei petroli?

Come commentato in un precedente post:
Non esiste un petrolio, ma molti, con proprietà fisiche e chimiche molto diverse, che condizionano le loro possibilità di sfruttamento e, pertanto, il loro valore.
Per questo motivo, parlerò deliberatamente di petroli e non di petrolio durante questo post.