Scritto da Luca Pardi
Dopo otto anni dalla fondazione di ASPO-Italia, Ugo Bardi che da allora ne è stato presidente, ha deciso di farsi da parte, e l'assemblea dei soci mi ha fatto l'onore di eleggere il sottoscritto presidente per i prossimi due anni, affiancandomi Toufic el Asmar come vicepresidente, Mauro Icardi segretario, e confermando Marco Bressan tesoriere.
Il mio primo messaggio non può che essere un ringraziamento non rituale ad Ugo nella certezza che continuerà con i suoi atti e con i suoi scritti, che sono sempre stati fonte di ispirazione e riflessione per tutti noi, ad accrescere quella cultura della sostenibilità che, in un mondo ormai entrato nella fase acuta del collasso economico-ecologico, è l'unica bussola su cui possiamo contare. Ugo Bardi resterà fra noi con la nuova carica di past president, e forse avrà più tempo proprio per dedicarsi alla realizzazione dei molti progetti concreti che ha in agenda.
Il nostro programma come nuovi responsabili dell'associazione, in mancanza del carisma del past president, è di dedicarci al miglioramento delle capacità di comunicazione attraverso la creazione di una squadra che si occupi sia della comunicazione virale, che di quella convenzionale. E' chiaro a tutti infatti che la sola comunicazione virale non basta, almeno fin quando non si verifica l'epidemia. E, purtroppo, a vedere dalle code che si formano all'entrata dei centri commerciali per il lancio dell'IPAD4, e dalla persistenza della pubblicità mistificante (leggi qui) si direbbe che l'epidemia sia ancora di là da venire.
Ma non vogliamo darci una struttura rigida, fatta di comunicati stampa e presenzialismo da Hard Think Tahnk come l'Istituto Bruno Leoni, con dipartimenti interni e inutile burocrazia. Meglio non discostarci troppo da quello che siamo stati fino ad oggi, come dice il nostro socio e amico Andrea Fanelli: un lievito per la transizione.
Nel suo intervento al convegno di venerdì scorso Enrico Euli ci esortava, a non vivere in attesa della catastrofe ma di nuotarci dentro dandola per già in corso. Allo stesso convegno Gabriele Porrati ispitatore della compagnia teatrale che ha accompagnato i nostri lavori, concludeva con un messaggio che mi ha commosso e motivato, specialmente perché proveniente da un maschio: “d'ora in poi agirò come se fossi una donna incinta”. Anche se la citazione è fatta a memoria, quindi non esatta, non ha bisogno di spiegazioni in questo contesto. Detto da uno che, come me, ha sempre dichiarato le proprie convinzioni sul natalismo e sulla sovrappopolazione, spero che valga ancora di più.
ASPO ha sempre affrontato i temi dell'energia, delle risorse e dell'ambiente con il raziocinio che indubbiamente viene dalla formazione tecnico scientifica della maggioranza dei suoi membri. Non dovremo rinunciare mai a questa forma mentis. Le Scienze Naturali sono il modo migliore che abbiamo per capire quello che ci sta succedendo intorno. Il ponte con le scienze umane può e deve essere fatto, ma sulla base del principio di non rinuncia al rigore scientifico. Penso in questo momento, ad esempio, alla necessità di intraprendere un certo livello di interlocuzione con l'economia e la sociologia, almeno per colmare le differenze di linguaggio e trovare piattaforme comuni. Per quanto sia difficile trovare economisti “non convenzionali”, è forse possibile intraprendere un dialogo con alcuni economisti che non siano dogmaticamente crescisti e che quantomeno abbiano a cuore il destino dei popoli piuttosto che quello delle oligarchie finanziarie.
Sarà forse più facile fare il ponte con l'espressione artistica come abbiamo cercato di fare, in forma embrionale, nel nostro quinto convegno. Arte e musica possono esprimere concetti con l'immediatezza che gli conferisce il fatto di essere rivolte all'intelligenza emotiva più che a quella razionale. Il non essere nerd su cui abbiamo dibattuto negli scorsi anni potrebbe anche passare attraverso forme di espressione integrata che magari sono ancora da inventare. Un giuoco delle perle di vetro, commistione di arte, scienza, psicologia e perfino spiritualità, che potrebbe farci assumere, o attrarre o recuperare o inventare un'anima femminile che fino ad oggi sembra l'aspetto meno presente di questa per altri versi preziosa associazione.
Buon lavoro a tutti,
Luca Pardi
Il mio primo messaggio non può che essere un ringraziamento non rituale ad Ugo nella certezza che continuerà con i suoi atti e con i suoi scritti, che sono sempre stati fonte di ispirazione e riflessione per tutti noi, ad accrescere quella cultura della sostenibilità che, in un mondo ormai entrato nella fase acuta del collasso economico-ecologico, è l'unica bussola su cui possiamo contare. Ugo Bardi resterà fra noi con la nuova carica di past president, e forse avrà più tempo proprio per dedicarsi alla realizzazione dei molti progetti concreti che ha in agenda.
Il nostro programma come nuovi responsabili dell'associazione, in mancanza del carisma del past president, è di dedicarci al miglioramento delle capacità di comunicazione attraverso la creazione di una squadra che si occupi sia della comunicazione virale, che di quella convenzionale. E' chiaro a tutti infatti che la sola comunicazione virale non basta, almeno fin quando non si verifica l'epidemia. E, purtroppo, a vedere dalle code che si formano all'entrata dei centri commerciali per il lancio dell'IPAD4, e dalla persistenza della pubblicità mistificante (leggi qui) si direbbe che l'epidemia sia ancora di là da venire.
Ma non vogliamo darci una struttura rigida, fatta di comunicati stampa e presenzialismo da Hard Think Tahnk come l'Istituto Bruno Leoni, con dipartimenti interni e inutile burocrazia. Meglio non discostarci troppo da quello che siamo stati fino ad oggi, come dice il nostro socio e amico Andrea Fanelli: un lievito per la transizione.
Nel suo intervento al convegno di venerdì scorso Enrico Euli ci esortava, a non vivere in attesa della catastrofe ma di nuotarci dentro dandola per già in corso. Allo stesso convegno Gabriele Porrati ispitatore della compagnia teatrale che ha accompagnato i nostri lavori, concludeva con un messaggio che mi ha commosso e motivato, specialmente perché proveniente da un maschio: “d'ora in poi agirò come se fossi una donna incinta”. Anche se la citazione è fatta a memoria, quindi non esatta, non ha bisogno di spiegazioni in questo contesto. Detto da uno che, come me, ha sempre dichiarato le proprie convinzioni sul natalismo e sulla sovrappopolazione, spero che valga ancora di più.
ASPO ha sempre affrontato i temi dell'energia, delle risorse e dell'ambiente con il raziocinio che indubbiamente viene dalla formazione tecnico scientifica della maggioranza dei suoi membri. Non dovremo rinunciare mai a questa forma mentis. Le Scienze Naturali sono il modo migliore che abbiamo per capire quello che ci sta succedendo intorno. Il ponte con le scienze umane può e deve essere fatto, ma sulla base del principio di non rinuncia al rigore scientifico. Penso in questo momento, ad esempio, alla necessità di intraprendere un certo livello di interlocuzione con l'economia e la sociologia, almeno per colmare le differenze di linguaggio e trovare piattaforme comuni. Per quanto sia difficile trovare economisti “non convenzionali”, è forse possibile intraprendere un dialogo con alcuni economisti che non siano dogmaticamente crescisti e che quantomeno abbiano a cuore il destino dei popoli piuttosto che quello delle oligarchie finanziarie.
Sarà forse più facile fare il ponte con l'espressione artistica come abbiamo cercato di fare, in forma embrionale, nel nostro quinto convegno. Arte e musica possono esprimere concetti con l'immediatezza che gli conferisce il fatto di essere rivolte all'intelligenza emotiva più che a quella razionale. Il non essere nerd su cui abbiamo dibattuto negli scorsi anni potrebbe anche passare attraverso forme di espressione integrata che magari sono ancora da inventare. Un giuoco delle perle di vetro, commistione di arte, scienza, psicologia e perfino spiritualità, che potrebbe farci assumere, o attrarre o recuperare o inventare un'anima femminile che fino ad oggi sembra l'aspetto meno presente di questa per altri versi preziosa associazione.
Buon lavoro a tutti,
Luca Pardi
7 commenti:
Buon lavoro Luca. E' l'augurio che faccio a te,a tutti noi di Aspo. Ma non solo,lo faccio anche a tutti quelli con cui mi confronto quotidianamente,cercando di fornire loro esempi e stimoli,perchè comincino a ragionare come se fossero una donna incinta. Nel 2008 a Torino durante il secondo convegno,ho ricevuto uno stimolo fortissimo. I temi trattati sono emersi nella mia memoria,perchè in realtà erano sempre rimasti li. Da quel giorno Aspo ha dato a me tantissimo,per la mia preparazione e crescita umana,mi ha fatto conoscere delle belle persone. Un ringraziamento particolare al past president Ugo. Mi chiedo a volte come riesca a fare tutto quello che fa.
Mauro Icardi
L'IPAD4 era una battuta vero? Mi risulta siano fermi alla versione 2... :-)
Auguri al nuovo presidente di ASPO.
Per quanto riguarda Bardi lo vedrei bene alla guida del nuovo governo di transizione italiano, quella figura super partes che tutti invocano.
Al Ministero dei Trasporti metterebbe Terenzio Longobardi e ci ritroveremmo in breve tutte le città con vie tranviarie.
Ai Lavori Pubblici, Luca Mercalli, temo che il TAV in Val Susa avrebbe un leggero rallentamento dei lavori.
Scusate mi sono lasciato prendere dall'ironia ma era per avere una visione con un minimo di speranza in questa Italia che va a fondo, non solo economicamente ma per il dissesto idrogeologico.
Il link a Quattroruote cade a proposito perché è interessante vedere come ancora oggi molta parte del mondo pensi che possa esistere uno sviluppo sostenibile e un'auto "verde".
Un giuoco delle perle di vetro, commistione di arte, scienza, psicologia e perfino spiritualità, che potrebbe farci assumere, o attrarre o recuperare o inventare un'anima femminile che fino ad oggi sembra l'aspetto meno presente di questa per altri versi preziosa associazione.
Accidenti però...
Buon lavoro e auguri
Buon lavoro. Se posso darvi un suggerimento, bisognerebbe curare di più la pagina Facebook di Aspo.
Un augurio anche da chi, come me, non è ASPO, ma crede in questo percorso.
Concordo sulla ricerca di collegamenti stile "perle di vetro" di Hesse, perchè tutto serve e nulla serve se non ci si mette in relazione e non si comunica in questo sistema mondo di reti complesse.
Sull'aspetto del rigore scientifico è precisamente il motivo che mi ha attratto verso i VOSTRI BLOG, e soprattutto aver letto e ascoltato, anchre se una volta sola, il professor Bardi.
Molti Auguri, sperando che il tema della sovrappopolazione divenga uno dei temi principali dell'associazione.
www.sovrappopolazione.blogspot.com
Caro presidente, non dubito che l'impronta decrementista del tuo messaggio, così tipica del tuo pensare e sentire in senso generale, sarà di certo una delle linee guida della tua presidenza. Che è poi esattamente quel genere di messaggio che la nostra società ha bisogno oggi di sentirsi dire.
Auguri di buon lavoro Luca.
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