Di Luca Pardi
ASPO-Italia sta per entrare nel suo decimo anno di vita. L'associazione è infatti nata nel 2002 alla fine di un seminario di Colin Campbell ospite di Ugo Bardi al Dipartimento di Chimica dell'Università di Firenze. Nel suo ultimo libro Ugo racconta il momento della sua personale scoperta del Picco del Petrolio, avvenuta in una libreria di Berkeley, che, casualmente, coincise con la fatidica data dell'11 settembre 2001. Ognuno di coloro che hanno seguito Ugo in questa avventura decennale, ha avuto il suo evento cruciale, il momento in cui ha subito quella transizione irreversibile dopo la quale nulla è stato più come prima. Nel linguaggio del film Matrix, il momento in cui ha scelto la pillola rossa invece di quella azzurra.
È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
La differenza con il caso del film è che se una persona è predisposta a non nascondersi le verità scomode, allora l'occasione di prendere la pillola rossa sarebbe capitata altre volte, perché man mano che il tempo passa diventa sempre più chiaro che la nostra società globalizzata è in una fase di rapida transizione e che questa transizione dipende largamente da due fatti correlati: l'assottigliamento de flusso di energia e materiali a basso costo e il feedback determinato dall'accumulo dei cascami delle attività umane negli ecosistemi. Credo che ognuno di noi, di fronte a questi fatti, se non avesse incontrato il nostro Ugo Bardi avrebbe incontrato un altro Morpheus, perché noi tutti siamo dei Neo.
Ora, dopo dieci anni, è normale chiedersi quello che vogliamo ancora da quest'associazione e se abbiamo ottenuto già qualcosa. Su quest'ultimo punto direi che la risposta possa essere positiva. Nel mondo, ASPO ha sollevato un problema che oggi è nelle agende di molte istituzioni e governi, non sempre per il meglio, ma soprattutto nella vita dell'associazionismo ecologista. ASPO-Italia ha dato il suo contributo alla crescita di questa nuova coscienza dei Limiti dello Sviluppo. Io credo che vedendo delle persone che sul tema del Picco del Petrolio e delle sue conseguenze, hanno costruito una strategia politica fuori dagli schemi tradizionali della politica del XX secolo, come il movimento delle Transition Town e persone che si sono organizzate per trarne un nuovo modo di comunicare fondato non solo sulla componente razionale, ma anche, e soprattutto, su quella emotiva come la compagnia Cambiamo ci debba convincere di aver fatto un buon lavoro. I semi sono stati diffusi, le piante sono nate, sono fiorite e spargono i loro pollini che sono, fortunatamente, fuori dal nostro controllo. Personalmente preferisco questa immagine a quella della comunicazione virale. Anche perché la comunicazione virale crea l'aspettativa dell'epidemia e, dunque, in mancanza di epidemia alla delusione. Invece la crescita di una nuova coscienza e la sua applicazione pratica nella nostra vita è più simile alla colonizzazione di un terreno degradato da parte della vegetazione.
Questa associazione è un'associazione scientifica e tale, secondo me, e anche secondo il sentire dell'assemblea dei soci tenutasi a Firenze nello scorso ottobre, deve restare. Fornire un punto di vista raziocinante sulla questione dei limiti della crescita, ma cercare di evitare quella tendenza prescrittiva che è normalmente compito della politica. E' ovvio che se si conviene sul fatto che il Picco del Petrolio sia dietro le nostre spalle, e che il Cambiamento climatico sia il problema più grave per noi e per le generazioni future, non si possa convenire con politiche economiche fondate sul petrolio e sulle fonti fossili e infatti la nostra posizione è sempre coerentemente stata in favore dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Ma cercare i modelli socio-economici che soddisfino le condizioni di sostenibilità ecologica è compito altrui.
Risorse Economia Ambiente è servito per anni come luogo di divulgazione e approfondimento tecnico e scientifico sui temi della disponibilità e l'esaurimento delle risorse, della sostenibilità del metabolismo sociale ed economico umano e dell'impronta antropica sul pianeta. Tale deve rimanere. Non vogliamo che si perda nella cronaca. Non per snobismo, ma perché di cronaca si occupa con dedizione e abbondanza di contributi, tempo e denaro la pletora dei mezzi di comunicazione inclusa una parte preponderante della rete.
La nuova gestione del blog, dunque, affidata a Lou Del Bello si astrarrà in genere dagli eventi del giorno, dalla vita dei politici e della politica del palazzo, dalle considerazioni sui governi che si succedono nel tempo, per dedicarsi a quello per cui è nato: fornire strumenti di comprensione e approfondimento a coloro che vogliono continuare a riflettere sulle verità scomode del secolo dell'overshoot ecologico dell'umanità.
Qualcuno ha avuto modo di incontrare Lou Del Bello durante il convegno ASPO-5 di Firenze. Lou nata nel 1984, è attualmente Direttore Responsabile della rivista on-line Sottobosco.info settimanale di informazione su ambiente e sostenibilità in Emilia Romagna. Si è laureata in discipline semiotiche presso l'università Alma Mater Studiorum di Bologna con una tesi sulle Città in Transizione è pubblicista ed ha già, nonostante la giovane età, una notevole esperienza nel campo dell'informazione e dell'organizzazione di eventi pubblici. E' anche una persona capace di stabilire immediatamente un rapporto di collaborazione positivo e costruttivo. Personalmente penso che Lou sia esattamente la persona adatta sia per la gestione di questo blog sia per la cura dei rapporti di ASPO-Italia con i media.
Faccio i miei migliori auguri a Lou per questo suo impegno, confidando nella sua intelligenza e goventù per mantenere sveglia l'audience. Credo, a nome di tutti, di potergli garantire l'appoggio e la collaborazione dei soci e dei responsabili di ASPO-Italia.
Invito tutti i soci a non far mancare il proprio contributo al blog senza pensare troppo agli aspetti stilistici che a volte frenano qualcuno, ma al contenuto.
6 commenti:
Ma gli agenti Smith dobbiamo convertirli o possiamo divertirci spezzandogli i femori? :)
In bocca al lupo Lou!
Benvenuta Lou e buon Lavoro!!
dove e' finito il posto di stroncatura dell'articolo del Max Plank institute sui venti di alta quota??
come mai lo avete rimosso?
Abbiamo chiesto agli autori di moderare i toni e ripresentare l'articolo.
Vista la giovane età temo che questo blog subirà qualche innovazione estetica... ma non può essere che benvenuta!
Auguri!
Posta un commento