Non so cosa ne pensate voi, ma io credo che non gli si può dare certamente torto.
Riadh (Zawya, Dow Jones). Il re saudita Abdullah ha ordinato di fermare le esplorazioni per conservare la ricchezza degli idrocarburi per le future generazioni nel paese che è il massimo esportatore di greggio, così ha detto l'agenzia di stampa ufficiale saudita (SPA) questo Sabato.
"Stavo andando a una riunione di gabinetto e ho detto ai convenuti di pregare Dio Onnipotente di dare a tutti una lunga vita," ha detto il Re Abdullha agli scienziati sauditi che studiano a Washington, secondo la SPA
"Ho detto loro che ho ordinato di fermare tutte le esplorazioni petrolifere, cosicchè parte della ricchezza sarà conservata per i nostri figli e successori, a Dio piacendo," ha detto. Un esponente del ministero del petroli, che non ha voluto essere nominato esplicitamente, ha detto al reporter di Dow Jones, Zawya, che l'ordine del Re non è stato una proibizione totale, ma piuttosto che le esplorazioni future dovranno essere portate avanti con saggezza.
Saudi King: Halt To Oil Exploration To Save Wealth
RIYADH (Zawya Dow Jones)--Saudi Arabia's King Abdullah has ordered a halt to oil exploration operations to save the hydrocarbon wealth in the world's top crude exporting nation for future generations, the official Saudi Press Agency, or SPA, reported late Saturday. "I was heading a cabinet meeting and told them to pray to God the Almighty to give it a long life," King Abdullah told Saudi scholars studying in Washington, according to SPA.
"I told them that I have ordered a halt to all oil explorations so part of this wealth is left for our sons and successors God willing," he said.
A senior oil ministry official, who declined to be named, told Zawya Dow Jones the king's order wasn't an outright ban but rather meant future exploration activities should be carried out wisely.
8 commenti:
E' un'ammissione indiretta secondo me: i loro giacimenti non sono infiniti e forse il peak oil nazionale è in vista se non già alle spalle.
Se non ricordo male questo commento era già stato fatto in precedenza,dallo stesso principe.
Ma rimane sempre il dubbio su quanto sia dettato dall'impossibilità di trovarne di nuovi,di giacimenti :)
Esempio di grande saggezza; noi invece dovremmo usare la residua energiadi start up in infrastuuture energetiche puntformi ( incentivi massivi alle rinnovabili diffuse ed opere di conversione della climatizzazione estate/inverno di tutte le struture pubbliche con sistemi a pompa di calore ) invece che in servizi sociali palesemente iniqui fra generazioni..La vecchia storia della cicala e della formica....
sarebbe ora che si pensasse seriamente a risparmiare petrolio e ad utilizzare coscientemente quello rimasto. prima si fa e meno duro sara il botto.
Siamo bravi a parlare ma quanti di noi accetterebbero senza fiatare il razionamento dei carburanti(primo provvedimento da adottare) e in definitiva un uso limitato della propria automobile? Sai che belle rivolte? India ed Iran docet...
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/07/05/gas-il-nuovo-tesoro.html
UNA NUOVA ERA DI ENERGIA ABBONDANTE E POCO COSTOSA? GRADITISSIMO COMMENTO PROF. BARDI.
Valdo
Puzza di bruciato!
1. Dubito che non sappiano quanto petrolio hanno rimasto.
2. Supponendo valida ipotesi 1: Dubito che non vogliano sapere quanto P. hanno rimasto.
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Forse, semplicemente, non vogliono che gli altri lo sappiano!
@valdo
Matt Simmons, esperto di petrolio e industria petrolifera da 40 anni, ha già messo la pietra tombale sullo shale gas; prima cosa, i giacimenti hanno una vita media di 2 anni(70% del totale estratto nel primo anno, 20% del totale nel secondo e poi le briciole nel seguente decennio) e seconda cosa, il metodo per estrarlo che usa immani quantità di acqua, inquina le falde acquifere.
Il classico entusiasmo sul nulla, che al massimo potrebbe prolungare il plateau petrolifero di poco. Vedi l'intervista a Simmons http://blogs.chron.com/newswatchenergy/archives/2009/08/a_little_shale.html
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