Proseguiamo la triste saga degli errori italiani in materia di trasporto pubblico locale, iniziata con le storie “trammatiche” di Parma e Firenze, per occuparci del caso di Prato.
Di recente, il Sindaco della città del tessile ha annunciato la volontà di sostenere un progetto targato Ansaldo – Breda relativo alla costruzione di una linea tranviaria che, oltre a un tracciato urbano, preveda anche l’utilizzo dei binari ferroviari esistenti, per collegare con lo stesso mezzo il centro di Prato con quello del capoluogo toscano, Firenze.
Niente da dire, si tratta di una proposta che si colloca nell’alveo delle politiche di trasporto più avanzate in Europa, dove alcune città, come Karlsruhe, Saarbrucken, Parigi, Strasburgo, Mulhouse, Kassel, Alicante, L'Aja e molte altre, hanno realizzato o stanno per completare progetti di integrazione totale di linee tranviarie urbane con la rete delle ferrovie locali, attraverso l’utilizzo della moderna tecnologia del “tram – treno” (per guardare meglio il tram - treno di Kassel, cliccare sulle due immagini). Ottenendo, grazie all’elevata qualità del servizio offerta dai moderni veicoli tranviari e al collegamento diretto e frequente, senza rotture di carico, di città e località di aree urbane contermini, la moltiplicazione esponenziale dei passeggeri trasportati e, conseguentemente, il netto miglioramento dei conti del servizio di trasporto pubblico.
Ma, dopo qualche giorno dall’annuncio pratese, ecco intervenire pubblicamente il nuovo assessore regionale Ceccobao che, scusate la licenza poetica, fa marameo al Sindaco, annunciando che la Regione Toscana non sosterrà il progetto perché, “per prima cosa si dovrebbero adeguare i convogli ai binari ferroviari, un’operazione dal punto di vista tecnico problematica”, e poi perché “si dovrebbe richiedere l’omologazione del tram – treno ai ministeri competenti”, in quanto “oggi in Italia non è consentito a un mezzo non ferroviario di transitare sui binari”. Quindi, molto meglio secondo l'assessore, potenziare il servizio ferroviario esistente.
Si tratta evidentemente di pretesti, perché 1) la tecnologia del tram – treno è da anni utilizzata nelle aree urbane di mezza Europa senza alcun problema tecnico e, in alcuni casi come quello tedesco, in condizioni di compatibilità con le linee ferroviarie molto più difficili di quelle presenti in Italia. 2) in Italia esistono già tre realtà urbane, Sassari, Cagliari e Bergamo che utilizzano materiale di tipo tranviario sui binari ferroviari, per cui anche per quanto detto al punto 1) l’omologazione dei ministeri competenti è solo un problema burocratico che, una volta individuate le specifiche soluzioni tecniche si può superare rapidamente, soprattutto se c’è la volontà politica di sostenere il progetto.
Ma se gli argomenti contrari sono pretestuosi, quali sono i veri motivi dell’opposizione al progetto? A mio parere due: il primo è l’arretratezza culturale degli amministratori italiani rispetto alle innovazioni tecnologiche, il secondo e principale è la sudditanza di molte regioni italiane alle politiche di trasporto delle Ferrovie dello Stato che preferiscono fare investimenti su materiale ferroviario che possono gestire direttamente, evitando sulle linee locali la concorrenza delle società di gestione dei nuovi servizi tranviari.
Ma l’apertura dei mercati è secondo me uno dei fattori decisivi per rendere i servizi di trasporto collettivo più efficienti e appetibili per gli utenti.
Il blog di ASPO-Italia, sezione italiana dell'associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio e del gas (ASPO)
domenica, agosto 22, 2010
Ceccobao e il tram di Prato
Posted by
Terenzio Longobardi
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trasporto urbano
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6 commenti:
Ceccobao si sta occupando di Alta Velocità regionale... forse i progetti non coordinati con questo obiettivo non sono bene accolti dalla Regione..., no?
vedi anche:
http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/notiziari/rassegna_stampa/quotidiani_periodici/visualizza_asset.html_7174623.html
Caro Galanti, non mi pare proprio che il progetto in questione interferisca con il progetto di Alta Velocità ferroviaria, e comunque l'assessore non ha citato questo problema tra i motivi della sua contrarietà al tram - treno tra Prato e Firenze.
Caro Longobardi, non intendevo difendere le "idee" di Ceccobao. Pensavo semplicemente che molte "energie" mentali stanno andando da un'altra parte. E senza voler criticare niente in particolare, che forse ogni singolo problema ha maggiori interrelazioni di quanto sembri. Tutto qui.
Due ipotetiche motivazioni: 1) a Prato l'attuale giunta di centrodestra ha stravolto progetti delle precedenti amministrazioni, perdendo finanziamenti già "previsti" (non riguarda la mobilità, in particolare). 2) Potrei sbagliarmi. Ceccobao è dipendente in aspettative delle Ferrovie?
Ma scusate , in un'Italia cosi' scellerata , ignorante, ingorda e maleducata come possiamo pensare che i politici siano diversi? La loro estrazione e' pur sempre la stessa del popolino, quindi quei poveretti che cosituiscono eccezione a quanto sopra possono solo maledire di essere nati in questo paese di balordi.
ACeccobao bisogna fare Maramao, vada a farsi una cultura ferrotramviaria innanzi tutto e poi prima di parlare ci pensi 7 volte. Che sia di sinistra o di destra fa per caso qualche differenza?
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