Come volevasi dimostrare. Nell’articolo “Se non è un picco questo” avevamo previsto un crollo delle emissioni nazionali di CO2 equivalente nel 2009, proiettando i dati storici ufficiali disponibili sul sito di Sinanet in proporzione al calo dei consumi energetici totali registrato nello stesso anno.
Ebbene, in questi giorni Sinanet ha pubblicato i dati ufficiali per il 2009 che confermano praticamente la nostra previsione. Avevamo quasi centrato i megaton di emissioni complessive e il grafico definitivo qui accanto (si può ingrandire cliccandoci sopra) si discosta solo impercettibilmente da quello già pubblicato. L’obiettivo di Kyoto è sostanzialmente centrato.
Ancora più impressionante risulta poi il crollo nello stesso grafico riferito però alle emissioni specifiche, cioè le tonnellate emesse in media da ogni italiano, passate da un picco di circa 10 tonnellate alle poco più di 8,5 tonnellate del 2009. L’Unione Europea nel suo insieme aveva già conseguito l’obiettivo del Protocollo di Kyoto nel 2008 e, quando saranno ufficiali i dati del 2009, addirittura sarà abbondantemente sotto questo livello, come avevamo anticipato in quest’altro articolo.
Immagino la felicità generale nell’apprendere queste insperate e positive notizie, solo un po’ attenuate dal fatto che nel 2010, in corrispondenza di una limitata ripresa economica, certamente verificheremo un parziale anche se ridotto recupero dei valori emissivi.
“Bisogna tornare a crescere”, “Il vero problema dell’Italia è la mancanza di crescita economica”, si sente ripetere fino allo sfinimento in televisione da economisti e commentatori, mentre la telecamera indugia sugli spettatori che fanno sì con la testa.
Scopriamo così che la maggior parte delle persone è contemporaneamente felice per la riduzione dell’effetto serra e per la crescita della sua causa e non capiamo se si tratti di ingenuità o malafede.
2 commenti:
Sarebbe comunque opportuno calcolare le emissioni delocalizzate:
Quelle emissioni scaricate sui paesi emergenti
..Ovviamente l'effetto serra è destinato a rafforzarsi anche se dimezzassimo le emissioni dei gas serra a livello mondiale nel giro di 5 anni : il punto è che forse, fra 100 anni, non tutte le città costiere saranno sommerse e forse potremo risparmiare parte della biodiversità..Detto questo sono felicissimo della notizia, ed a quanto pare mi sembra esista una correlazione coi dati del consumo elettrico italiano del 2009, in clo di circa il 9 % rispetto al 2008...Sarà anche il caso di camabiare i settori dei servizi a cui è destinata la spesa pubblica destinando qualcosa anche a rinnovabili e tutela dei suoli e cultivar antiche ?..( naturalmente saranno da rafforzare anche gli organici delle forze dell'ordine ed estenderne il raggio d'azione legale )
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