domenica, maggio 13, 2007

L'imbroglio idrogeno

Esce in questi giorni un articolo di Robert Zubrin sul "The New Atlantis" intitolato "The Hydrogen Hoax" (L'imbroglio idrogeno).

L'articolo è una demolizione pezzo per pezzo di tutti i concetti che stanno dietro l'idea, ancora tenacemente popolare, che i combustibili fossili potrebbero in qualche modo essere sostitutiti con l'idrogeno e che in questo modo otterremmo un mondo migliore.

Non tutto è perfetto in questo articolo, alcuni dettagli sono criticabili e l'autore non da nessuno spazio a interpretazioni diverse dalle sue. Ma, nel complesso, Zubrin colpisce nel segno non una volta, ma parecchie. Solo il calcolo di quanto costerebbe il sistema motore + pile a combustibile per un veicolo è quello che gli americani chiamano "reality check" e che in italiano forse potremmo tradurre come "un bagno di realtà". Quando Zubrin ti dimostra che parliamo di un milione di dollari per tutto l'ambaradan di un'automobile in grado di avere prestazioni pari a quelle di un veicolo attuale, la cosa è preoccupante, come minimo. Più che altro è preoccupante per la sanità mentale di quelli che continuano a sostenere che le auto a idrogeno sono una buona idea. (ah.. considerate anche che l'efficienza dei un veicolo del genere sarebbe inferiore a quella di un veicolo attuale e che, comunque, sarebbe impossibile a rifornire in pratica)

Se masticate bene l'inglese, leggetelo con attenzione. Se qualcuno avesse tempo e voglia di tradurlo, andrebbe fatto leggere ai nostri politici


Nearly everyone in American politics believes we face an energy crisis, and nearly everyone believes we need a technological solution that will make America “energy independent.” Americans are, as President Bush put it in his 2006 State of the Union address, “addicted to oil,” and in this case our addiction is enriching and empowering those who seek to destroy us. We are funding, if indirectly, the madrassahs that teach vile hatred of Western civilization and the backward cultures that create death-seeking soldiers for Islam. We are, if unwittingly, arming those who wish to kill us.

To cure this self-destructive addiction, the Bush administration has placed a major bet on the so-called “hydrogen economy,” both in policy and in rhetoric. Former Energy Secretary Spencer Abraham laid out this vision, in rhapsodic language, in 2002:


Hydrogen can fuel much more than cars and light trucks, our area of interest. It can also fuel ships, airplanes, and trains. It can be used to generate electricity, for heating, and as a fuel for industrial processes. We envision a future economy in which hydrogen is America’s clean energy choice—flexible, affordable, safe, domestically produced, used in all sectors of the economy, and in all regions of the country....
Imagine a world running on hydrogen later in this century: Environmental pollution will no longer be a concern. Every nation will have all the energy it needs available within its borders. Personal transportation will be cheaper to operate and easier to maintain. Economic, financial, and intellectual resources devoted today to acquiring adequate energy resources and to handling environmental issues will be turned to other productive tasks for the benefit of the people. Life will get better.

In 2003, President Bush reaffirmed this vision, offering a presidential primer on the scientific, economic, and foreign-policy dimensions of hydrogen power:

The sources of hydrogen are abundant. The more you have of something relative to demand for that, the cheaper it’s going to be, the less expensive it’ll be for the consumer.... Hydrogen power is also clean to use. Cars that will run on hydrogen fuel produce only water, not exhaust fumes.... One of the greatest results of using hydrogen power, of course, will be energy independence for this nation.... If we develop hydrogen power to its full potential, we can reduce our demand for oil by over 11 million barrels per day by the year 2040.

It certainly sounds great. Hydrogen, after all, is “the most common element in the universe,” as Secretary Abraham pointed out. Since it is so plentiful, surely President Bush must be right when he promises it will be cheap. And when you use it, the waste product will be nothing but water—“environmental pollution will no longer be a concern.” Hydrogen will be abundant, cheap, and clean. Why settle for anything less?

Unfortunately, it’s all pure bunk. To get serious about energy policy, America needs to abandon, once and for all, the false promise of the hydrogen age.



The complete article





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11 commenti:

Anonimo ha detto...

L'articolo di Zurbin è on-line da, almeno, il 2 febbraio (http://www.oceansidenevada.com/blog/_archives/2007/2/11/2725961.html. The New Atlantis è un giornale dal nome significativo, dietro il quale si celano esponenti conservatori che espongono tesi energetiche in salsa millenaristica. Zurbin usa dati vecchi mescolando il SUO preconcetto sulla produzione da fossili con il FALSO dogma del costo eccessivo quando prodotto da fonti rinnovabili. Sarebbe almeno onesto citare il contesto: http://www.h2fc.com/reframe.php?top=/global/tech.shtml&bot=/technology/hydrogen/hydrogen_economy.shtml
i commenti : http://groups.google.com.sb/group/sci.energy/browse_thread/thread/726d9815d4e57a5b/1376045ba4cbe73c?#1376045ba4cbe73c
o le risposte:
http://hydrogentruth.info/Villains/Debunking_Robert_Zubrin_H2Hoax.html
Lo avevo già segnalato qui:
http://www.locchiodiromolo.it/blog/?p=355

Ugo Bardi ha detto...

Beh, non è il caso di giudicare un articolo in base alle posizioni politiche del sito in cui appare. Quelli di New Atlantis saranno anche neocon o chissà che altro, ma l'articolo di Zurbin è puramente tecnico, quindi va giudicato in termini tecnici.

A questo proposito, il cosiddetto "debunking" non demolisce affatto le tesi di Zurbin che, come dicevo nella mia nota, sono criticabili in certi punti, ma nel complesso sono corrette. Non è un dogma che l'idrogeno costa troppo caro quando prodotto da fonti rinnovabili. E' un fatto; provare per credere :-)

Comunque, grazie per le segnalazioni dei vari siti che ne parlano.

Anonimo ha detto...

Tempo addietro qualcuno parlava di vortex. Di che si tratta? Saluti, fra.

Ugo Bardi ha detto...

Il vortex non è proprio correlato all'idrogeno. Prova a scrivere a Francesco Meneguzzo per informazioni

francesco_meneguzzo@virgilio.it

GiangiF ha detto...

Mi spiace insistere ma non è scientifico in almeno 3 aspetti essenziali:
A)Economico - Quando dichiara che l'idrogeno elettrolitico costa 100 $/kg (pag 4), mentre in An analysis of hydrogen production from renewable energy sources http://www.nrel.gov/hydrogen/pdfs/37612.pdf (pag 5) a 0.14$/kWh (il massimo)l'idrogeno costa 10 $/kg usando un elettrolizzatore da 1000 kg/giorno @ 53.5 kWh/kgH2.
B) Chimico - Poiché "rivelandoci" il II principio della termodinamica, nella reazione di reforming (quasi ad illuderci che altri processi non vi siano sottoposti) fa DUE errori 1)immagina un'efficienza del 72% mentre dati empirici dicono (83%) vedi http://www.locchiodiromolo.it/blog/wp-content/uploads/2007/02/5_fuel_chemistry.pdf
(pag 5); 2)conferma un rendimento ben superiore in chilocalorie:
1320_H2/1435_CH4 = 90%.
3) Ambientale - Tralasciando completamente il differenziale di efficienza nella fase finale: i miliardi di motori a scoppio con rendimento medio del 10%, rispetto alle FC con il 40% minimo.

Ugo Bardi ha detto...

Si, ci possiamo divertire a stirare i dati da una parte o dall'altra. Zurbin probabilmente tira un po' dalla parte che prova la sua tesi. Volendo, si può stiracchiare dalla parte opposta. Ma cambia poco. L'idrogeno elettrolitico resta enormemente costoso; altrimenti non ci sarebbero carri bombolai a trasportare bombole di qua e di la. L'efficienza di un elettrolizzatore di piccole dimensioni non va molto oltre il 70% (basta chiederlo a chi li produce). Infine, è vero che la maggioranza dei motori a scoppio ha basse efficienze, ma è vero anche quello che dice Zurbin: è perfettamente possibile fare dei motori diesel con efficienze di oltre il 40%. Tempo fa, ne studiavamo uno che era dato al 47%. Non era un motore da autoveicoli, ma comunque dimostra che volendo si potrebbero avere efficienze del genere su autoveicoli ibridi.

Anonimo ha detto...

Infatti non era un motore per muoversi ma per muovere un alternatore, senza salite, discese, semafori, liscio liscio in un laboratorio di Ingegneria meccanica. Invece, con Rifkin, parliamo di muovere persone e cose (ad es. la terra) in regimi transitori. Il rendimento è 10%. Bella sincronia con Debora, davvero.

Anonimo ha detto...

Grazie per l'indicazione sul vortex. A vostro parere, in prospettiva futura, il mescolamento in una torre di aria calda e fredda per produrre energia(tipo effetto uragano), può costituire una valida soluzione?Saluti, fra.

Ugo Bardi ha detto...

Ci sono tantissime idee in giro. In principio, l'effetto uragano potrebbe anche funzionare. L'importante è ricordarsi che non ci sono soluzioni miracolose

Salvo D. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Salvo D. ha detto...

Parecchi anni fa, un’azienda italiana, tale Marconi Italia ha prodotto dei generatori elettrici a”risacca marina” che ha poi venduto alle isole del Mar del Giappone perché in Italia non avevamo cosa farne, non avendo mare 😝..