mercoledì, luglio 15, 2009

Home: il film



Si sta diffondendo anche il Italia il film di Yann Arthus Bertrand "Home". Da quello che ho capito, non esiste una versione in Italiano; ma poco importa: sono le immagini che contano.

Home è un film di immagini bellissime che si susseguono. segue da vicino la linea di pensiero di ASPO e di The Oil Drum, TOD. Anzi, mi ha dato più di una volta da pensare che sia stato ispirato da alcuni dei post che ho pubblicato su TOD. Per esempio, quando fanno vedere le coltivazioni in Arabia Saudita e dicono che l'acqua fossile saudita è ormai esaurita, questo potrebbe venire benissimo dal mio post in proposito su TOD, dato che è stato il primo sull'argomento e che non mi sembra sia stato ripreso in altri post in Inglese. Non ci sarebbe niente di strano; TOD è un sito che viene letto da molti dei migliori cervelli di questo pianeta.

Come dicevo, è un sito di immagini bellissime, ma non solo di immagini. L'autore ha perfettamente chiaro come funziona la macchina planetaria che chiamiamo Gaia"e il fatto che tutto quello che vediamo dell' "ecosfera" è interconnesso. Nulla può esistere in isolamento, tantomeno gli esseri umani. E' una visione estremamente evoluta e in accordo con gli studi di ecologia planetaria più recenti.

Sono anche immagini angoscianti. L'impressione che se ne ha è della distruzione totale del pianeta: spogliato, bucherellato, eroso, deforestato, surriscaldato, "sviluppato" secondo il concetto umano di "sviluppo". Quando vedete come hanno ridotto le foreste del Madagascar, vi viene voglia di scappar via urlando.

Stona, da ultimno, la nota di ottimismo forzato che forma gli ultimi 10 minuti del film, basato sullo slogan "E' troppo tardi per essere pessimisti". Per ovvi motivi, ci doveva essere, per salvare il film dalla facile accusa di catastrofismo. Però, l'impressione è che sia semplicemente troppo tardi. Punto e basta.

Rimane da domandarsi a cosa servono questi film - faranno cambiare idea a qualche sostenitore dello sviluppo a tutti i costi? Probabilmente no, ma è comunque un bel film. Guardatelo.

9 commenti:

Marcopie ha detto...

Parere analogo a quello che ho espresso anch'io qualche settimana fa.

Anonimo ha detto...

Per quanto mi riguarda, penso sia impossibile attenuare lo schianto di questa insostenibile civiltà umana, non tanto perché non ci sia più tempo ma soprattutto perché non c'é alcuna volontà nelle elite dirigenti di provarci concretamente.
Lo dimostrano tutti i provvedimenti "anticrisi" tesi unicamente a tenere a galla questo paradigma economico moribondo.
Viste le premesse attuali lo schianto sarà catastrofico...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

il pessimista pensa che tutto vada male e quindi non si puo' fare niente ;
l'ottimista pensa che tutto vada bene e quindi non si deve fare niente ;
il realista pensa che ,sia che le cose vadano male o bene , si puo' sempre intervenire per cambiare in meglio le cose .

cristiano ha detto...

Ciao Ugo, Transition Italia ha già la traduzione del film in italiano pronta per la sottotitolatura, il problema è che non troviamo qualcuno a cui chiedere il permesso (come invece facciamo normalmente).

Per un doppiaggio vero e proprio servirebbe invece qualche soldo (non tanti, li sto cercando), se avete delle idee...

Questi film da soli non servono a molto, ma sono straordinari strumenti divulgativi se inseriti in un processo di trasformazione delle comunità come quello che si usa nelle Città di Transizione.

Ti anticipo che sono anche già in contatto con i realizzatori di "Food, inc", dovrebbe arrivarmi a breve il DVD e lo script per una prima valutazione sul da farsi.

Se ci sono traduttori dall'inglese di ASPO (ma anche no) che vogliono darci una mano (come già accade) sono ovviamente i benvenuti.

Ricordo anche che abbiamo già tradotto il documentario inglese "A farm for the future" e che lo stiamo sottotitolando (autorizzati da autrice e BBC) e il documento del Post Carbon Institute "La transizione agroalimentare". Tutto materiale molto utile.

Unknown ha detto...

esiste una versione italiana del film. è stata trasmessa su rete 4 qualche mese fa, il giorno di uscita in tutto il mondo

cristiano ha detto...

Grazie Luca, tanto lavoro in meno... chiediamo a Rete 4... ;-)

Anonimo ha detto...

Su Youtube si trova già in diverse versioni, tranne l'italiano.

Anonimo ha detto...

Post: "Quando vedete come hanno ridotto le foreste del Madagascar, vi viene voglia di scappar via urlando."

Non serve andare fino in Madagascar. Avete mai provato a gettare un occhio per vedere come sono ridotte le foreste in Italia? Probabilmente no, perché non ci sono più (a meno di voler considerare "foreste" delle boscaglie degradate in modo osceno).

Terenzio Longobardi ha detto...

Caro Ugo, come ho scritto a giugno http://aspoitalia.blogspot.com/2009/06/il-comportamento-elettorale-degli.html
in Francia è stato visto da più di 8 milioni di persone e qualcuno suppone che sia stato una delle cause della clamorosa vittoria degli ecologisti francesi alle europee e della successiva conversione "verde" di Sarkozy. Se fosse vero sarebbe un bel risultato. Questi numeri sarebbero impossibili per un paese come il nostro lobotomizzato da decenni di televisione berlusconiana.