Il titolo di questo articolo sintetizza le novità più importanti che emergono dai dati provvisori per il 2009 dei consumi di energia elettrica in Italia, forniti da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica nel nostro paese.
Il grafico qui accanto, che ho ricavato proprio dai dati storici di Terna, rappresenta plasticamente il punto di svolta storico del Consumo Interno Lordo di energia elettrica (Produzione Lorda + Saldo con l’estero), con un crollo vertiginoso verificatosi nel 2009, che segue una prima limitata riduzione nel 2008 (descritta in un articolo di qualche tempo fa dal titolo “Evento storico”). La riduzione del CIL rispetto al valore del 2008 è stata pari al 6,7%, che corrisponde in termini assoluti a un calo da 359,164 TWh a 333,613 TWh. Un crollo spaventoso, che qualche giornalista ha paragonato a quello della seconda guerra mondiale ma, come si vede bene dal grafico, si tratta di un fenomeno molto più intenso e drammatico. Qualcuno potrebbe correlare questa vertiginosa tendenza, al calo della potenza sessuale nelle popolazioni occidentali, ma è molto più probabile che essa sia una diretta conseguenza della devastante crisi economica e finanziaria che si è abbattuta nel 2009 sulle economie e sulle produzioni industriali di tutto il mondo. Nei prossimi anni ci saranno probabilmente piccole risalite del CIL in corrispondenza di incerte ripresine economiche che però saranno sempre più tarpate da nuovi aumenti dei prezzi petroliferi dipendenti dal definitivo ingresso della produzione mondiale di greggio nell’area picco. Quando saranno disponibili i dati definitivi, potrò disegnare il grafico della distribuzione per fonte del Consumo Interno Lordo 2009 (per l’anno scorso lo potete trovare nel mio articolo “Da dove viene l’energia elettrica prodotta in Italia nel 2008”). Nel frattempo consoliamoci con i dati provvisori 2009 delle fonti rinnovabili, che registrano una generale tendenza alla crescita. La produzione idroelettrica aumenta del 9,6%, proseguendo la tendenza degli ultimi anni a una ripresa delle precipitazioni, e l’eolico addirittura del 20,4%. Ma quest’ultimo dato va preso un po’ con le molle. Come vedete dalla tabella Terna allegata, la produzione eolica passerebbe da 5055 GWh a 6087 GWh, ma bisogna considerare per la precisione che nel dato è stata inserita la produzione fotovoltaica, che nel 2008 fu di 194 GWh e che nel 2009 dovrebbero aggiungersi circa 400 GWh - 500 GWh. Poi, principalmente, bisogna considerare che l’anno scorso (come descrissi nel mio articolo “Energia elettrica buttata al vento”) dopo un dato provvisorio di 6637 GWh, Terna certificò un dato definitivo di 4861 GWh per tener conto delle limitazioni di produzione operate per salvaguardare la stabilità della rete.
Commento politico finale: La produzione energetica nazionale è in grado di soddisfare più che abbondantemente la dinamica attuale e futura dei consumi e la costruzione dei rigassificatori previsti aumenterà ancora la disponibilità di metano per il parco centrali esistente, garantendo nel contempo una efficace diversificazione degli approvvigionamenti. Per quale motivo l’Italia dovrebbe costruire nuove centrali termoelettriche, in particolare quelle nucleari, nell’assoluta incertezza dei costi e della disponibilità della materia prima? Il Ministro Scajola, invece di rispondere a questa domanda, in una recente conferenza stampa, non a caso ha completamente nascosto la notizia del clamoroso calo dei consumi per concentrarsi esclusivamente sulla crescita delle rinnovabili. Si tratta evidentemente dell’ennesima dimostrazione della strategia di manipolazione della realtà che caratterizza da qualche tempo il mondo della politica italiana.
Il grafico qui accanto, che ho ricavato proprio dai dati storici di Terna, rappresenta plasticamente il punto di svolta storico del Consumo Interno Lordo di energia elettrica (Produzione Lorda + Saldo con l’estero), con un crollo vertiginoso verificatosi nel 2009, che segue una prima limitata riduzione nel 2008 (descritta in un articolo di qualche tempo fa dal titolo “Evento storico”). La riduzione del CIL rispetto al valore del 2008 è stata pari al 6,7%, che corrisponde in termini assoluti a un calo da 359,164 TWh a 333,613 TWh. Un crollo spaventoso, che qualche giornalista ha paragonato a quello della seconda guerra mondiale ma, come si vede bene dal grafico, si tratta di un fenomeno molto più intenso e drammatico. Qualcuno potrebbe correlare questa vertiginosa tendenza, al calo della potenza sessuale nelle popolazioni occidentali, ma è molto più probabile che essa sia una diretta conseguenza della devastante crisi economica e finanziaria che si è abbattuta nel 2009 sulle economie e sulle produzioni industriali di tutto il mondo. Nei prossimi anni ci saranno probabilmente piccole risalite del CIL in corrispondenza di incerte ripresine economiche che però saranno sempre più tarpate da nuovi aumenti dei prezzi petroliferi dipendenti dal definitivo ingresso della produzione mondiale di greggio nell’area picco. Quando saranno disponibili i dati definitivi, potrò disegnare il grafico della distribuzione per fonte del Consumo Interno Lordo 2009 (per l’anno scorso lo potete trovare nel mio articolo “Da dove viene l’energia elettrica prodotta in Italia nel 2008”). Nel frattempo consoliamoci con i dati provvisori 2009 delle fonti rinnovabili, che registrano una generale tendenza alla crescita. La produzione idroelettrica aumenta del 9,6%, proseguendo la tendenza degli ultimi anni a una ripresa delle precipitazioni, e l’eolico addirittura del 20,4%. Ma quest’ultimo dato va preso un po’ con le molle. Come vedete dalla tabella Terna allegata, la produzione eolica passerebbe da 5055 GWh a 6087 GWh, ma bisogna considerare per la precisione che nel dato è stata inserita la produzione fotovoltaica, che nel 2008 fu di 194 GWh e che nel 2009 dovrebbero aggiungersi circa 400 GWh - 500 GWh. Poi, principalmente, bisogna considerare che l’anno scorso (come descrissi nel mio articolo “Energia elettrica buttata al vento”) dopo un dato provvisorio di 6637 GWh, Terna certificò un dato definitivo di 4861 GWh per tener conto delle limitazioni di produzione operate per salvaguardare la stabilità della rete.
Commento politico finale: La produzione energetica nazionale è in grado di soddisfare più che abbondantemente la dinamica attuale e futura dei consumi e la costruzione dei rigassificatori previsti aumenterà ancora la disponibilità di metano per il parco centrali esistente, garantendo nel contempo una efficace diversificazione degli approvvigionamenti. Per quale motivo l’Italia dovrebbe costruire nuove centrali termoelettriche, in particolare quelle nucleari, nell’assoluta incertezza dei costi e della disponibilità della materia prima? Il Ministro Scajola, invece di rispondere a questa domanda, in una recente conferenza stampa, non a caso ha completamente nascosto la notizia del clamoroso calo dei consumi per concentrarsi esclusivamente sulla crescita delle rinnovabili. Si tratta evidentemente dell’ennesima dimostrazione della strategia di manipolazione della realtà che caratterizza da qualche tempo il mondo della politica italiana.
5 commenti:
Purtroppo, le conferenze stampa delle autorità e organi "ufficiali" hanno la cattiva abitudine di essere fortemente contradditori, credo per far contenti un po' tutti (nuclearisti, rigassisti, carbonisti "puliti", solaristi, ventisti, antiventisti ...)
Alla fine non se ne capisce nulla.
Ad esempio, sulla Stampa di ieri si scriveva di proiezioni sull'economia mondiale tali da far dire che la crisi del 2009 sia solo l'inizio ... alla faccia degli ottimismi di molti politici - economisti europei che raccontano un 2010 di uscita dal tunnel.
In questa selva oscura, occorre aggrapparsi ben saldi alla dinamica dei sistemi ...
Salve , pur seguendovi da alcuni anni , é la prima volta che intervengo .
Innanzitutto complimenti per le analisi che condivido quasi completamente (la perfezione non esiste).
Una domanda , la stimata produzione per l'anno 2009 da fotovoltaico di 400/500 GWh da dove proviene ?
Secondo i miei calcoli dai dati di entrata in funzione di nuovi impianti sul sito del GSE dovremmo avere un valore compreso tra 650/700 GWh , ovvero un aumento di circa 500 GWh rispetto l'anno precedente .
Ora , visto che in base ai dati di Terna , l'incremento produttivo di fonte eolica+fotovoltaica é pari a 1225 GWh , significherebbe che l'incremento dell' eolico sarebbe di solo 725/775 GWh (contro un installazione di più di 1000 GW di potenza nel 2009 ).
Detto questo mi aspetto che la prossima correzione dei dati di Terna porti ad un aumento della produzione da eolico , altrimenti significherebbe che l'anno 2009 è stato un anno pessimo dal punto di vista della ventosità in Italia .
Cosa ne pensate ?
Saluti e grazie ancora per le informazioni che ci fornite periodicamente.
Claudio
Il commento di Claudio B.C. è molto pertinente. La produzione fotovoltaica complessiva del 2009 sarà dell'ordine di grandezza da lui indicato. In effetti nel mio articolo non si capisce bene, (lo scrivo meglio) io intendevo dire che ai 194 GWh del 2008 si aggiungeranno altri 400 GWh-500GWh. Comunque si tratta di una stima perchè ai circa 400 MW installati a fine 2008 che hanno prodotto per l'intero 2009, bisogna aggiungere la produzione degli impianti installati durante il 2009 (circa 350 MW), cioè per frazioni di anno.
Per quanto riguarda l'incongruenza tra potenza installata e produzione nel 2009, a meno che nella statistica provvisoria 2009 non abbiano considerato la produzione fotovoltaica, essa potrebbe purtroppo derivare proprio dalle limitazioni di potenza operate da Terna anche nel 2009 per garantire la stabilità della rete. Cioè, ad alcuni impianti viene imposta una produzione minore di quella potenzialmente ricavabile. Staremo a vedere i dati definitivi. Comunque, grazie per i complimenti all'articolo.
Sarebbe ora di ammodernare la rete elettrica in modo da poter gestire al massimo le energie rinnovabili.
Questo mi sembra un ottimo esempio
anche se purtroppo noi non siamo inclusi
http://www.terranews.it/news/2010/01/al-la-prima-rete-elettrica-green-italia-e-spagna-le-grandi-assenti
Terenzio, in effetti il mio calcolo è stato fatto secondo quanto hai detto tu, sommando al totale dell'anno 2008 le frazioni di mese del 2009 ricavato dal rapporto mensile del GSE .
Per quanto riguarda la seconda affermazione , effettivamente se è come per gli anni precedenti , su Terna viene sommato l'eolico ed il fotovoltaico e si riesce a scorporare i due valori solo quando uscirà il rapporto sulle fonti rinnovabili sul GSE .
Avrai capito che sono un maniaco delle statistiche -).
Al di là di questo, il dato che mi ha più impressionato è il calo della produzione del termoelettrico pari a 35341 GWh che sicuramente è senza precedenti.
Inoltre sono d'accordo con te sulle centrali nucleari a scissione che arriverebbero troppo tardi e ancor prima della loro entrata in funzione sarebbero inutili in quanto la potenza da fotovoltaico prevista per quell'anno ovvero il 2022 supererebbe i 100 GW di potenza ovvero il doppio della richiesta massima di potenza in Italia, quindi il problema sarà come immagazzinare questa energia in più e non come produrne .
In Italia siamo messi meglio di altri paesi europei in quanto se non sbaglio dovremmo avere circa 5GW di centrali idroelettriche a doppio bacino che funzionano come accumulatori di energia.
Spero di non avervi annoiato, saluti
Claudio
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