A tutti coloro che sono interessati all’evoluzione del solare italiano segnalo vivamente la lettura del Solar Energy Report 2011 redatto da un gruppo di docenti e ricercatori del Politecnico di Milano, disponibile cliccando qui.
Si tratta di un Rapporto approfondito e completo, da cui si possono trarre interessanti informazioni su tutti gli aspetti delle tecnologie che utilizzano l’energia solare (fotovoltaico, termico, termodinamico), dai costi all’evoluzione del mercato italiano in rapporto a quello internazionale, dai riferimenti normativi ai livelli occupazionali.
La prima cosa che sorprende è l’estrema effervescenza del mercato italiano del fotovoltaico negli ultimi anni, grazie alle incentivazioni del Conto Energia. Se si considerano anche le installazioni conseguenti al cosiddetto “Decreto Salva Alcoa” l’Italia avrebbe già superato i 7000 MW di potenza, collocandosi al secondo posto al mondo dopo la Germania.
L’effetto più evidente e positivo di questa evoluzione è stato il calo vistoso dei prezzi dai pannelli, grazie soprattutto al minore costo dei moduli che oggi rappresenta soltanto il 40% del costo totale d’installazione (a fronte del 70% di pochi anni fa). Ma anche il prezzo degli inverter segue un’analoga tendenza al ribasso.
Secondo i redattori del Rapporto, la causa principale di questa vera e propria esplosione sono stati gli elevati rendimenti e il basso rischio dell’investimento. Infatti, il Tasso Interno di Rendimento (il tasso di attualizzazione che rende nullo il VAN) cioè la resa dell’investimento, è valutato nel 2010 dal 18% al 25% !!
Un altro dato molto interessante sul piano occupazionale è quello relativo all’analisi dell’intera filiera tecnologica che oggi inizia a vedere la presenza di operatori italiani non solo nella distribuzione e installazione, ma anche negli altri settori come quelli della produzione di celle, moduli e inverter.
Il Rapporto conclude con alcune note di rilevante preoccupazione sulle sorti del mercato italiano del solare in seguito alle incertezze determinate dagli ultimi provvedimenti governativi. Preoccupazioni a cui ci associamo decisamente.
La prima cosa che sorprende è l’estrema effervescenza del mercato italiano del fotovoltaico negli ultimi anni, grazie alle incentivazioni del Conto Energia. Se si considerano anche le installazioni conseguenti al cosiddetto “Decreto Salva Alcoa” l’Italia avrebbe già superato i 7000 MW di potenza, collocandosi al secondo posto al mondo dopo la Germania.
L’effetto più evidente e positivo di questa evoluzione è stato il calo vistoso dei prezzi dai pannelli, grazie soprattutto al minore costo dei moduli che oggi rappresenta soltanto il 40% del costo totale d’installazione (a fronte del 70% di pochi anni fa). Ma anche il prezzo degli inverter segue un’analoga tendenza al ribasso.
Secondo i redattori del Rapporto, la causa principale di questa vera e propria esplosione sono stati gli elevati rendimenti e il basso rischio dell’investimento. Infatti, il Tasso Interno di Rendimento (il tasso di attualizzazione che rende nullo il VAN) cioè la resa dell’investimento, è valutato nel 2010 dal 18% al 25% !!
Un altro dato molto interessante sul piano occupazionale è quello relativo all’analisi dell’intera filiera tecnologica che oggi inizia a vedere la presenza di operatori italiani non solo nella distribuzione e installazione, ma anche negli altri settori come quelli della produzione di celle, moduli e inverter.
Il Rapporto conclude con alcune note di rilevante preoccupazione sulle sorti del mercato italiano del solare in seguito alle incertezze determinate dagli ultimi provvedimenti governativi. Preoccupazioni a cui ci associamo decisamente.
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