lunedì, ottobre 05, 2009

Ma mi conviene il fotovoltaico?

Negli anni scorsi, ho commentato sul sito di Aspoitalia i decreti nazionali sul conto energia per il fotovoltaico, a partire dai risultati di un foglio excel che avevo elaborato per simulare in prima approssimazione i risultati economici delle varie tipologie d’impianto in funzione della tariffa incentivante. Successivamente sul blog ho scritto questo e quest’altro articolo per analizzare l'efficacia del meccanismo incentivante, individuando tra i limiti del nuovo conto energia la scarsa incentivazione degli impianti di grande potenza, diciamo superiore al MW, che rende poco conveniente l’installazione di questi impianti. Venni criticato in vari commenti con le accuse di “gufare” il fotovoltaico o di aver sbagliato i conti sui tempi di ritorno dell’investimento. Nel frattempo, a distanza di alcuni anni dalle mie analisi, continuano ad arrivarmi per posta elettronica elogi sperticati seguiti da richieste di accesso al mio foglio excel e domande sulla effettiva convenienza dell’investimento nel fotovoltaico, piccolo o grande, visto che in giro per l’Italia sembra che vengano prospettati ai potenziali investitori grande convenienza e tempi di ritorno bassissimi.
Alla prima domanda rispondo a malincuore di no perché non mi sembra il caso che qualcuno possa usare il mio simulatore a scopo di lucro, visto che io non lo faccio. Alla seconda ribadisco le ragioni delle mie analisi, non conoscendo quelle degli altri.
Ma proprio qualche giorno fa ho letto con piacere questo interessante resoconto di un convegno di Assosolare sul mercato del fotovoltaico in Italia. Si è cominciato a parlare finalmente dei problemi dell’intermittenza e dei limiti della rete di trasmissione italiana, che più volte abbiamo affrontato su questo blog. Ma anche della revisione degli incentivi del conto energia. Il Presidente Chianetta ha inserito tra le varie proposte anche la seguente: “Un’altra considerazione fatta all’interno di Assosolare è che sarebbe più corretto avere una tariffa indicizzata oltre che differenziata tra nord, centro e sud. Investire in una centrale da 1 MW non è conveniente al centro-nord Italia neanche oggi con l’attuale tariffa.”
Ubi maior….

12 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo l'unica cosa che manca e' che metta a disposizione il benedetto foglio excel pare cosi tanto ricercato.

(A giudicare dagli accessi esiste pero' anche qualcosa di meglio, vd. www.energeticambiente.it foglio dell'ing. Alessandro Caffarelli.)

Ovviamente se guardiamo gli operatori del settore, a loro non andrebbe mai bene niente e quindi le indicazioni di Assosolare hanno una relativa affidabilita' .

A giudicare dai nuovi costi del fotovoltaico, ahime' sempre secondo i miei calcoli, si arriva tranquillamente ad un rendimento quasi in doppia cifra al NORD per un 10 kV di installato, nonostante la mancanza di aggiornamento ISTAT.

Ma tant'e, se lo dice Longobardi e lo conferma Assosolare, evidentemente mi sbaglio. ( il mio umile foglio excel e' a disposizione ma consiglio di scaricare quello disponibile gratuitamente al sito precedentemente citato)

un saluto

Anonimo ha detto...

Andrea

Terenzio Longobardi ha detto...

Caro Anonimo, suppongo Andrea, ho grande stima del collega Caffarelli con cui ebbi modo qualche anno fa di scambiare un parere sul conto energia ed eravano sostanzialmente d'accordo quasi su tutto. Probabilmente ha un foglio molto più preciso e affinato del mio, ma quello che mi interessava ricavare era un ordine di grandezza delle prestazioni economiche del conto energia. Assosolare dice che il conto energia non è attualmente conveniente nel centro nord e forse un pò esagera. Infatti io parlavo di scarsa convenienza.
Comunque, la struttura del mio foglio si può evincere tranquillamente dalla lettura dell'articolo citato nel blog, in cui sono contenute tutte le assunzioni di base del modello. Saluti.

Leonardo ha detto...

Non capisco il problema con il foglio excel.
se il problema è non farlo utilizzare a scopo di lucro basta pubblicarlo sotto licenza creative commons.
http://www.creativecommons.it

Anonimo ha detto...

Si appunto, questa stupida diatriba legata al foglio excel rischia di fuorviare i lettori e creare confusione.
Sarebbe il caso di pubblicare un esercizio, preventivi alla mano, ipotesi di produttivita', Nord-Centro-Sud, parametri economici e formule, per mettere una parola fine e per dare un chiaro messaggio ai lettori.

Per inciso, avevo confrontato i miei risultati con quelli del ing. in questione e avevo trovato simili risultati. Ribadisco pertanto che con le tariffe attuali delle installazioni anche al Nord l'FV e' vantaggioso, nonostante la tariffa incentivante sia costante sui 20 anni.

Non definirei 'scopo di lucro' un investimento familiare dirottato verso queste iniziative perche' si vede un modo alternativo e moderno di risparmio.

Saluti

Andrea

Alex I. ha detto...

A proposito di convenienza, leggete questo estratto da un articolo del sommo genio italiota Franco Battaglia di giovedì 1 ottobre:

"Il forte impegno profuso dalla Spagna e dalla Germania sull’eolico ha reso la prima leader della disoccupazione europea; e l'imponente parco eolico tedesco ha fatto un colossale flop e serve ai tedeschi solo come specchio per le allodole che acquisteranno quei loro inutili prodotti. E col Fv le cose sono ancora più disastrose: sono impianti che non conviene avere neanche se i pannelli fossero gratis."

Qual è il problema? Che nell'azienda dove lavoro io, tutti gli ingegneri (che dovrebbero quindi aver studiato più di me) gli danno ragione. E chissà quanti altri come loro...

Anonimo ha detto...

Da conoscitore del settore posso dire che il fotovoltaico è una realtà industriale ormai matura e consolidata.
Molti grossi gruppi industriali investono cifre elevate nel conto energia che è considerata una ottima forma di investimento. L'intera industria manifatturiera è composta da aziende tedesche, giapponesi, cinesi e americane che investono in ricerca e in nuovi prodotti. Quando pensiamo al fotovoltaico forse siamo ancora legati ad un'immagine un po'romantica e un po'pioneristica, dove il casolare di campagna utilizza i suoi pochi pannelli sul tetto spiovente per accendere la luce dell'acquario.

Phitio ha detto...

Caro Alex I., potresti dire ai tuoi ingegneri che a furia di seguire i consigli di Battaglia, probabilmente finiranno per trovarsi loro, senza lavoro.

;)

Saluti

Terenzio Longobardi ha detto...

Caro Mansoldo, se non è un caso di omonimia, anni fa le diedi una mano per quanto riguarda il ricorso contro il mancato aggiornamento delle tariffe del conto energia e, in quella occasione, se non ricordo male, le feci notare alcune inesattezze nei suoi conti. Ma mi creda, come lei non ho voglia di ritornare in una stupida diatriba. Comunque, ripeto quello che ho detto nel precedente messaggio: se vuole, può cliccare con pazienza sui collegamenti ipertestuali dei miei articoli sul blog fino ad arrivare all'articolo che fa il confronto tra vecchio e nuovo conto energia. Lì ci trova tutte le ipotesi contenute nel foglio excel e una simulazione per un impianto di 2,4 kW. La formula principale nel foglio è quella del VAN (Valore Attuale Netto), il resto sono operazioni elementari. Non mi sembra che nel frattempo ci siano state modifiche sostanziali che ne alterino sostanzialmente le conclusioni, tranne forse la determinazione dell'Agenzia delle Entrate che ha precisato il regime fiscale per i produttori di energia fotovoltaica (quindi un costo in più).
Agli altri, dico che se hanno la stessa pazienza di leggere tutti i riferimenti dell'articolo, capiranno che io non sono affatto scettico come Battaglia sul fotovoltaico. Dico solo che, diversamente da ora, bisognerebbe modificare il regime incentivante a favore dei grandi impianti "a terra" (confortato dallo stesso parere di Assosolare) e, soprattutto, cominciare a collegarli a sistemi di accumulo, senza i quali l'industria matura citata da un lettore si sgonfierà in breve tempo.

Francesco Ganz ha detto...

P.O.T. ( partially pur topic )

http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=21009

..Mi sembra un meccanismo interessante per combattere l'effetto serra

Anonimo ha detto...

Aiutato e' una parola grossa. Aveva solo espresso un 'sostanziale e piu' conservativo risultato rispetto al danno determinato dall'annullamento dell'ISTAT. E' stato a quel punto che le ho spedito il mio foglio excel per sapere dove sbagliavo ma ahime' siamo ancora qui, con uno che afferma che il FV non conviene al NORD e l'altro che si ritrova rendimenti quasi in doppia cifra, anche al NORD.
Oltre ai dati, sono le formule all'interno il punto debole e quindi poco serve il percorso ipertestuale virtuale.

Circa gli impianti a terra sono contento che siano poco incentivati perche' non e' quella la loro 'morte', ma su tetto.

Andrea

Anonimo ha detto...

Terenzio,
invio il link al nuovo piano eneregetico della Basilicata approvato ad aprile 2009. Da pag. 280 in poi sono trattati gli impianti fotovoltaici (definizione dei vari tipi in base alla potenza installata, condizioni per l'installazione, siti esclusi dall'installazione, ecc).
Armando
http://www.regione.basilicata.it/dipattivitaproduttive/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=1792&link=1801&GSBYPASS=7ED00A3D5016CF91ABFC6305DAB0C701&N=tn8E5b&M=application/pdf&D=