Nel precedente articolo abbiamo cercato di capire quante possibilità ci siano di andare effettivamente a votare per il referendum sul nucleare del prossimo 12 - 13 Giugno. Abbiamo anche suggerito di non allentare l’impegno politico a sostegno del quesito referendario per evitare brutte sorprese, continuando a informare sui limiti industriali, ambientali energetici e sanitari della tecnologia nucleare.
Per chi volesse utilizzarli in campagna elettorale, sul sito di Aspoitalia e su questo blog (cercando la voce energia nucleare) sono disponibili numerosi approfondimenti scientifici di tutti i molteplici aspetti della questione.Voglio però qui presentare e recensire brevemente un interessante libro che ho avuto l’opportunità di commentare durante un recente dibattito sul nucleare alla Facoltà di Economia dell’Università di Pisa. Si intitola “Nucleare SI, Nucleare NO” ed è pubblicato dalla Casa Editrice EMI. L’autrice è Sabrina Arcuri, una giovane laureata in Economia del territorio e dell'ambiente, attualmente allieva del Corso di laurea specialistica presieduto dal Prof. Tommaso Luzzati, in Sviluppo e gestione sostenibile del territorio, presso l’ateneo pisano,.
Bene, ritengo che questo agevole libricino possa rappresentare un utile strumento informativo per gli elettori, ma anche per tutti i non specialisti che volessero farsi comunque un opinione sull’argomento, perché si colloca in maniera eccellente in uno spazio efficacemente divulgativo senza perdere di vista un rigoroso approccio scientifico alle complesse tematiche sottese alla scelta nucleare. Tutti gli argomenti vengono affrontati in maniera chiara, completa e neutrale, dando spazio a tesi contrapposte: dalla situazione dell’energia nucleare nel mondo, alla disponibilità della materia prima, dagli aspetti economici al ciclo del combustibile, trattamento e deposito delle scorie, dalla questione della sicurezza agli effetti sulla salute, fino a concludere con un’analisi del caso italiano.
Peraltro, dopo la lettura del volumetto ho scoperto anch’io con piacere di avere acquisito delle informazioni che mi mancavano come, ad esempio, l’elenco completo e non breve di tutti gli incidenti nella storia del nucleare civile
Purtroppo, il libro è stato scritto prima dell’incidente di Fukushima, per questo mancano alcuni aggiornamenti rispetto a questo evento catastrofico, che potrebbero essere inseriti in una prossima edizione dell'opera. All'autrice vanno sinceramente i nostri complimenti per un’opera utile e di piacevole lettura.
3 commenti:
Una sola osservazione, ing. Longobardi: temo che il termine "libello" non sia applicabile nel caso specifico.
Forse era meglio parlare di "volumetto", "libricino", ecc.
Ho letto recentemente "Illusione nucleare. I rischi e i falsi miti" di Zabot Sergio e Monguzzi Carlo. Capitoli molto concisi e ricchi di dati, quasi un vademecum di questi tempi.
Sì, Essence, a volte noi tecnici non siamo molto precisi sul piano letterario. Ho cambiato il termine.
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