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Il secondo grafico, mostra l'evoluzione della produzione mondiale di petrolio, scomposta anche per regione, nello stesso periodo considerato per i consumi energetici, misurata in milioni di barili al giorno. Notiamo il cosiddetto plateau produttivo, definito così nell'ambito degli addetti ai lavori, cioè la sostanziale stasi della produzione petrolifera dal 2004 ad oggi, con un calo netto nel 2009 e una ripresa nel 2010. Preludio alla riduzione graduale e irreversibile preconizzata da ASPO? Ai posteri l'ardua sentenza.
Infine, inserisco anche un grafico a torta che ho ricavato personalmente dagli stessi dati BP. Rappresenta la ripartizione percentuale dei consumi totali di energia del 2010 per fonte. Il mondo continua dram
maticamente ad essere fossile - dipendente. Infatti, petrolio, carbone e gas naturale coprono circa l'87% della domanda energetica mondiale, lasciando poche briciole alle rinnovabili e ancora meno al nucleare. E qui sorge l'ultima e più drammatica domanda: riusciremo a liberarci della schiavitù energetica dei combustibili fossili, senza ritornare a un Medio Evo prossimo venturo?
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Tutti i grafici si possono ingrandire cliccandoci sopra.
2 commenti:
Ammettiamo 3 scenari di crollo della società per via degli effetti del picco : Una con rinnovabili, una senza rinnovabili e una con totalmente rinnovabili:
1)Con, ritorno alla società al 1800 - 1700 con guerre fratricide.
2)Senza, ritorno alla società medievale con guerre fratricide e una totale.
3) Totalmente, ritorno al 1945 - 1900 con piccole guerre.
Come vedi è meglio spingere le rinnovabili perchè più sono più saranno un "paracadute" per la nostra società.
Ciao
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