L’Italia delle Noemi e dei celodurismi bossiani sembra lontana anni luce dalle tendenze politiche di fondo che emergono oltralpe dopo le ultime elezioni per il Parlamento Europeo. Tra queste, assume particolare rilievo la crescita dei partiti verdi e, in particolare, quella degli ecologisti francesi di Cohn Bendit, che con più del 16% hanno quasi raggiunto il grande e storico Partito Socialista. Qualcuno attribuisce questo risultato sorprendente all’uscita in Francia, qualche giorno prima delle elezioni, del bel documentario di Yann Arthus-Bertrand “Home” che mostra splendide immagini di tante regioni del globo, riprese dall'alto, e che lancia un messaggio di preoccupazione sul fronte dell'ecologia. Il film, che si può scaricare da questo articolo di Debora Billi, è stato visto da ben 8,3 milioni di telespettatori, il 33% del pubblico televisivo francese di quel momento, inducendo osservatori superficiali a motivare con esso il successo dei verdi. Ma si confonde la causa con gli effetti. L’opinione pubblica europea è da anni molto più sensibile e attenta di quella italiana al problema della sostenibilità dello sviluppo e dei rischi connessi all’inquinamento e all’esaurimento delle risorse. Basti pensare alla tematica, trattata in questo blog, del picco del petrolio e degli altri combustibili fossili, in Europa molto più avvertita che in Italia, dove è relegata a un pubblico marginale o specialistico.
L’anomalia e l’arretratezza storiche del nostro paese si rivelano non solo in una guida politica inimmaginabile nelle altre nazioni dell’occidente evoluto, ma anche in questa scarsa o superficiale sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, a cui fa da contraltare l’esistenza di un piccolo, rissoso, massimalista e ininfluente partito dei verdi, la cui progressiva pochezza culturale e programmatica lo ha inevitabilmente confinato in uno spazio di pura testimonianza e marginalità elettorale.
Come evolverà ulteriormente il quadro politico europeo? La mia opinione è che assisteremo, con l’accentuarsi della crisi delle risorse e delle conseguenze sociali ed economiche ad essa connesse, a una “ecologizzazione” dei partiti socialisti, che abbandoneranno gradatamente la cultura industrialista dello sviluppo illimitato a favore della redistribuzione della ricchezza tra ceti abbienti e meno abbienti, parte essenziale della loro tradizione e di alleanze sempre più accentuate con i partiti ecologisti. In Italia, il Partito Democratico avrebbe le potenzialità per anticipare queste tendenze, ma purtroppo gran parte dei quadri di quel partito fa ancora riferimento a motivazioni del passato e solo un radicale rinnovamento della classe dirigente, generazionale ma soprattutto culturale, potrà far emergere realmente queste potenzialità innovative.
L’anomalia e l’arretratezza storiche del nostro paese si rivelano non solo in una guida politica inimmaginabile nelle altre nazioni dell’occidente evoluto, ma anche in questa scarsa o superficiale sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali, a cui fa da contraltare l’esistenza di un piccolo, rissoso, massimalista e ininfluente partito dei verdi, la cui progressiva pochezza culturale e programmatica lo ha inevitabilmente confinato in uno spazio di pura testimonianza e marginalità elettorale.
Come evolverà ulteriormente il quadro politico europeo? La mia opinione è che assisteremo, con l’accentuarsi della crisi delle risorse e delle conseguenze sociali ed economiche ad essa connesse, a una “ecologizzazione” dei partiti socialisti, che abbandoneranno gradatamente la cultura industrialista dello sviluppo illimitato a favore della redistribuzione della ricchezza tra ceti abbienti e meno abbienti, parte essenziale della loro tradizione e di alleanze sempre più accentuate con i partiti ecologisti. In Italia, il Partito Democratico avrebbe le potenzialità per anticipare queste tendenze, ma purtroppo gran parte dei quadri di quel partito fa ancora riferimento a motivazioni del passato e solo un radicale rinnovamento della classe dirigente, generazionale ma soprattutto culturale, potrà far emergere realmente queste potenzialità innovative.
5 commenti:
R " La mia opinione è che assisteremo, con l’accentuarsi della crisi delle risorse e delle conseguenze sociali ed economiche ad essa connesse, a una “ecologizzazione” dei partiti socialisti, che abbandoneranno gradatamente la cultura industrialista dello sviluppo illimitato a favore della redistribuzione della ricchezza tra ceti abbienti e meno abbienti "
...Le risorse saranno sempre di meno...I ceti meno abbienti dopotutto vorrebbero avere la possibilità di affrontare spese impreviste, per la salute ad esempio, o riuscire a mantenere una automibile per famiglia senza troppe difficolta, o permettersi 2 settimane di vacanze l'anno a qualche centinaio di km di distanza...Tutte cose che a mio avviso fanno a pugni con conceti come sostenibilità ed equilibrio ( Stante il numero attuale di abitanti dell? Europa, paesi scandinavi esclusi)
Un partito riformista invece dovrebbe guidare la smobilitazione dal terziario, sopratutto se statale, soprattutto se in campo sanitario, al primario.
L'evoluzione della politica in Europa? Credo che si continuerà con la banalizzazione dei programmi, e con l'intensificarsi della xenofobia
Concordo: quando le risorse scarseggiano e c'è poco da dividere con molti, allora la risposta sarà di tipo autoritario e xenofobo. La storia insegna. Quanto all'Italia andrà come sta già andando però bisogna combattere per le proprie idee e un forte movimento ambientalista è non necessario ma indispensabile. E soprattutto sono indispensabili i valori che esso porta con se.
Valdo
quest'articolo su :
http://www.jacopofo.com/analisi_voto_europee_2009
è più obbiettivo
Mister B. non ha il 70% dei consensi. PIU' DEL 41% RIFIUTA I PARTITI!
LE LISTE CIVICHE DI BEPPE GRILLO INTORNO AL 3%! GRANDE RISULTATO DI CUI NON PARLA NESSUNO.
Da oggi gli amministratori furbetti avranno qualcuno che li contrasta veramente.
Grande successo dell'Italia dei Valori, De Magistris è dopo Berlusconi il più votato. Ma Silvio non arriva ai 3 milioni di voti che sperava (ne incassa comunque 2,7 milioni, ma non è di buon umore, i suoi sondaggi lo davano sopra il 43%. Il PDL sta al 35,26%.
Ma dov'è finito il 70% degli italiani che secondo Berlusca sostiene il governo?
La grande esultanza per i risultati della Lega è malainformazione: aveva 3.024.000 voti alle politiche del 2008, ne ha oggi 3.126.000, un aumento irrisorio.
Aumenta il dato percentuale (dall'8,3 al 10,2) perché sono diminuiti i votanti!!!
RIFONDAZIONE, SINISTRA E LIBERTA' E RADICALI insieme fanno quasi 9%.
VOTI BUTTATI AL CESSO GRAZIE AI RISSOSI. Ma i politici sono soddisfatti, comunque prenderanno un mucchio di soldi di finanziamento pubblico dei partiti. Il che vuol dire che gli apparati sono salvi. Ed è meglio gestire il gruzzoletto da soli che unirsi e perdere il controllo della cassa.
NOTA BENE: nelle elezioni locali sono riusciti a mettersi daccordo perfino con PD e IDV... Lì se non conquisti un seggio nei consigli comunali sei fuori dal potere... E allora l'accordo lo fai per forza... Altro che dividersi su questioni di principio. Ci si divide sui bassi interessi e sugli istinti bestiali. Che tristezza...
34,95% astenuti
6,38% schede bianche o nulle
Questo è un dato che ho faticato a trovare.
Indovina perchè?
Il Pd prende una mazzata. 26,16%. Vacilla.
Ma il candidato più votato del Friuli è Debora Serracchiani, la donna che aveva strigliato la dirigenza del Pd, il video del suo discorso ha fatto furore sul web. E' un segno che la base del PD anela un nuovo stile di far politica.
E' cosa buona.
Possiamo dire che quasi il 45% degli italiani NON E' RAPPRESENTATO al parlamento europeo (non votanti 19.688000 + sinistra che non ha passato il 4%= 22.427.000).
34.863.000 italiani non si riconoscono in Berlusconi (non votanti, sinistra, PD, IDV, UDC).
Il quale oggi è netta minoranza nel paese.
Non ha il 70% dei consensi, ha il 70% dei dissensi!
Quel che manca è un'alternativa credibile. Una classe politica diversa.
La domanda è la Serracchiani e De Magistris, qualcuno di sensato tra i Verdi, RC E RADICALI, possono trovare 4 cose semplici sulle quali mettersi daccordo?
E' POSSIBILE IMMAGINARE UN'OPPOSIZIONE PRAGMATICA E ETICA CHE ABBIA CUORE GLI INTERESSI DELLA GENTE?
Oppure veramente Franceschini riuscirà a portare il PD a fare lingua in bocca con CUFFARO e l'UDC degli inquisiti?
Ciao
Dati e nomi che parlono da se:
Con oltre 2 milioni e 700 mila voti Berlusconi risulta il candidato alle europee più votato. Ha dichiarato “una vergogna di cui fatico a capacitarmi il consenso ottenuto da Italia dei valori di un simile filibustiere come Antonio Di Pietro”. Alle sue spalle, con oltre 400 mila preferenze, il candidato più gettonato di tutti gli schieramenti è stato Luigi De Magistris.
Dietro a loro è già definito l’elenco dei 72 eurodeputati italiani che andranno a Strasburgo per i prossimi anni. Subirà qualche modifica perché è prevedibile che alcuni di loro come Berlusconi, Bossi o Di Pietro rinunceranno . In quel caso il loro seggio sarà assegnato ai primi candidati esclusi (quindi i meno votati).
Andranno a percepire oltre 20 mila euro al mese ci saranno l’81enne Ciriaco De Mita, Clemente Mastella, Vito Bonsignore, Aldo Patriciello, Elisabetta Gardini, la valletta Barbara Matera, il leghista Mario Borghezio, il pidino Paolo De Castro e l’udicino Saverio Romano. Per la coalizione di governo saranno con tutta probabilità ripescate Cristiana Muscardini e Iva Zanicchi (la maggiore assenteista).
Ecco gli europarlamentari in ordine di preferenze ricevute:
Pdl 29 eurodeputati (a fianco il numero dei voti ottenuti)
Silvio Berlusconi 2.706.791
Ignazio La Russa 223.428
Mario Water Mauro 158.245
Giovanni La Via 145.745
Roberta Angelilli 130.954
Barbara Matera 130.233
Marco Scurria 118.861
Erminia Mazzoni 113.730
Aldo Patriciello 112.379
Clemente Mastella 111.710
Alfredo Antoniozzi 109.319
Alfredo Pallone 108.851
Enzo Rivellini 106.103
Raffaele Baldassarre 104.047
Sergio Silvestris 102.736
Elisabetta Gardini 79.024
Potito Salatto 78.205
Gabriele Albertini 66.930
Lara Corni 63.158
Sergio Berlato 58.137
Lia Sartori 56.008
Vito Bonsignore 53.031
Antonio Cancian 50.992
Licia Ronzulli 39.772
Ripescati
Cristiana Muscardini 25.914
Iva Zanicchi 22.117
Partito democratico 21 eurodeputati
David Sassoli 400.502
Rita Borsellino 229.981
Sergio Cofferati 201.264
Rosario Crocetta 150.368
Debora Serracchiani 144.558
Andrea Cozzolino 136.859
Giovanni Pittella 136.455
Patrizia Toia 128.811
Silvia Costa 117.043
Paolo De Castro 111.882
Mario Pirillo 110.313
Leonardo Domenici 102.519
Vittorio Prodi 99.913
Guido Milana 89.638
Antonio Panzeri 87.186
Francesco De Angelis 85.690
Luigi Berlinguer 81.409
Roberto Gualtieri 80.399
Salvatore Caronna 75.033
Gianluca Susta 46.340
Francesca Balzani 45.298
Lega nord 9 eurodeputati
Umberto Bossi 328.946
Matteo Salvini 70.021
Mario Borghezio 53.115
Lorenzo Fontana 51.971
Mara Bizzotto 33.934
Giancarlo Scottà 45.069
Fiorello Provera 27.117
Roberto Ciambetti 25.794
Francesco Speroni 19.617
Idv 7 eurodeputati
Luigi De Magistris 415.646
Antonio Di Pietro 396.641
Sonia Alfano 115.005
Leoluca Orlando 53.555
Vincenzo Iovine 21.489
Gianni Vattimo 14.951
Niccolò Rinaldi 11.914
Udc 5 eurodeputati
Saverio Romano 110.488
Ciriaco De Mita 56.442
Carlo Casini 43.020
Magdi Allam 39.637
Tiziano Motti 18.354
maria
Posta un commento