mercoledì, gennaio 05, 2011

Un contributo ASPO-Italia a una borsa di studio su tematiche correlate a Risorse, Economia e Ambiente



ASPO-Italia ha deciso di contribuire con una modesta somma di Eur 5000 al finanziamento di una borsa di studio per un giovane ricercatore che lavori su tematiche come il consumo delle risorse, lo sviluppo di nuove tecnologie energetiche, gli effetti ambientali e climatici della combustione dei fossili e simili.

Quindi, invitiamo a inviarci un breve programma di ricerca e CV del proponente (o dei proponenti) sulla base del quale il comitato scientifico di ASPO-Italia deciderà l'assegnazione del contributo. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15 Febbraio 2011.

La documentazione dovrà essere inviata per posta elettronica al prof. Ugo Bardi dell'Università di Firenze (ugo.bardi - chiocciola - unifi.it). La partecipazione è riservata a persone afferenti (anche in prospettiva) a istituti di ricerca pubblici o privati riconosciuti. E' titolo di preferenza essere soci pregressi di ASPO-Italia. La decisione sull'assegnazione sarà a cura del comitato scientifico di ASPO-Italia.

Ci dispiace di non potere offrire di più, ma le finanze dell'associazione ASPO-Italia sono quelle che sono. Speriamo tuttavia di poter dare un contributo utile a qualcuno che potrà fare in questo modo degli studi interessanti.


Nota aggiunta dopo la pubblicazione: ringraziamo sentitamente Pierino Chirulli che ci ha comunicato che la ditta SERVECO s.r.l. di cui lui è presidente contribuirà con un'ulteriore somma di Eur 2000 a questa borsa di studio.

2 commenti:

Dario ha detto...

Un paio di domande: Occorre quindi anche un relatore di tesi o un capo progetto, oppure se ne può far carico un membro del comitato scientifico di AspoItalia? Uno studente universitario della specialistica, che non ha ancora chiesto la tesi, come si può porre nei confronti di questa Borsa di Studio?
Grazie

Ugo Bardi ha detto...

Beh, è un "contributo", da solo è troppo poco per fare una ricerca vera e propria. Quindi, ci vuole un'istituto che supporti la ricerca e si faccia carico delle infrastrutture necessarie. Mi sembra un po' difficile per uno studente di specialistica.