giovedì, marzo 10, 2011

Spam e moderazione sul blog di ASPO-Italia

Nota per i lettori

C'è stata un po' di confusione nei commenti del post precedente: un commentatore che si firma "Enrico" ha inviato almeno cinquanta messaggi, monopolizzando la discussione.

Purtroppo, questo tipo di cose succedono molto di frequente nei blog con persone che - per qualche motivo - ritengono di poter imporre le loro opinioni per mezzo della sopraffazione verbale e il puro volume. Per cui, è normale che si debbano prendere dei provvedimenti per dare a tutti la possibilità di esprimere le loro opinioni in un'atmosfera serena. E' una cosa che abbiamo visto in particolare sull'argomento "clima" anche, per esempio, sul blog "climalteranti" e su "Cassandra". Lo stesso tipo di fenomeno si verifica su altri argomenti controversi, come il nucleare - come abbiamo visto su questo blog.

Quindi, abbiamo ripulito dallo spam la coda dei commenti e messo il blog in moderazione. Questo vuol dire che i commenti saranno filtrati a giudizio dei moderatori del blog. Non ci sarà nessun filtro di tipo "ideologico", passeremo commenti sia in favore che contro il nucleare o altri argomenti. L'unico metro di giudizio sarà la gestione di una civile discussione. Ovvero, ci riserviamo il diritto di "tagliare" chi monpolizza la discussione con un numero eccessivo di commenti, come pure con commenti offensivi o ripetitivi.

Ciò detto, andiamo avanti.

3 commenti:

Vladimiro ha detto...

Mi sembra un'ottima doverosa idea.
Prof. Bardi, perchè la mancanza del petrolio libico (2% produzione mondiale) ha lanciato il prezzo a 115 e oltre dollari al barile? Il 2% è praticamente zero. Speculazione? Di chi? Con che conseguenze?
Grazie.

Vlado

Ugo Bardi ha detto...

Eh, beh, chiamasi "feedback positivo", incorrettamente detto "speculazione". I prezzi vanno su è giù intorno a una media che, comunque, rimane alta

Gianni Comoretto ha detto...

Supponi di avere 100 casse di mele e 100 acquirenti. Gli acquirenti hanno un bisogno disperato di mele, producono torte di mele che senza mele non si fanno. Sono quello che gli consente di vivere.

A un certo punto spariscono dal mercato 2 casse di mele. Diventa una situazione tipo "gioco delle sedie", nessuno vuol essere quello che rimane in piedi. Quindi il prezzo delle mele sale, molto di più del 2%. Sale fino a quando uno dei 100 non riesce a star dietro agli aumenti, e/o un produttore di mele carissime ritiene di poter vendere le sue senza rimetterci. Si chiama "domanda inelastica".

Nel caso del petrolio qualcuno si era preso la briga di graficare il prezzo al barile in funzione della produzione. All'aumentare della produzione il prezzo prima sale con una pendenza alta ma ragionevole per poi impennare verso l'alto quando si raggiungeva una produzione critica. E poi, quando i consumi (e quindi la produzione) sono ridiscesi per la crisi, ha ripercorso la stessa curva all'indietro.