Il grafico che vedete qui accanto (ingrandire cliccando sopra), rappresenta la suddivisione per fonte del Consumo Interno Lordo di Energia Elettrica in Italia nel 2010 sulla base dei dati definitivi forniti sul sito di Terna s.p.a. (quello provvisorio l’avevo pubblicato qui).
Come al solito, ho aggregato i dati Terna secondo i seguenti criteri:
Come al solito, ho aggregato i dati Terna secondo i seguenti criteri:
1) Il Consumo Interno Lordo (pari alla somma della produzione nazionale lorda, misurata ai morsetti dei generatori elettrici, e del saldo importazioni - esportazioni con l’estero) è considerato al lordo dei pompaggi, cioè quella quota di produzione idroelettrica che si ottiene pompando durante le ore notturne di minore richiesta negli invasi idroelettrici una parte delle acque di valle da utilizzare nei momenti di picco dei consumi elettrici. I dati storici italiani del Consumo Interno Lordo, disponibili sempre sul sito di Terna, sono costruiti su questa assunzione. Per questo motivo, anche se da qualche anno (per motivi legati a sistemi di rendicontazione europei) i documenti di Terna fanno riferimento al Consumo Interno Lordo al netto dei pompaggi, ho ritenuto di operare in continuità con le mie elaborazioni precedenti.
2) Di conseguenza, la quota di rinnovabili da me calcolata, 23,2% è leggermente più alta di quella indicata da Terna in 22,4%. La differenza è proprio l’energia ricavata tramite pompaggi.
3) La quota di produzione termoelettrica da gas naturale è ottenuta considerando anche i derivati del gas naturale.
Rispetto al crollo verificatosi dal 2008 al 2009 , c’è stata una ripresa dei consumi superiore a quella risultante dai dati provvisori. Infatti, dai 337,6 TWh si passa ai 346,2 TWh (+2,55%).
Nel dettaglio, continua la tendenza verso una sempre più marginale (2,9%) dipendenza dal petrolio della produzione termoelettrica, la conferma del ricorso al gas naturale come principale fonte di produzione termoelettrica, e un ulteriore crescita del peso delle rinnovabili (+1,4%). Nel 2010 quasi un kWh su quattro è prodotto in Italia dalle rinnovabili. Abbiamo infine un contributo stabile dei combustibili solidi (carbone), e del saldo tra import ed export.
2) Di conseguenza, la quota di rinnovabili da me calcolata, 23,2% è leggermente più alta di quella indicata da Terna in 22,4%. La differenza è proprio l’energia ricavata tramite pompaggi.
3) La quota di produzione termoelettrica da gas naturale è ottenuta considerando anche i derivati del gas naturale.
Rispetto al crollo verificatosi dal 2008 al 2009 , c’è stata una ripresa dei consumi superiore a quella risultante dai dati provvisori. Infatti, dai 337,6 TWh si passa ai 346,2 TWh (+2,55%).
Nel dettaglio, continua la tendenza verso una sempre più marginale (2,9%) dipendenza dal petrolio della produzione termoelettrica, la conferma del ricorso al gas naturale come principale fonte di produzione termoelettrica, e un ulteriore crescita del peso delle rinnovabili (+1,4%). Nel 2010 quasi un kWh su quattro è prodotto in Italia dalle rinnovabili. Abbiamo infine un contributo stabile dei combustibili solidi (carbone), e del saldo tra import ed export.
1 commento:
..Immagino che fra le rinnovabili ancora la parte del leone la faccia l'idroelettrico : fregandosene di eventuali tutele paesaggistiche, sarebbe quest'ultimo significativamente implementabile, allo stato attuale?Grazie.
Posta un commento