martedì, settembre 25, 2007

ASPO-6: finiti i lavori

I partecipanti alla riunione di ASPO-Internazionale a Cork, in Irlanda, il 18 Settembre 2007. Sono tutti rappresentanti delle varie ASPO nazionali. Per ASPO-Italia si intravedono Ugo Bardi (seconda fila, al centro con la barba) e Giovanni Marocchi (Prima fila, quarto da destra, con la giacca con i risvolti rossi). Fra tutti, Bruce Robinson (prima fila, a destra nella foro, con la cravatta) è quello venuto da più lontano; dall'Australia! L'unica signora nel gruppo è Debbie Cook dalla California (al centro). Accanto a Debbie (a sinistra nella foto) Kjell Aleklett, presidente di ASPO e subito accanto a lui Colin Campbell, chairman di ASPO.


Si è conclusa ASPO-6 in Irlanda. Dopo i due giorni di conferenza vera e propria è seguita una giornata di incontri più o meno formali fra i vari gruppi. Vi posso intanto dire che è stato deciso che la prossima conferenza di ASPO sarà a Barcellona, probabilmente in Settembre del 2008. C'è stata un po' di competizione con ASPO-Cina, i cui membri avrebbero voluto la conferenza a Pechino, in occasione dei giochi olimpici. Ma l'opinione generale è stata che a Pechino nel 2008 ci sarebbe stata troppa confusione e troppo caos. A Pechino si farà, se tutto va bene, ASPO-8. Abbiamo anche rieletto Kjell Aleklett come presidente per un altro anno.

Si è parlato molto della questione di come organizzare ASPO; cosa che non è mai stata risolta in modo soddisfacente. Per il momento, ASPO vive del prestigio dei suoi membri, delle conferenze e della newsletter che fa Colin Campbell. Dal punto di vista organizzativo, è sempre stata un disastro. Il web site (www.peakoil.net) è artigianale; manca un'organizzazione, non c'è nessuno che si prenda cura di tenere i contatti e di organizzare le cose. Nonostante tutto, ASPO sta conoscendo uno sviluppo impressionante, una vera esplosione. Le varie ASPO nazionali stanno nascendo come funghi; sul web site peakoil se ne contano al momento 13, ma in realtà sono di più. Vanno aggiunte ASPO-Cina, ASPO Giappone, ASPO Croazia, e altre.

Alla fine dei conti, stiamo cercando di organizzare tutte queste ASPO ispirandoci all'OPEC (cosa che sembra appropriata). Ovvero, ASPO internazionale dovrebbe diventare un network di associazioni nazionali abbastanza indipendenti dove la presidenza internazionale fa solo da coordinamento. Vediamo se questo metodo funziona. Il problema di far funzionare un'organizzazione è sempre quello di trovare i soldi per pagare una segreteria. Qualcosa si comincia a vedere, proseguiamo.

Infine, una cinquantina di congressisti sono rimasti in Irlanda per partecipare al tour "apres pic" organizzato da Colin Campbell, il quale abita non lontano da Cork, dove si è svolta la conferenza ASPO-6. Abbiamo girellato per tre giorni nell'Irlanda del sud, nella zona del Kerry, arrivando fino all'estremo lembo ovest, le isole Blasket, dove fino agli anni '50 c'era ancora un villaggetto isolato dove si parlava un Gaelico quasi incontaminato dall'inglese.

Apres pic è stata un'occasione per discutere approfonditamente su tante cose; di solito davanti a una Guinness oppure passeggiando in mezzo alle pecore. Vi posso dire che il gruppo che ha partecipato comprende un numero di cervelli brillanti veramente impressionanti. C'è un gruppetto di giovani di cui vi cito qualche nome: Nate Hagens, Richard O'Rourke, Chris Vernon, Louis Souza e altri. Sono sicuro che sentirete parlare molto di loro nel futuro.

Ma, alla fine dei conti, che cos'è che rende ASPO così interessante? Non certamente il fatto che ci accapigliamo su tabelle di riserve petrolifere. E' una visione molto vasta che comprende tutto il pianeta. Tutti quelli che conosco in ASPO sono persone di una cultura impressionante in cambi che vanno dalla climatologia alla neurologia. ASPO la possiamo considerare come l'erede del gruppo del MIT che aveva pubblicato il famoso libro "I Limiti dello Sviluppo" nel 1972 che era l'embrione di un nuovo campo scientifico che cercava di modellizzare l'intero pianeta. Forse era troppo presto per provarci, a quel tempo. Oggi, potrebbe essere troppo tardi; ma comunque ci proviamo.



Ugo Bardi (a destra nella foto) e Roger Bentley (a sinistra) segretario di ASPO internazionale, discutono animatamente durante il tour "Apres Pic" a Killarney in Irlanda. Sullo sfondo, con la barba bianca, Jorg Schindler, dell "Energy Watch Group".



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1 commento:

Weissbach ha detto...

La frase di chiusura mi fa affrontare la giornata con entusiasmo ;-)