domenica, febbraio 03, 2008

La grande sfida



L'impianto fotovoltaico di Pedro Prieto (membro di ASPO-Spagna). E' un impianto molto evoluto con un rapporto di concentrazione di 400 soli a lenti di Fresnel e celle fotovoltaiche al 27.5% di efficienza che usano circa 400 volte meno silicio dei pannelli convenzionali per la stessa efficienza.


Più di una volta, mi è capitato che qualcuno mi abbia scritto chiedendomi se i miei studi sul petrolio non mi rendano triste e depresso. Dopotutto, mi dicono, sapere che stiamo gradualmente esaurendo risorse che non potremo mai più rimpiazzare non è una cosa che faccia bene al morale.

Nemmeno per idea! La vita è sempre una sfida e quella dell'esaurimento del petrolio è soltanto una sfida in più alla quale si può e si deve rispondere. Certe volte mi è venuto in mente che, se venisse fuori dai dati che potremo ancora continuare a espandere la produzione di petrolio per altri 50 anni, beh, forse potremmo tirare un sospiro di sollievo. Ma forse non ci sarebbe gusto: sarebbe una vita troppo facile. Sono le sfide che fanno la vita degna di essere vissuta.

Avete forse letto sul blog del mio impianto fotovoltaico domestico. In questi giorni mi scrive Pedro Prieto di ASPO-Spagna, che ha ragionato esattamente come ho ragionato io, sia pure un po' più in grande. Mi manda le foto dell'impianto fotovoltaico da 1 MW che ha installato. Vedete che i membri di ASPO non sono gente che lascia le sfide senza risposta!

Il sito di ASPO spagna lo trovate a http://www.crisisenergetica.org/



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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ugo: "Sono le sfide che fanno la vita degna di essere vissuta."

Alias, "Le preoccupazioni sono il sale della vita".
Forse. Ma troppo sale dà l'ipertensione. :)

Anonimo ha detto...

Sono le sfide che fanno la vita degna di essere vissuta."
Ma in Italia la classe politica attuale nemmeno si sogna di accettare una qualsivoglia sfida ecoenergetica!
E' brava solo a vagheggiare un ritorno al nucleare o a spingere sul "carbone pulito" che di pulito non ha proprio nulla, mentre ENI fa accordi con chi capita per mendicare un po' di gas estero ed ENEL investe in solare in altri paesi.
Intanto si destinano incentivi a nuovi termovalorizzatori.
Conclusioni? Tra pochi anni l'Italia si troverà col culo energetico per terra...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

Accipicchia che grosso impianto. Qui li fanno solo gli enti pubblici con le municipalizzate. COme ha fatto lo spagnolo da solo?

Ugo Bardi ha detto...

Non da solo. Pedro mi dice che l'impianto è gestito da una cooperativa. Lui ne possiede circa 50 kW. Un'ottima idea. Ci stiamo lavorando anche noi ma, come al solito, ci sono talmente tanti lacci burocratici e diffidenza che arriviamo sempre tardi.

Anonimo ha detto...

Sì, soprattutto con la tassazione degli incentivi e dell'energia prodotta così com'è stata regolata l'anno scorso! Solo di commercialista si perde il beneficio