martedì, giugno 16, 2009

Notizie dal territorio: a proposito di riscaldamento globale




created by Armando Boccone



Da circa 12 anni lavoro presso un Istituto previdenziale a Bologna.
Nel giardino dell’istituto ci sono dei banani, sui quali si formano dei caschi di frutti. Le piccole banane (è proprio una varietà di banane "mignon") diventavano di un colore verde intenso per poi diventare nere, marcire e poi seccare.
Nell’estate del 2007 avvenne però qualcosa che non si era mai verificato negli anni precedenti: le banane, dopo avere assunto un colore verde intenso, iniziarono ad assumere il classico colore giallo delle banane mature.
Allora non possedevo una macchina fotografica e chiesi ad un collega di fare delle foto di quel casco. In seguito notai che il fenomeno riguardava altri bananeti disseminati nei giardini di Bologna.


Casco di banane in via di maturazione in un giardino nel centro di Bologna (estate 2007)



In quel periodo in televisione imperversava Giuliano Ferrara che sosteneva che il riscaldamento globale non esisteva, e che fosse una invenzione di certe formazioni politiche o parapolitiche come i verdi, gli ambientalisti ed altri.
La prima cosa che feci con quella foto fu di inviarla a Giuliano Ferrara oltre che alla mailing list di Aspoitalia. Sulla lista l’invio della foto fu occasione di dibattito oltre che di acquisizione di una conoscenza che molti non possedevano: non so però cosa ne abbia fatto Giuliano Ferrara!

Decisi di acquistare una macchina fotografica e di fotografare altri casi di maturazione di caschi di banane nei giardini di Bologna. Per poter fare delle affermazioni che hanno carattere di scientificità è necessario che il fenomeno avvenga per molti anni e che riguardi un territorio di una certa estensione. Se invece fosse stato un fenomeno limitato al giardino dell’istituto dove lavoro e fosse successo per un solo anno il fenomeno non avrebbe avuto nessuna importanza scientifica.





Casco di banane mature nel giardino dell’ARPA E.R. di Via Trachini

(media periferia di Bologna – estate 2008)




Questo inverno si sono scatenati i “negazionisti”, cioè tutte quelle forze che confutano il riscaldamento globale. Hanno iniziato a fare dell’ironia mettendo in evidenza le forti nevicate che hanno interessato l’Italia questo inverno. Poi hanno detto, travisando delle notizie provenienti da istituti di ricerca americani, che si erano ripristinati i ghiacci artici così come erano nel 1979.
Questo inverso ha fatto effettivamente molto freddo ed anche i bananeti di Bologna ne hanno sofferto.







Banani dopo l’inverno 2008-2009 (febbraio 2009)




Adesso siamo in primavera inoltrata e già la temperatura ha raggiunto livelli da piena estate. Sembra che se ne siano accorti anche i banani di Bologna, come si vede nella foto successiva.


Banani con diversi caschi (21 maggio 2009)



Questo mese di maggio ha fatto realmente caldo e sono bastati appena dieci giorni affinché maturasse il casco di banane che si vede al centro della foto precedente.








Banani con casco maturo - 31 maggio 2009





Domenica sera, 31 maggio 2009, accendo la televisione per vedere il programma “Che tempo che fa”. Luca Mercalli dice che nel Nord Italia questo mese di maggio è stato quello più caldo da 250 anni a questa parte, da quando cioè vengono fatte le misurazioni della temperatura.
Sembra che tutto torni … ma forse c’è un certo Giuliano Ferrara che ha ancora dei dubbi!!!

10 commenti:

Paolo ha detto...

se ricordo bene, Luca diceva di non avere i dati definitivi, e infatti credo che questo maggio risulti il terzo più caldo (dato comunque significativo).

Paolo ha detto...

mi correggo: i dati che ho letto si riferivano all'Italia nel suo insieme, non solo al Nord.

Anonimo ha detto...

Banane! Ecco a cosa si riferiva il premier quando diceva che milano gli sembrava una città africana!
Mimmo.

Anonimo ha detto...

Negazionisti o meno, sono decenni che si urla all'effetto serra ed al riscaldamento globale ma i Governi se ne sono strafottuti sempre alla grande dato che il "business as usual" non poteva assolutamente essere messo in discussione.
Ora sembrerebbe, volenti o nolenti, che siano un po' più interessati al problema visto che lo utilizzano come facciata per coprire i veri motivi per giustificare il risparmio energetico e il ricorso alle rinnovabili, ovvero il picco di petrolio e gas.
I gas serra di origine antropica sicuramente si ridurranno(stanno già diminuendo) ma non per volontà umana, questo è certo...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

la prima e l'ultima foto sembrano uguali, ma con date diverse.
è un errore?

Anonimo ha detto...

Si, c'è stato un errore nella composizione del post.
Se mi dai il tuo indirizzo e-mail ti invio file originale.
Armando

Paolo ha detto...

Secondo l'analisi preliminare dell'ISAC-CNR il mese di maggio è stato il terzo più caldo in Italia per temperature medie giornaliere ed il secondo più caldo per temperature massime giornaliere.
Il maggio del 2003 rimane il più caldo registrato fino ad oggi in Italia.
Quanto delle banane non saprei che dire, a me piacciono belle mature

Frank Galvagno ha detto...

Ora ho sostituito la prima foto con quella corretta che mi ha reinviato Armando

mi scuso per il doppione :-)

Fabio vicenza ha detto...

A VICENZA INVECE c'è anche Il caffè

L’esperto spiega: «Le piante non erano mai fiorite poi questa primavera ai fiori sono seguiti i frutti»

* Venerdì 19 Giugno 2009

Che il tempo non sia più quello di una volta è ormai un luogo comune. Piogge monsoniche, inaspettate trombe d’aria, calure improvvise di carattere tropicale, stagioni irriconoscibili, insomma, tutto sta cambiando, si dice, grazie all’effetto serra che surriscalda il pianeta.
E così, dopo le banane, può capitare che sui Colli Berici possa fiorire e poi produrre anche il frutto, qualcos’altro di raro e di insolito, come per esempio una pianta di caffè. Questo succede a Lumignano sulla collina degli Olivari in casa di Sergio Dalla Riva che di caffè se ne intende, visto che è titolare proprio di una impresa di torrefazione del caffè e di macchinari per il confezionamento.
«Da sempre - spiega Carla Cracco, moglie di Dalla Riva - teniamo in ufficio e in casa per semplice arredo floreale delle piccole piantine di caffè riportate da qualche fiera. Sono piccoli arbusti sempreverdi con le foglie ovali, lucide, di colore verde scuro. Una di queste piante quest’anno per la prima volta è fiorita e poi ha anche fruttificato. Una cosa difficilissima da ottenere alle nostre latitudini e soprattutto in appartamento. Invece in primavera dapprima sono spuntate le gemme poi dei fiori bianchi stellati che han dato luogo a delle bacche gialle che con la maturazione stanno diventando rosso scarlatte. Piccoli astucci che racchiudono dentro due chicchi di caffè». «Nelle prossime settimane - conclude - le bacche giungeranno tutte alla giusta maturazione e una curiosità sarebbe quella di testare anche il sapore di questo “caffè nazionale”, ma il destino di queste bacche rimarrà quello di un estemporaneo arredo floreale».

Lug il Marziano ha detto...

Ferrara non è Bologna... E cmq una banana non fa Africa.

Da leggere il fantastico racconto sulla maturazione dei datteri nell'Istria in "L'Austria era un paese ordinato"