martedì, marzo 02, 2010

ASPO-Italia sul riscaldamento globale

ASPO-Italia è la sezione italiana dell' associazione internazionale ASPO (Association for the Study of Peak Oil), un gruppo di ricercatori che studiano i combustibili fossili e la loro sostituzione con energie rinnovabili.









L'evidenza del riscaldamento globale è ampia e incontrovertibile e i dati disponibili indicano chiaramente che è in gran parte dovuto all'attività umana.

A cura del comitato scientifico di ASPO-Italia -2 Marzo 2010


Abbiamo visto negli ultimi tempi svilupparsi un attacco mediatico contro la ricerca sul cambiamento climatico e contro le persone che se ne occupano. E' un attacco non basato su interpretazioni alternative dei dati, che in se sarebbero legittime, ma su attacchi personali ai ricercatori e alle organizzazioni impegnate nella scienza del clima che sono accusati di aver ordito una cospirazione per lucrare sul concetto di riscaldamento globale causato dall'uomo. Questa accusa non è basata su nessuna evidenza che stia in piedi a un esame condotto con obbiettività.

I membri di ASPO-Italia vedono con grande preoccupazione questi sviluppi. Riteniamo che l'evidenza sperimentale per il riscaldamento globale in atto sia ampia e incontrovertibile. Inoltre, riteniamo che dati e modelli accumulati in decenni di studio indichino chiaramente che il riscaldamento è causato in gran parte dall'attività umana e, in particolare, dall'uso dei combustibili fossili.

I nostri dati e i nostri modelli indicano anche che il progressivo esaurimento dei combustibili fossili sta portando a un uso sempre maggiore di combustibili che emettono quantità maggiori di gas climalteranti a parità di energia prodotta. Ricorrere in modo esteso a questi combustibili, come il carbone e i liquidi estratti dalle sabbie bituminose, potrebbe peggiorare enormemente il problema climatico. 

Invitiamo gli organi scientifici impegnati nella ricerca sul clima a continuare il buon lavoro svolto finora. Invitiamo anche il pubblico e i decisori politici a non farsi disorientare dalla campagna mediatica in corso contro la scienza del clima.

10 commenti:

Gianni Comoretto ha detto...

Mi e' appena arrivato l'ultimo numero dello Skeptical Inquirer, la rivista del "Cicap" statunitense.

Un bel po' di articoli sulle bufale legate al global warming, e un paio di commenti sul climagate.

In generale, la considerazione che, qualsiasi opinione scientifica si possa avere sull'entita' del riscaldamento previsto (e' difficile fare previsioni, in particolare riguardo al futuro), dubitare dell'AGW e' come dubitare sul fatto che l'AIDS sia dovuto all'HIV, o che siamo stati sulla Luna, o chi i vaccini NON causino l'autismo.

Infine un articolo su una petizione proposta all'American Physical Society, in cui si affermava che l'AGW e' una bufala. E' stata respinta in modo deciso, ma è interessante notare che e' stata sottoscritta da circa 200 scienziati (su 47 mila iscritti all'APS), di cui solo uno era un climatologo e una manciata si era professionalmente occupato di climatologia.

Ugo Bardi ha detto...

Beh, bisogna vedere come evolverà questa faccenda. Vedo l'attacco della propaganda, ma vedo anche una certa reazione da parte della scienza e delle persone sane di mente. Ripeto che combattere dalla parte della verità da un certo vantaggio - però è dura. Ma io credo che possiamo vincerla, questa battaglia!

Anonimo ha detto...

Leggevo sul numero di febbraio di Le Scienze un articolo di Katey Walter Anthony sul problema metano e permafrost.
Alcune zone della Siberia sono ad appena 1,5 °C dallo scongelamento e questo vorrebbe dire migliaia di tonnellate di metano immesse in atmosfera.
Pertanto è fondamentale ridurre le nostre emissioni di CO2 per evitare un ulteriore riscaldamento globale, potrebbe essere una strada senza ritorno.
(L'articolo prende alcune pagine, dice molto di più della mia breve sintesi).

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Noel ha detto...

Il problema del metano siberiano è trattato anche nel film Burn Up che ha trasmesso La7 qualche tempo fa, il primo film sul picco credo

Renso Roberto ha detto...

http://wattsupwiththat.com/2010/02/26/breaking-news-ipcc-chief-rajendra-pachauri-to-face-independent-inquiry/

Carlo Stagnaro ha detto...

Ugo, con tutto il rispetto, mi sembra che tu stia sottovalutando la portata di quello che sta accadendo. Non si può pensare che stiamo assistendo a un derby tra puttane prezzolate e verginelle iscritte all'associazione delle Figlie di Maria. Tu dici: "Vedo l'attacco della propaganda, ma vedo anche una certa reazione da parte della scienza e delle persone sane di mente". In quale delle due categorie metti le dimissioni di Phil Jones e quelle di Yvo de Boer?

Ugo Bardi ha detto...

Carlo, è esattamente quello che dico io. Le dimissioni di queste brave persone sono per ragioni politiche. E' la politica in forma di propaganda che sta trionfando sulla scienza (per ora, ma la guerra è appena cominciata.....)

PGG ha detto...

L'aumento della temperatura viene sempre "presupposto" e mai "dato per certo". Questo significa che per ora la verita' non la conosce nessuno. Potrebbe esserci qualche meccanismo, che i serristi non stanno considerando, che potrebbe ribaltare completamente le carte in tavola... come ad esempio il minimo solare o il forte rallentamento della Corrente Del Golfo.
Quello che non capisco e' perche', persone autorevoli e referenziate, affermino senza ombra di dubbio che la loro e' verita' e gli altri dicono solo puttanate!
Ma non c'era il "dubbio" nei rapporti dell'IPCC? Non c'era sempre stato un "potrebbe" davanti alle previsioni di aumento della temperatura?
E allora, perche' tutta questa "sicurezza"?

Dario ha detto...

@PGG
Mai sentito parlare di principio di precauzione? Perché quando un oncologo ti diagnostica un cancro cominci a fare le cure subito invece di aspettare ancora un pò per vedere se cresce ancora o se si riassorbe da solo? Se vuoi aspettare di essere sicuro di ogni cosa prima di agire, non agirai mai! Nella Scienza quando c'è "significatività", vuol dire che la probabilità che i dati siano frutto del caso è inferiore almeno al 5%. Per il global warming questa si verifica già estendendo l'arco temporale da oggi al 1994. Senza quindi contare gli anni precedenti.
Adottare subito una cura non pregiudicherà in modo sensibile il futuro dei miei figli, non farlo invece, con una probabilità ben maggiore del 95%, si.