giovedì, gennaio 27, 2011

Notizie tranviarie

Nell’arretrato sistema dei trasporti pubblici italiano, faticosamente cominciano ad emergere poche ma significative ed innovative esperienze nel solco degli ormai consolidati modelli di trasporto ferro-tranviari europei. Ne abbiamo riferito in passato e continuiamo con alcuni aggiornamenti.

In questo articolo troviamo interessanti riferimenti al notevole successo della tranvia delle valli bergamasche.

Dopo l’entrata in esercizio della nuova linea tranviaria fiorentina nel febbraio scorso, qui commentata, arrivano ottime notizie sull’apprezzamento e sull’utilizzo da parte degli utenti che segnalo in questi articoli:

Lascio l'auto, mi piace il tram

Ogni giorno 40000 passeggeri sulla tramvia fiorentina


Tranvia boom, tutti pazzi per Sirio 7 milioni e mezzo di passeggeri

I casi di Bergamo e Firenze non differiscono minimamente dagli altri enormemente più diffusi esempi europei e l'avevo previsto e preannunciato. Appena entra in funzione una nuova linea tranviaria, gli utenti aumentano di una certa percentuale rispetto al servizio su gomma preesistente grazie al trasferimento di quote di spostamento dal mezzo motorizzato privato alla tranvia, per i motivi che ho spiegato qui.

Ma, quando viene completata una rete di linee tranviarie urbane, meglio ancora se integrata con le ferrovie locali, il meccanismo di sottrazione di quote di trasporto motorizzato si moltiplica non proporzionalmente ma esponenzialmente. Quindi, quello che ora può apparire per Firenze un risultato importante ma limitato, va traguardato nella prospettiva del completamento dell'intero sistema di trasporto su ferro che la città, pur tra mille contraddizioni, sta portando avanti.

Come ho segnalato in questo mio precedente articolo, il nuovo Sindaco Renzi ha purtroppo aggiunto altri ritardi a tale completamento e probabilmente solo nel marzo-aprile di quest’anno inizieranno i lavori delle linee 2 e 3. Rimane tuttora ignota la soluzione del passaggio nel centro storico, che il Renzi ha rimesso in discussione, escludendo il passaggio dalla Piazza del Duomo e ipotizzando un assurdo quanto improbabile sottoattraversamento della città.

A tale proposito, traggo dal blog Rail for the valley, sito canadese di settore di estremo interesse, la notizia della prossima inaugurazione di altri tram in Francia, tra cui quello di Reims, molto interessante per le soluzioni tecnologiche ed anche estetiche adottate per il passaggio del mezzo nei pressi della famosa cattedrale. Insieme alle linee tranviarie aperte nel 2010, la Francia si conferma leader del settore con ben 37 sistemi tranviari moderni nell'intero paese.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello il sistema di Reims con la 3^ rotaia che va sotto tensione solo al passaggio delle carrozze.
Renzi non lo prenderebbe in considerazione in modo da abbattere l'impatto dei fili aerei?

Terenzio Longobardi ha detto...

Come ho scritto in uno dei post citati nell'articolo, il progetto già approvato dalla amministrazione precedente a quella di Renzi e dalla Soprintendenza, prevede la sostituzione dell'alimentazione aerea nel tratto del Duomo, con l'alimentazione da batterie collocate sul tram.
Comunque, tutte le ditte costruttrici di tram stanno sperimentando sistemi diversi per eliminare in alcuni tratti la cosiddetta "catenaria".

Fra ha detto...

Bene la concorrenza tram automobile : siamo tutti d'accordo che il trasporto di massa privato non è sostenibile nel medio termine non solo in USA ma nache da noi ; è possibile che una rete tramviaria diffusa contribuisca significativamente alla riduzione del numero totale di auto circolante e quindi riduzione delle varie accise dirette ed indirette? Io lo spero; importante è che sia chiaro a tutti.( credo che anche il numero di incidenti fra privati diminuirebbe drasticamente : piangeranno le assicurazioni e relativi dipendenti ed i carrozzieri/meccanici con eventuali dipendenti )

C'è qualcuno che può illuminarmi sulla possibile concorrenza nel medio termine fra linee urbane e suburbane elettrificate ed autobus ? Ad esempio, c'è densita di occupazione paragonaabile fra i due tipi di mezzi pubblici a parotà di servizio ? Od ancora: il Prof. Bardi recentemente disegnava lo scenario di una automatizzazione dei trasporti su gomma : a naso questa mi sembrerebbe enormemente più facile su un tram che non su un camion che deve girare fra autostrade s strade di paese...
Ovviamente io sarei contento se nel giro di 10 anni le tramvie urbane e suburbane sostituissero parte non solo delle auto private ma anche praticamente in toto gli autobus....

Terenzio Longobardi ha detto...

Errata corrige. Il blog Rail for the valley è canadese e non australiano. Chiedo scusa, ma a volte si pensa una cosa e se ne scrive un'altra. Correggo nell'articolo.

Terenzio Longobardi ha detto...

Francesco, non so cosa intenda per densità di occupazione, ma quello che è certo è che il tram ha costi specifici (€/pass*km) e consumi energetici specifici (gep/pass*km)circa un terzo di quelli degli autobus.

Unknown ha detto...

Sono sostanzialmente d'accordo con l'articolo, ma vorrei puntualizzare quello che secondo me è un grave errore progettuale della tramvia fiorentina: non è integrata con le infrastrutture preesistenti. I binari corrono in sedi protette che sono state realizzate semplicemente ricoprendo le strade, causando notevoli disagi agli abitanti di quelle vie, la chiusura di molti esercizi commerciali e un notevole esborso per le casse comunali come indennizzo a questi ultimi. Inoltre in tutta la loro estensione i binari della tramvia non sono collegati con la rete ferroviaria, pur avendo lo stesso scartamento. Personalmente avrei auspicato una soluzione più simile al modello berlinese, con un'elevata integrazione dei diversi servizi, su via ferrata e non. Non vorrei portare la discussione fuori argomento, ma da fiorentino e da persona molto interessata al tema della mobilità (urbana e non) sono rimasto molto deluso dal progetto tramvia.

Terenzio Longobardi ha detto...

Probabilmente Riccardo, il progetto della tranvia fiorentina non è esente da errori. ad esempio, ssecondo me per quanto riguarda il materiale rotabile si poteva fare meglio anche in rapporto all'armonizzazione con il contesto urbanistico.
Però, secondo me, se qualche commerciante ci ha perso, complessivamente le attività economiche, compresi i valori delle case, sul tracciato della tranvia sono cresciuti e mi sembra un dato di fatto l'apprezzamento dels ervizio da parte degli utenti.
Certo, sono d'accordo, oggi la soluzione tecnologica più efficace è il tram treno, capace di integrarsi totalmente con le ferrovie, ma non dimentichiamoci che il progetto ha più di dieci anni e solo ora i tempi biblici della pubblica amministrazione italiana hanno consentito l'esercizio della linea.
Comunque, mi pare di aver letto che l'attuale amministrazione ha dei progetti di nuove linee con queste caratteristiche. Inoltre, come ho scritto tempo fa su questo blog, anche Prato ha presentato un progetto di tram treno che utilizza i binari ferroviari per Firenze. Purtroppo, la Regione Toscana in combutta con le Ferrovie sta ostacolando questo progetto avanzato.