
Pubblicato su www.aspoitalia.net "Il Pianeta dei minatori" dove Ugo Bardi esamina le prospettive globali dell'estrazione dei minerali. Gli esseri umani, i nuovi minatori del pianeta, riescono a estrarre quantità più grandi di minerali di quanto non facciano le piante, tradizionali minatori planetari. Questa rapida estrazione, tuttavia, è ottenuta a spese di depositi concentrati che si sono formati nel corso di ere geologiche.
Via via che i minatori umani si trovano a dover estrarre da depositi sempre più diluiti, necessitano di più energia. Dato che anche questa energia deriva dall'estrazione di risorse minerali (petrolio, carbone e altri fossili) l'estrazione diventa sempre più difficile. A lungo andare, tutta l'attività industriale umana (la "tecnosfera") rischia di sparire a meno che gli umani non trovino il modo di chiudere i cicli di estrazione e produzione, così come fanno le piante da centinaia di milioni di anni.
Il documento è disponibile in formato pdf
/
2 commenti:
mi sa che nel link c'è un http di troppo.
Grazie! Ora dovrebbe essere a posto
Posta un commento