venerdì, settembre 14, 2007

La non linearità all'opera


Ne avete sentito parlare, sicuramente: L'effetto farfalla, le non linearità, la impossibilità di avere modelli credibili sul medio lungo termine...
Bene.

Sappiamo che, almeno su un punto c'e' ampio consenso.
ovvero sul fatto che il riscaldamento globale è una realtà e che è in accelerazione.
Il punto è che i modelli si basano sui dati che abbiamo raccolto e questi, con ogni probabilità sono applicabili solo all'interno di un ben definito "paradigma" climatico.
Immaginiamo di fare una statistica su chi abita i palazzi di un dato quartiere.
Immaginiamo di prendere in considerazione quelli che abitano al pianterreno.
Con ogni probabilità troveremmo che il quartiere è abitato per una buona percentuale da attività commerciali, panettieri, mercerie, elettrauto...
Se invece prendessimo in considerazione i primi piani scopriremmo che e' abitato da professionisti, dirigenti, pensionati benestanti..infine prendendo in considerazione i sottotetti probabilmente troveremmo giovani coppie, artisti, immigrati, gatti e piccioni....
Insomma: i modelli attuali si basano sui dati raccolti nell'ultimo secolo e su una serie di considerazioni tratte dai dati paleoclimatici, ancora estremamente rari ( ed anche discussi).

Arrivo a bomba sul punto, la non linearità.
Non si tratta , in realta' di una curvetta che non ha voglia di essere modellizzata con una retta: Si tratta di qualcosa che ha molto a che vedere coni denti di una sega.
Ad esempio il trend di temperature nell'artico, mostra tracce di questo comportament, dovuto ad un insieme di fattori conosciuti con feed back positivo ( ma che possono essere adeguatamente valutati solo ex-post).
Vengo al quid.
Quest'anno ci siamo giocati, all'incirca, META' della calotta polare artica.
guardate la prima immagine:

C'e' un ENORME buco davanti alle coste della Siberia, un nuovo mare, sgombro per la prima volta da ghiacci che si estende per quasi duemila chilometri e che arriva a poche centinaia di km dal Polo Nord.
In pratica è possibile 8 ed è stato fatto a Luglio, farsi una nuotata ANCHE al Polo Nord.
Dall'inizio delle misurazioni via Satellite ( 1979), si è registrato un trend in accellerazione che mostra un ritiro progressivo dei ghiacci, un loro assottigliamento ed un loro ingiovanimento ( il ghiaccio "antico" con piu' di qualche anno e' quasi scomparso).
Ma quest'anno è avvenuto il SALTO.
In Siberia , da ormai tre mesi, c'e' una anomalia termica.
Non c'e' bisogno di un termometro di precisione e della tabella dei dati statistici, per misurarla:
L'anomalia raggiunge valori di 7, SETTE gradi superiori alla media degli ultimi decenni.
Ed ecco la seconda immagine che spiega cosa è successo.





















Il "buco" corrisponde quasi esattamente all'anomalia segnalata.
Le non linearità esistono, insomma e sono brutte bestie.
Non abbiamo decenni di tempo per agire ed i modelli attuali, andrebbe detto chiaramente, segnalano la presenza di un problema ma non la sua gravità o la velocità del suo manifestarsi.

2 commenti:

Buondiavolo ha detto...

eh si! E noi ci dobbiamo consolare con le interviste del Tg2 al prof. Franco Battaglia che da la colpa di tutto questo al Sole. Ho visto l'intervista ieri a mezzogiorno.

Anonimo ha detto...

Pensierino triviale.

A proposito di buchi, ho ben in mente quali sarebbero da turare per ottenere un sicuro effetto di riduzione di queste anomalie...