sabato, dicembre 06, 2008

E' tutta una bufala?

"E se la più grave crisi dai tempi della Grande Depressione fosse soltanto una creazione dei media: una sorta di diluvio universale senza la pioggia?" Inizia così un articolo controcorrente del Corriere della Sera dal titolo “Shopping record nell’America in crisi”, che mette in dubbio, con un argomento abbastanza solido, la propensione alla spesa degli americani, l’allarme catastrofista degli economisti, amplificato dai media mondiali, in merito alle conseguenze della crisi finanziaria partita negli Stati Uniti con la vicenda dei mutui subprime e allargatasi a macchia d’olio all’intero sistema economico mondiale. Che dire? Forse una parte di verità c’è in tutto questo. Anche da noi, in giro non si avvertono grossi cambiamenti rispetto alle abitudini e agli stili di vita degli italiani. Anche se conosco molte persone che si sono fatte abbastanza male, economicamente parlando, con la svalutazione di investimenti in borsa evidentemente infetti. Complessivamente, si avverte un clima di sfiducia ed incertezza nei consumatori che forse, più di un effettivo impoverimento, alimenta tendenze recessive. Infatti, qualcuno comincia a introdurre elementi di ottimismo, evidentemente per incoraggiare i comportamenti consumistici e la ripresa della spesa delle famiglie. In quest’altro articolo del Sole 24 Ore, “Dal calo dei costi energetici risparmi per 3000 euro a famiglia”, il Ministro Scaiola illustra i vantaggi economici per i cittadini italiani conseguenti al calo dei prezzi delle materie prime, in primis il petrolio. "Beh, con 3000 euro a disposizione, una bella vacanza ad Ortisei, me la potrei anche permettere", penserà il Sig. Rossi, tornando a casa dopo una giornata di lavoro.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

No, non è una bufala, è che le cattive abitudini sono difficili da smettere.
Come quando ingrassi e il dottore ti mette a dieta, le prime settimane sono le più dure perché il nostro corpo è abituato ad avere più calorie del necessario.
Così il consumismo, abituati come siamo a comprare il superfluo come fare a disintossicarci?
Anche qui a Torino oggi c'era il centro intasato da persone e soprattutto auto, negozi pieni di gente.
Però ad un certo punto c'è stato un fatto simpatico, una trentina di ciclisti di Massa Critica che strombazzavano reclamando che la strada è anche delle biciclette.
Ecco, un po' di fantasia forse ci salverà.

Anonimo ha detto...

bisogna vedere dov'è il boom degli acquisti..mi pare che il commesso calpestato dalla folla all'apertura dei saldi non fosse in un negozio di lusso della 5th avenue, era in un Walmart. Insomma, tu diresti che se la gente facesse a pugni per comprare le offerte del Lidl l'economia italiana va bene? Per me vorrebbe dire che la maggior parte degli italiani è così in miseria che o prende le offerte del Lidl o non mangia...
Per quanto riguarda chi ha i soldi in borsa e ha perso, secondo me è da smontare la mitologia che in borsa si diventa ricchi o poveri. Per quanto vada bene o male, se tu ci metti 1000 euro, non diventerai mai miliardario, e se ce ne metti 10 milioni non farai mai la fame. Anzi, in borsa il ricco rischia meno del povero, perchè il povero di solito quello che investe lo mette tutto su un titolo, mentre il ricco può diversificare. Non mi risulta che ci siano milionari tra chi è stato rovinato da Parmalat o dai bond argentini...

Mario ha detto...

Per me è + semplice: non ho 3000 euro per sistemarmi il dente, non ho 200.000 euro per cambiare casa, ma stai a vedere che non trovo i 50 per una stecca di fumo, una boccia di champagne e una notte brava con la topina del leoncavallo...

Gianni Comoretto ha detto...

Be' mario, beato te che hai l'eta' per queste cose. Io se mi metto una serata con la topina del CPA mi tacciano (giustamente) di pedofilia.

Ma possibile che quando uno non ha soldi debba buttarli in cose come il fumo? Mi sembra quello che investe i suoi ultimi euri in un biglietto della lotteria.

Anonimo ha detto...

....che si vuole a tutti i costi ripristinare una logica, quella del consumo e basta è evidente.
I 3 000 da risparmiare ? Ma per quale fascia - quelli che consumano a livelli alti...
concordo con Pippolillo, non si vuole analizzare il disfacelo e non si vuole cambiare.

Maria

Anonimo ha detto...

più che altro quello che non si fa notare quando si parla di eventuali risparmi di xxxx euro a famiglia per il calo dei prezzi energetici è che in famiglia potrebbe esserci anche uno stipendio in meno, oppure ridotto per cassa integrazione.

Gianluca

Anonimo ha detto...

infatti la frase sul risparmio di 3000 euro a famiglia, messa così, non ha senso.
Si pagherò qualcosa di meno per le bollette, ma gli alimentari non mi sembra che siano calati (e nemmeno i vestiti, le scarpe, i dentisti ecc ecc).
per quanto mi riguarda continuo con quanto intrapreso ormai da due anni, ovvero l'eleiminazione del superfluo e l'ottimizzazione dei consumi (alla faccia di Berlusconi e del suo insano ottimismo, ovviamente).

Fr@ncesco

Anonimo ha detto...

x Pippolillo:
una cosa è riempire i negozi, un'altra comprare, perchè la gente il sogno di possedere le cose non se lo farà mai passare, ma tra sogno e realtà c'è di mezzo il portafoglio vuoto. E infatti:

(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Il primo weekend di shopping natalizio registrerebbe un calo del 20% dei consumi rispetto allo stesso fine settimana 2007. Lo stima Codacons. 'In 10 citta' campione - spiega l'associazione - abbiamo registrato un grande afflusso nelle strade e nei centri commerciali, ma un calo generalizzato degli acquisti, con punte del 25% per l'abbigliamento e le spese per la casa'.

Anonimo ha detto...

Ben detto. Se i soldi non ci sono, non ci sono.

Inutile menarla con l'afflusso della gente ai centri commerciali.

A volte ci si affolla per cercare il prezzo basso, l'occasione, e spesso si compera qualcosa di diverso da quello che si cercava, soprattutto perche costa molto meno.

Se in america il Wal Mart viene preso d'assalto, è secondo me la prova provata che i negozi a prezzi stracciati stanno cannibalizzando quelli di fascia media. Infatti, quello che recupera il Wal Mart è più che perso dalle altre catene, e il bilancio alla fine è negativo.

Ho visto un po' di statistiche economiche USA, e il trend dell'ultimo semenstre è letteralmente DA PAURA. Roba che il quarto trimestre verrà chiuso con in PIL (loro lo chiamano GDP) al -5 o -6%.
Una cosa più simile ad un collasso che ad un declino.

Il 2009 entrerà di prepotenza negli annali come uno tra più terribili della storia degli USA, e questa è una previsione praticamente certa.

L'unico dubbio è se verrà spazzata via da un 2010 ancora peggiore oppure no.

Saluti