Chi non ricorda le pubblicità televisive dei detersivi anni '70 e '80, in cui si esortavano i "consumatori" a irrorare le stoviglie da lavare con cucchiaiate di detersivo liquido? Al tempo, l'idea di abbondanza era sinonimo di benessere e qualità del risultato.
In realtà, ancora oggi in molte famiglie la tendenza a "iperdosare" il detersivo è abbastanza diffusa. Avere più concentrazione di tensioattivi rende in effetti lo sgrassaggio molto più rapido e completo; tuttavia, un eccesso di detersivo si traduce semplicemente in uno spreco (analogamente a quanto succede per la concimazione, von Liebig docet).
La molecola più popolare, il sodio lauril solfato, è un tensioattivo anionico (con cariche "meno" nella parte che "lega" con l'acqua) che dal secondo dopoguerra è anche un affezionato discendente della petrolchimica. Come possiamo ridurne considerevolmente il fabbisogno, favorendo così un ritorno di detersivi ottenuti a partire dagli oli vegetali? Alcune idee ...
- non lasciare piatti ultra-unti (più c'è olio, più ci vuole detersivo ...). Con un po' di pane e con tecniche al limite del galateo si possono fare miracoli
- piatti e padelle con molto olio riscaldato, che è bene non ingerire: "asciugare" con carta assorbente, che può bruciare in buone condizioni in stufa ad alta temperatura (procurarsi un "putagé")
- residui di cibo semisolidi: buoni per il compost
- frequenza di lavaggio: non sta scritto da nessuna parte di dover riempire un lavandino di 15 L di acqua, con la quantità consigliata sull'etichetta del prodotto ogni volta che si ha una tazza e un cucchiaio da lavare. Si può lavare una volta al giorno in modo cumulato, magari dopo pranzo, così si usa anche l'acqua calda da energia solare (e poi va beh, si fa un po' come si può :-D ).
Le stoviglie in "attesa" se ne possono stare tranquille 10 ore con dell'acqua dentro, che agevolerà il lavaggio. Va anche considerato che esagerando con il detersivo il risciacquo risulta più difficoltoso, dunque si sprecherà più acqua e si aumenta il rischio di allergie / afte.
C'è poi chi ha la lavastoviglie, che pure offre buone possibilità di ottimizzazione. Attenzione, però: come ci insegna Marco Pagani in questo post, per renderla efficiente come un sobrio lavaggio a mano occorre riempirla bene, accumulando le stoviglie di 4 pasti successivi (con le difficoltà del caso). Inoltre, le lavastoviglie attuali non sono studiate per interfacciarsi direttamente al circuito di acqua calda sanitaria, pertanto utilizzano l'inefficientissimo riscaldamento elettrico.
14 commenti:
La mia tecnica di lavaggio piatti. I rifiuti solidi nel secchio dell'umido, se non ho provveduto con la "scarpetta". E acqua in ammollo.
Poi una passata con sola acqua, per togliere tutto fuorche' la patina di unto.
Quindi una spugnata con detersivo (per 4 persone ne basta mezzo cucchiaino), e infine il risciacquo. Probabilmente consumo parecchia acqua, ma poco detersivo.
Beh, per l'unto c'è una soluzione migliore: il cane con la sua lingua rasposa :)
Falsissima la storia de "le lavastoviglie moderne non bisogna attaccarle all'acqua calda"!!!
E' UNA LEGGENDA METROPOLITANA!!!!
Non c'è nessuna controindicazione a farlo, nessuna lavastoviglie si sognerà di guastrasi per questo, e financo i "servizi clienti" delle varie case ormai spesso, seppur a denti stretti, lo ammettono!
Fatevi un regalo, e spostate il tubo della lavastoviglie dall'acqua fredda a quella calda!
Però se non sbaglio la caldaia dev'essere vicina alla lavastoviglie (o alla lavatrice), altrimenti prima di arrivare la lavastoviglie ne ha già a sufficienza per operare e la caldaia ha scaldato dell'acqua che rimarrà nei tubi a raffreddarsi.
Molto interessante Archimede; tra l'altro un mio amico mi parlava di un'analoga possibilità per le lavatrici. Ci dovrebbero essere in giro lavatrici "predisposte" per questo, anche se magari tale predisposizione di traduce in una banalità ... :-)
Io ho un boiler elettrico, conviene anche a me collegare la lavatrice al tubo dell'acqua calda? eehhehehe
Di sicuro è conveniente per chi ha dei pannelli col solare termico.
La lavatrice con doppio attacco per l'acqua è della REX,
modello Sunny.
Per i detersivi c'è questo sito interessante, io avevo provato a fare quello per i piatti con limoni, sale aceto ecc. Funziona se non c'è troppo unto. Diciamo che se avete bruciato l'arrosto, non ce la fa a pulire la pentola!
Per quanto riguarda la lavastoviglie, non capisco a cosa serva. Comunque devi risciacquare i piatti, a questo punto li lavi e basta.
Con quello che ti costa la lavastoviglie, il detersivo, l'energia elettrica... mah. Poi la cosa ridicola sono i single, mangiano spesso fuori casa, quando sono a casa hanno un piatto e un bicchiere ed hanno la lavastoviglie! W il consumismo.
Un piccolo stratagemma: non mischiate le stoviglie unte con le altre! Facendolo, l'unto "contagia" tutte le stoviglie rendendo necessario l'uso del detersivo anche dove non serve. Procedete invece "ammollando" le stoviglie non unte, per le quali basterà poco dopo un risciacquo energico senza detersivo. Fate quindi scaldare molto in un pignattino poca acqua (mezzo litro è più che sufficiente) con poco detersivo e usate questa, intingendoci una spugnetta, per lavare una ad una le stoviglie unte, che sono solitamente una ristretta minoranza. Dopo di che, sciacquate il tutto.
Certamente, se siete molti in famiglia questo procedimento risulta molto macchinoso ma, se la numerosità è dovuta alla vostra prolificità, preoccuparsi per ecologia e risparmio energetico è un po' ipocrita, no? In effetti, bisognava pensarci prima...
Grazie Pippo x la segnalazione del modello. Tra l'altro è lo stesso costruttore da cui ho preso il frigo a basso consumo; quasi quasi gli faccio una richiesta-suggerimento di frigorifero che prende le frigorie dall'esterno (quando si può) :-)
Grazie anche all'ultimo anonimo per l'ottimo stratagemma di lavaggio differenziato. Circa la numerosità della famiglia, sono d'accordo non dobbiamo riprodurci come conigli, rischiando di oltrepassare limiti fisici; d'altro canto non possiamo neanche pensare a una società "vecchia", che sarebbe destinata al collasso psicologico e fisico. E' per questo che non mi sono mai sbilanciato in slogan "siamo troppi", "siamo abbastanza", "ce ne stanno ancora". Molto meglio una grande informazione, confidando nell'intelligenza & buon senso distribuiti :-)
In famiglia usiamo una lavastoviglie che oramai ha passato i 3 lustri.
Ha poca elettronica, e finora non ha mai avuto bisogno di riparazioni.
Il collegamento con la caldaia è stato fatto subito, su consiglio dell'idraulico.
Oggi, che in famiglia siamo rimasti io e mia madre, la usiamo poco, si fa prima a lavare a mano.Mia madre usa una tecnica tutta sua.
Prende una delle pentole da lavare, la riempie d'acqua, la mette sul fornello e la fa scaldare, non bollire, poi la vuota nel lavandino, aggiunge detersivo e un po di acqua fredda e lava le stoviglie.Una risciacquata e via.In questo modo si evita di far partire la caldaia e di scaldare i tubi inutilmente.Non che da caldaia a lavandino il percorso sia lungo, pero'...
Un dubbio: la lavastoviglie collegata alla caldaia, risciacqua con acqua calda.Mi son sempre chiesto se non è uno spreco.Oppure, migliora l'efficenza sgrassante, riducendo l'uso del detersivo?
Un'altra cosa, e il brillantante?non è un'assurdità?
Noi siamo in due e facciamo cosi':
si lava con lavastoviglie a pieno carico, sempre.
Si usa detersivo liquido (che contribuisce a tenere pulite le tubature e i pozzetti di scarico perche' comporta, rispetto a quelli in polvere o pasticca, una minore formazione di agglomerati solidi grasso-detersivo.
Si usa inoltre meta' dose consigliata).
La macchina e' collegata all'acqua calda.
Per evitare di farle caricare acqua fredda e lasciare la calda nei tubi usiamo avviarla solo dopo aver fatto scorrere l'acqua dal rubinetto del lavello finche' non fuoriesce calda. L'acqua che esce prima della calda viene usata per lavare stoviglie troppo grandi (scolapasta o insalatiere) e per sciacquare lo sporco grossolano dei piatti(anche se abbiamo verificato che non e' necessario).
Al posto del brillantante si usa comunissimo ed economico aceto bianco!
Evapora velocemente, non lascia odore sulle stoviglie e gli eventuali residui sono commestibili.
Antonio.
Tre mesi fa ho collegato lavastoviglie e lavatrice al mio impianto a gas.
La lavastoviglie lava meglio, permettendomi di utilizzare cicli brevi, senza risciaquo ne asciugatura.
La lavatrice non mi consuma elettricità per scaldare l'acqua, ma poi mi usa acqua calda per i risciaqui (e qui sta la fregatura di questo sistema, siccome gli elettrodomestici non sono predisposti).
In ogni caso è un sistema che mi porta vantaggi, in quanto in estate produco acqua bollente con un impianto solare termico.
NOTA: è ovviamente necessario che l'acqua sia subito calda quando l'elettrodomestico la richiede.
Per far questo è sufficiente farsi collegare il tubo direttamente ai rubinetti del bagno e della cucina: basterà poi far scorrere l'acqua calda quando necessario (non so se mi sono spiegato bene).
Fr@ncesco
Ci sono vari studi, tra cui uno dell'Univesità di Bonn, sull'efficienza del lavaggio a mano o in lavastoviglie: tutti sono a favore di quest'ultima.
Poi certo che la lavastoviglie va fatta andare a pieno carico, ma questo lo fanno tutte le persone saggie, e non c'è niente di terribile nel lasciare le stoviglie chiuse li dentro in attesa: francamente mi fa molto più schifo tenerle in bella vista nel secchiaio. Inoltre i dati del sito citato riguardano vecchie lavastoviglie, perchè il programam economico di una morderna classe A consuma meno di un kwh.
Ma tolto questo, non bisogna essere integralisti e fustigarsi in ogni dove. Lavare a mano diventa efficiente se si è rapidissimi (l'acqua si raffredda subito, nel lavello), se si sciacqua con l'acqua fredda (cosa odiosa, in inverno). A ciò si aggiunga il tempo che viene perso, la scomodità di asciugare e mettere nello scolapiatti, ecc ecc.
Questo per cosa? Nel caso delle misure spannometriche del sito ciato, un paio di kwh a settimana. Sinceramente credo ci siano poche cose con un rapporto utilità/energia alto come lavastoviglie e lavatrice.
Interessante poi notare che quando ad impatto ambientale, 1kwh elettrico è circa equivalente a 100g di carne bovina: volendosi preoccupare della cucina, mille volte meglio partire dalla dieta. Il lavaggio è una frazione marginale dello spreco complessivo collegato all'alimentazione.
Infine, un chiarimento sulle lavastoviglie: la maggior parte di quelle in commergio può sfruttare l'acqua calda dell'impianto (e dunque una produzione rinnovabile della stessa) in quanto l'ingresso ammette in genere temperature sino a 60°. Le accortezze sarebbero quindi tre:
1) Collegare la lavastoviglie al boiler con un circuito più corto e isolato possibile, magari con ricircolo.
2) Inserire un miscelatore termostatico nel rubinetto di connessione.
3) Non usare i programmi "eco" (che sfruttano prelevaggi ad acqua fredda, che però fredda non sarebbe) quanto piuttosto il meno caldo dei programmi standard. Il risciacquo a caldo resta invece utile, è il modo standard con cui si accelera l'asciugatura.
In tali condizioni, le stime dell'istituto PHPP sono la riduzione di almeno il 50% del consumo elettrico dell'apparecchio.
Debrando, grazie per questa analisi che hai inviato. Sono d'accordo sul fatto che non bisogna essere integralisti, alla fine dobbiamo fare del nostro meglio compatibilmente con molte condizioni al contorno... "un po' come si può", come ho scritto.
Comunque, l'idea di prendere l'acqua calda dalla rete che dite (e fate)tu e Fr@ncesco è sicuramente vincente.
L'obiettivo ultimo per "fare ambiente" come si deve è quello di evitare più che si può di attingere a reservoir fossili, caricando eventualmente un po' di più la risorsa "tempo" per ridurre (il giusto) quella di "performance in velocità".
Del resto, se ho un pannello FV con cui sono autosufficiente, il fatto di utilizzare appliances come lava-qualcosa, stufe elettriche e condizionatori nelle ore di picco assume connotati molto diversi e, tutto sommato, ben accettabili.
Grazie a tutti per questi suggerimenti, ho sntito però che la lavastoviglie usa il risciacquo a freddo per abbattere la carica batterica boh, voi cosa na pensate?
G.A.
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