mercoledì, giugno 24, 2009

James Hansen arrestato in Virginia


James Hansen, climatologo della NASA


Sta facendo il giro del mondo la notizia dell'arresto - ieri, 23 Giugno - di James Hansen, climatologo della NASA, mentre protestava contro una miniera di carbone in Virginia. Hansen è uno dei climatologi più attivi e più noti nel campo degli studi sul riscaldamento globale.

Sono stato in contatto più di una volta con Hansen e i suoi collaboratori. La senzazione che hai parlando con loro è chiarissima: chi lavora seriamente sulla questione del riscaldamento globale si rende conto sempre di più che siamo nei guai. Eppure, mentre gli scienziati raccolgono dati, il pubblico e i politici si perdono in polemiche sciocche e senza costrutto.

E' la frustrazione nei riguardi dell'inazione e all'ignoranza che circonda il problema del riscaldamento globale che ha spinto Hansen al gesto clamoroso di una pubblica protesta come quella di ieri. Non basta certamente questo, ma se Hansen l'ha fatto vuol dire che ci vuol dare una scossa a tutti quanti: fare qualcosa contro il riscaldamento globale è urgentissimo.

Rischiamo seriamente quella "transizione verso un pianeta diverso" di cui Hansen ha parlato spesso. Non so cosa ne pensate voi, ma a me il pianeta piace così com'è, e non ne vorrei un altro.


Piu' informazioni a:

http://dotearth.blogs.nytimes.com/2009/06/23/hansen-of-nasa-arrested-in-coal-country/?hp

9 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

triste e sintomatico

temo che Intelligenza sia morta

noalgore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
noalgore ha detto...

Speriamo che lo tengano dentro un bel po'...

Anonimo ha detto...

C'è un punto in cui bisogna che la scienza dialoghi direttamente con i militari

Anonimo ha detto...

Era un' arresto annunciato su diversi giornali il giorno prima. Sono stati arrestati e rilasciati.In rete i video.

Anonimo ha detto...

Un arresto che non servirà a niente come anche i Governi continueranno a restare inattivi sul fronte del cambiamento climatico.
Ma il picco petrolifero e gassifero, loro sì che cambieranno le carte in tavola, eccome! Anzi, le stanno già cambiando...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

Bardi: "Non so cosa ne pensate voi, ma a me il pianeta piace così com'è, e non ne vorrei un altro."

Una piccola nota in merito.

Una delle affermazioni più sciocche che viene alzata come uno scudo da chi minimizza suona più o meno così: "Ma l'Uomo si è sempre adattato, si adatterà anche questa volta; da che mondo è mondo, gli ambienti cambiano e le specie si adattano".

E' un'osservazione fondamentalmente cretina perché sottintende un'immedesimazione tra l'individuo e la specie. Chi dice così, nel profondo e magari senza veramente pensarci, in effetti pensa che LUI STESSO si adatterà al nuovo ambiente. Quello che non appare immediatamente evidente a chi si propone a questo modo, è che i meccanismi di adattamento della specie non riguardano gli individui -- per quelli c'è una cosa dolorosamente drammatica che si chiama SELEZIONE. La selezione messa spontaneamente in atto dai processi naturali avviene solitamente tramile l'eliminazione dell'inadatto.

Prof., che ne direbbe (lei che, senza ironia, è molto più bravo di me con le parole) di scrivere un post sul tema?

Paolo C. ha detto...

Segnalo la publicazione del report del convegno climatico di Copenhagen dello scorso marzo:

Synthesis-report

Anonimo ha detto...

Quoto l'ultimo anonimo; aggiungo che anche l'estinzione di una specie è una forma particolare di adattamento ...