sabato, febbraio 12, 2011

Il Club di Roma sul picco del petrolio


Snapshot dal recente film sul picco del petrolio da parte del Club di Roma



Il Club di Roma ce lo ricordiamo per essere stato lo sponsor dello studio noto in Italia come "I Limiti dello Sviluppo," nel 1972. Lo studio fu un tremendo scossone nelle certezze di allora. Fu un tale impatto che qualche lobby decise di demonizzarlo verso la fine degli anni 1980, applicando i classici trattamenti propagandistici che già all'epoca erano stati messi a punto per l'industria del tabacco.

La fase di demonizzazione de "I Limiti dello Sviluppo" sembra essersi esaurita. Dopo una fase in cui il Club di Roma aveva tenuto un profilo assai basso, ora sta ritornando a propugnare le idee che lo avevano reso famoso in passato.

Così, vediamo apparire sul sito del Club di Roma un filmato dedicato al picco del petrolio. Lo potete vedere cliccando qui.

Il risultato è... beh, insomma. Diciamo che racconta le cose come stanno, però è di una lagnosità debilitante (*). E' raccontato da una vocina che sembra quella delle segreterie telefoniche. Il testo è legnoso e pesante sembra una lezione dell'università per adulti. E le animazioni sono scarsamente informative. Insomma, contentiamoci, però si poteva fare di meglio.

Per fortuna, il Club di Roma non si limita a questi filmati - un'altra cosa che sta venendo fuori è una revisione completa dello studio "I Limiti dello Sviluppo" dove si racconta tutta la storia dello studio, dei suoi critici, dei suoi sostenitori e della sua rilevanza per il giorno d'oggi. L'editore è Springer, l'autore un certo Ugo Bardi; boh.... chissà cosa ci avrà scritto?


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(*) Mi ha fatto venire in mente una cosa che si leggeva tanti anni fa su "Urania", quando si raccoglievano racconti dei lettori. Questi venivano selezionati dagli "Ipnotrapezi" creature che avevano un "indice di lagnoresistenza" bassissimo e cadevano addormentati quasi immediatamente per la maggior parte dei racconti inviati.

4 commenti:

Paolo Marani ha detto...

Non mi sembra, alla fin fine, così lagnoso come l'hai dipinto.

Rendere divertenti concetti così lontani dall'ordinario senso comune, non è comunque una impresa facile, e forse neppure necessaria.

Un filmato sull'importanza della crescita del PIL e delle "magnifiche sorti e progressive" sarebbe stato di per se stesso più interessante e divertente.

Notevole sarebbe, per svegliare le nostre coscienze addomesticate dal modello consumistico dominante, averne una versione doppiata in "italiano", possibile che un erede di peccei (se mai esiste) non si possa buttare nell'impresa ?

Andrea ha detto...

Il video non è male , spiega in breve tempo tantissimi concetti.
CMQ
Ho iniziato ora a leggere l'ultima edizione de "I limiti dello sviluppo" (2004), e devo dire che è veramente una bomba. Non vedo l'ora di leggere la prossima edizione ^^ .
Il mio timore è che la massa delle persone non riuscirà a comprendere bene quello che sta succedendo e che, la crisi prossima ventura, porti a deviazioni autoritarie del nostro stato, spero di sbagliarmi.


Andrea

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Andrea, quando arriverà la crisi sistemica, le masse daranno la colpa ai soliti speculatori, ai petrolieri arabi e ai "complottisti"; analogia con gli "untori" di Milano di manzoniana memoria. La storia si ripete spesso, Giambattista Vico docet.