Il blog di ASPO-Italia, sezione italiana dell'associazione internazionale per lo studio del picco del petrolio e del gas (ASPO)
venerdì, febbraio 16, 2007
Fotovoltaico contro biomassa, chi vince?
Posted by
Ugo Bardi
Esce su www.aspoitalia.net un articolo di Giulio De Simon dove si confrontano pannelli fotovoltaici e energia da biomassa in termini di efficienza di conversione della luce solare.
Per chi si intende di queste cose, è abbastanza noto che che il fotovoltaico è più efficiente della biomassa. Tuttavia, il risultato finale di De Simon sarà probabilmente sorprendente per molti di noi. Per culture energetiche tipiche come, per esempio Salix, Populus, Alnus, Eucalyptus o Miscanthus, il vantaggio del fotovoltaico è di oltre un fattore 60 (!). Se volessimo utilizzare la biomassa per sostituire i combustibili fossili in Italia, avremmo bisogno del 128% della superficie coltivata italiana.
La scarsa efficienza della biomassa nella conversione della luce solare è dovuta ai limiti intrinseci del processo fotosintetico che si realizza nelle piante. In pratica, la biomassa come fonte di energia è adatta solo per applicazioni di nicchia o come ausilio allo smaltimento di rifiuti. Se facessimo l'errore di affidarci alla biomassa per cercare di sostituire i combustibili fossili, otterremmo soltanto di danneggiare la produzione alimentare agricola senza risolvere il problema.
Link all'articolo completo
http://www.aspoitalia.net/images/stories/desimon/desimonfvbiomasse.pdf
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6 commenti:
Il dato presente nel documento della percentuale di area coltivata in Italia mi pare sorprendententemente alto. Ho controllato su http://www.nationmaster.com dove si riporta:
26.41 % Arable land
9.09 % Permanent crops
64.5 % Other (di cui circa la metà costituito da foreste, il resto pascoli, prati, strade, aree occupate dall'uomo, aree desertiche, etc.)
Quindi, stando a questi dati, la percentuale di area coltivata dovrebbe essere 35.5%.
nationmaster ha preso i dati dal factbook CIA 2006; ammesso che questi dati siano più accurati le tesi esposte nel documento verrebbero rafforzate.
Io credo che la biomassa possa dare il suo contributo per quanto riguarda il recupero di energia dagli " scarti di lavorazione" agricoli e dai rifiuti organi o assimilabili ad essi.
In ogni caso si può tranquillamente concepire una azienda agricola che sfrutti la biomassa ( da scarti/deiezioni etc.) E il fotovoltaico, aumentando quindi la resa per Ettaro.
L'una non esclude l'altro ma è importante conoscere le diverse efficienze di conversione e questo articolo lo spiega assai bene.
Mi sembra che sia importante chiarire come con la biomassa non sia possibile coprire piu' di qualche % del fabbisogno naizonale di energia e questo non per qualche particolare limite tecnologico superabile nel futuro ma per le dure leggi della termodinamica e per l'efficienza intrinseca del processo fotovoltaico tout court.
Pietro Cambi
Le biomasse tutte, ma in special modo il legname, sono l'unico mezzo fattibile per ridurre la concentrazione di CO2 perchè altrimenti, anche se riducessimo le emissioni, queste sarebbero comunque eccessive.
A mio avviso se vogliamo parlare di biomasse, le uniche che saremmo in grado di gestire con successo sarebbero le alghe.
Soprattutto perchè è un sistema enormemente più semplice del sistema suolo (problemi con la sostanza organica e desertificazioni conseguenti).
Secondo me ha molto più senso utilizzare le alghe che consentono un riciclo dei componenti molto più rapido: si fanno crescere, si bruciano e le ceneri tornano sciolte in acqua (è possibile pensare alla reimmissione dei fumi all'interno dell'acqua stessa, come potrebbe fare, anche se solo parzialmente, un banale filtro a d acqua).
Saluti
daccordo con Luca riguardo l'aspetto della CO2 e dell'utilizzo delle alghe come "coltura da biomassa".
secondo me però il passaggio di essiccatura e combustione non è utile: ci si potrebbe "accontentare" di far produrre idrogeno alle alghe (la sperimentazione è già avviata), per poi fare di queste un compostato per la fertilizzazione, da utilizzare a scelta per biomassase a fini energetici o alimentari.
matteosaus
@Ho un debito di diecimila euro, faccio il rappresentante e mi ero comprato una bella macchina, vorrei estinguerlo e poi seguire il tuo consiglio ed andare a vivere in comunità montana a duecento euro di affitto al mese e trovarmi un lavoro dignitoso, come posso fare?-
Bravo, bravo!!!
Ti spiego come finanziamo due dei nostri comitati autonomi clandestini, dal 1993 non raccogliamo più monetine per autofinanziarci, e hanno fatto un fondo autonomo etico autogestito con il quale finanziano le loro attività
Guadagnano circa 15 mila euro tutti gli anni, fra quello che risparmiano e quello che rivendono
Allora devi procurarti un rastrello e dei guanti, poi devi cercare qualche pineta in montagna, e fare dei grossi mucchi di aghi di pino e pigne
Metti gli aghi di pino e le pigne in grossi sacchi, quelli più grossi dei sacchi della spazzatura, i sacchi giganti
Poi noleggi un grosso furgone e ci fai una decina di viaggi con i sacchi pieni di aghi di pino e pigne
Devi trovare
- o un rivenditore di pellet per stufe a biomassa,
- o il proprietario di una centrale termoelettrica a biomassa
- o privati con la stufa a biomassa di quelle moderne a pellet
I miei amici si son fatti tutti la stufa a biomassa a pellet e quindi non pagano più il riscaldamento
Sono ottimi anche per fare cellulosa, però ti vengono pagati di meno
Comunque in un paio di settimane massimo un mese di lavoro se ci dai dentro 8-10 ore al giorno, se sei da solo puoi recuperare oltre 10 mila euro di aghi di pino e pigne
Se conosci i proprietari del bosco se c'è qualche pianta morta o qualche ramo basso secco sicuramente te li danno e te li pagano bene
Poi con i guadagni senza problemi ti costruisci una centrale a vento magnetico, prendi in affitto una casa in comunità montana massimo a 200 euro e ti compri una serp,entina per il riscaldamento e cerchi qualche lavoro in valle oppure ti metti in proprio con il commercio di pellet e ti fai un comitato autonomo
INFORMATI SULL'ANNO DELLA BIOMASSA
Padre perdona loro, perchè non sanno quello che dicono!!!!!!
Se si vuole avviare una campagna pubblicitaria a favore del fotovoltaico almeno abbiate la decenza di dire le cose come stanno.
Cordiali saluti
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