sabato, gennaio 19, 2008

Un diamante troppo caro


E' stato appena firmato un accordo tra Enel e la Provincia di Firenze per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che illuminerà il parco di Villa Demidoff a Pratolino. Il parco è un autentico gioiello, meta di bellissime scampagnate estive per i fiorentini, e il progetto, per non essere da meno, è stato definito un diamante che produce energia dal Sole.
Benissimo, non può che far piacere che simili iniziative prendano piede. Finché però non si va a guardare i numeri. L'impianto è montato su una struttura di 8 metri di diametro, composta da 70 facce triangolari, di cui 38 sono costituite da pannelli appunto triangolari. La potenza di picco installata è dichiarata essere di 20 kW di picco, in questo comunicato, ma facendomi due conti delle superfici e assumendo l'efficienza dei migliori monocristallini, mi tornerebbero 13 kWp. I pannelli non sono orientati ottimamente, essendo spalmati su una semisfera, per cui, con qualche conto, si trova che il tutto è comparabile ad un impianto tradizionale di circa 8 kWp. Quello che vorrei riuscire (condomini permettendo) mettere sul tetto per alimentare 4-5 appartamenti.

Il tutto per un costo complessivo di un milione di euro! No, non ho sbagliato a scrivere, sono circa 77 mila euro a kW di picco, 125 mila se si considera la minor resa rispetto ad un impianto tradizionale. Tanto per dare un'idea, i prezzi correnti per un buon impianto fotovoltaico, chiavi in mano, viaggiano sui 7-8 mila euro per kWp, prendendo il meglio del meglio. Il tutto produrrà un risparmio per la Provincia, in termini di energia elettrica, di 50 mila euro (in 25 anni, secondo i miei calcoli, cioè in tutta la vita dell'impianto).

Ma leggendo per bene si scopre l'inghippo: nell'impianto è compreso un sistema di accumulo ad idrogeno, con 3 sfere di un paio di metri di diametro per immagazzinare il gas in idruri metallici. Dai dati disponibili non si capisce quale sia la capacità del sistema, e quindi quali siano i costi per kWh accumulato. Si può però fare qualche confronto con i costi di sistemi alternativi. E senza tener conto dell'efficienza, che in un sistema ad idrogeno difficilmente supera il 50%, più probabilmente, anche con le costosissime celle a combustibile, è intorno al 40%.

In una giornata estiva il "diamante" può produrre, all'incirca, 50 kWh. Mi servono circa 100 kWh di batterie, per poterle usare al 50% della capacità e migliorarne la durata. Posso utilizzare accumulatori al piombo appositi, per un costo di circa 30 mila euro. Usando batterie a litio-polimeri i costi sono dell'ordine dei 120 mila euro, ma la durata è molto maggiore. Il sistema mi restituisce in entrambi i casi almeno 40 kWh, il doppio di quanto faccia quello ad idrogeno, il che significa che posso utilizzare un impianto grande la metà per soddisfare gli stessi bisogni di elettricità.

A Pratolino sarebbe stato innovativo sfruttare le potenzialità del mini-idroelettrico. Il parco è ricco di corsi d'acqua, piccoli bacini, non sarebbe stato complicato crearne di nuovi e sfruttare i dislivelli naturali per pompare l'acqua in salita di giorno e usarla di notte per produrre corrente. Non è banale, 50 chilowattora sono quasi 400 metri cubi d'acqua sollevati di 50 metri. Ma rientra ancora nel fattibile, con efficienze un po' peggiori delle batterie (sicuramente non disastrose come per l'idrogeno) e costi che non credo proprio arrivino al milione di euro.

Comunque anche facendo i conti di un sistema ad idrogeno, i costi non risultano poi così spaventosi. Un sistema di celle a combustibile da 8 kW costa qualcosa intorno a 70 mila euro, e il sistema di accumulo probabilmente qualcosa di meno. Non ho dati sulla durata, le celle a combustibile sono oggetti delicati.

Considerando i pannelli "su misura", la soluzione artistica, ecc. è comunque difficile superare i 400 mila €. Uno sproposito, ma ancora meno della metà del costo previsto. Bé, almeno non si fanno danni come per i biocombustibili. Speriamo solo che non faccia passare l'idea che il fotovoltaico è solo un giocattolo carissimo, sarebbe un'ulteriore conferma che l'idrogeno è il peggior nemico delle rinnovabili.

5 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

In base ai tuoi calcoli, Gianni, hai trovato un'altra dimostrazione che l'estetica e le mode possono dominare sull'efficienza energetica! La propensione dell'uomo alla "bellezza" e alla psicologia di massa è molto più forte di quella alla razionalità.

Non a caso, tutte le grandi religioni condannano i cosidetti "idoli". L'esperienza potrebbe insegnare, ma troppo spesso non vogliamo imparare. Sigh

Anonimo ha detto...

Bè...dal punto di vista fotovoltaico è un non senso.
Comunque sul solare in Italia sarei più ottimista e lo dico da interno al settore. Qualche impianto ben fatto e di una certa potenza incomincia ad essere realizzato grazie al conto energia e i prezzi dovrebbero calare. E per il prezzo al kWp starei in un intervallo tra i 6000 e i 7000 euro per impianti domestici. Per quelli di grossa taglia siamo anche a meno.

Weissbach ha detto...

Ma siamo sicuri che sia un'operazione in buona fede?

duccio berzi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
duccio berzi ha detto...

Avete mai visto lo stato di incuria che regna nella parte del Parco non aperto al pubblico?
E lo scarico dei liquami che viene fatto direttamente nel Mugnoncello senza depurazione?

:-((

Il buon Matteo aveva da mettersi in mostra, questa è la classica "cravatta al ciuco"... pre-elettorale