mercoledì, gennaio 07, 2009

Le crisi energetiche non sono il gossip




" Lei lo chiama gossip ... io lo chiamo ' obbedire alla Bibbia

dove è comandato di raccontare quello che abbiamo visto e sentito ' ! "


Con l'informazione che ci ritroviamo (forse è questo che noi italiani ci meritiamo, per qualche oscura colpa dei nostri avi, chissà) è facile essere indotti a credere che le crisi del petrolio (estate-autunno 2008), del gas (2009), e di una qualunque materia prima di origine fossile siano delle mode, dei fatti da descrivere a posteriori a mò di gossip.
E' normalissimo vedere in prima pagina sui quotidiani notizie a caratteri cubitali, del tipo "il calciatore xxx campione d'inverno incontra la velina vvv", "la tronista yyy ha lasciato zzz", "l'attore jjj ha comprato due nuovi jet privati". Lì vicino, con un po' di fortuna (?), si può trovare un trafiletto alto 4 cm in cui si parla della crisi del gas.

Qui si parla ad esempio della situazione relativa ai gasdotti russi passanti per l'Ucraina.

" ... il Ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, convoca il comitato d'emergenza, firma il decreto per aumentare i flussi dai paesi diversi dalla Russia, ma tranquillizza: i livelli degli riserve sono altissimi, i consumi non sostenuti, e per alcune settimane non ci sono preoccupazioni ... "

Da qui, si vede benissimo che stiamo facendo acqua da tutte le parti. Oltre ad avere un orizzonte di sicurezza di "alcune settimane", che francamente mi sembra ridicolo, Scajola dimostra il suo approccio provinciale: l'obiettivo è la "nostra tranquillità", e ce ne infischiamo allegramente di analizzare il problema da un punto di vista generale, diciamo in tutta la sua "fossilità".

Ieri un mio contatto su skype in Bulgaria mi ha confermato che da un giorno sono senza gas nella rete civile, e si scaldano ad elettricità. Praticamente nel modo più inefficiente, visto che la quasi totalità delle forniture elettriche proviene da fonti fossili.

Potrebbe anche essere che la Russia voglia fare una dimostrazione di forza, per recuperare crediti dall'Ucraina, e anche per testare la leva del gas, che le è favorevole. Questo, però, tutto deve farci pensare tranne che a una manifestazione modaiola di capricci dei potenti: il picco del petrolio e del gas rientreranno, se proprio vogliamo forzare, nel capitolo privilegiato delle "mode durature".

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo, la crisi è ormai permanente. Purtroppo le colpe degli avi non sono poi così oscure (dall'Impero Romano, al Monarca universale della Chiesa di Roma, detto anche papa). Poi in fondo l'antecedente logico della colpa è l'errore. La si può fare franca con la morale e l'etica, ma non con la scienza causale. Ciao.

Anonimo ha detto...

Salve; Francesco, 33 anni, medico libero professionista.
Non concordo col commento precedente: la colpa è proprio della facile morale cristiano-consumistica dei baby boomers, che hanno creato una società e un welfare del tutto in disequilibrio con le reali possibilità della biosfera e delle successive generazioni : si dovrebbe cominciare a parlare anche di impronta ecologica della medicina contemporanea : escluso il controllo delle infezioni, tutto il resto della medicina si approcia alle patologie degenerative ex post, con dei costi reali altissimi : non si bada a spese per salvare una vita, (magari la stessa i cui favore si è già operato x volte ), costi quel che costi alla società e alle successive generazioni

Anonimo ha detto...

Il ministro Scajola ha detto che anche grazie all'inverno fino a qui mite abbiamo consumato di meno.
Ma perché a quegli intelligentoni al governo non gli viene l'idea che non possiamo continuare a dipendere dall'estero e dal clima per l'energia?
Che costruire centrali atomiche oltre al costo assurdo ed ai possibili problemi di sicurezza, saremmo comunque dipendenti dall'estero per l'uranio?
Perché le parole risparmio energetico fanno paura?
Va bene mettere i pannelli solari ma spero che tutti quelli che li hanno installati, prima abbiano isolato adeguatamente il proprio edificio, quella è la fonte rinnovabile di cui abbiamo di più bisogno.
Ci preoccuperemo di meno del gas russo e non penseremo per nulla a nuove centrali.

Anonimo ha detto...

"Perché le parole risparmio energetico fanno paura?"
Fanno paura per tanti motivi ma penso che il principale sia perchè fanno abbassare il famigerato e pubblicizato PIL della nazione.

Anonimo ha detto...

... Diciamo pure che il PIL con buona probabilità aumenterebbe.
Infatti, alla stregua di un bilancio termodinamico, l'esborso globale estero per l'acquisto del gas sarebbe fortemente ridimensionato a favore delle transazioni interne alla filiera nazionale, dalla produzione all'istallazione.
Ma ridurre i m3 di metano significa ridurre i ricavi per l'industria monopolista dell'energia e le accise per lo stato, questo è il valido ed unico motivo per avere paura delle parole risparmio ed efficienza energetica.

Dario Cavedon ha detto...

Ma la cosa più provinciale che ho sentito dire ieri sera nell'intervista a Scajola, è che dobbiamo diversificare le fonti energetico e quindi dobbiamo tornare al nucleare.
Al di là di essere favorevole o contrario all'energia nucleare, l'uranio lo si deve importare, quindi mi domando se sia questa la maniera di "diversificare"!

E poi mi fa ridere la considerazione: TRANQUILLI GENTE! C'è GAS fino al 26 gennaio (!) e comunque vogliamo costruire le centrali nucleari (pronte tra 20 anni!).

Ma qualcuno si è posto questa domanda?

MicheleR ha detto...

Al di là dell'assurdità dell'uomo politico Scajola (che mi sembra evidente) segnalo un paio di link interessanti dalla rivista di geo-politica Limes (non voglio fare pubblicità a nessuno, è solo che mi ci sono imbattuto, mi sembravano articoli ben fatti e quindi ve li segnalo) sulla situazione del gas russo-ucraina. Grazie.

1. http://temi.repubblica.it/limes/gas-lucraina-sulla-strada-di-eurussia/

2. http://temi.repubblica.it/limes/le-vie-di-eurussia/

Frank Galvagno ha detto...

Mah Halifax, credo che ogni macrozona geografica abbia i suoi "colpevoli" politici e religiosi. Alla fine, tranne qualche raro volenteroso, tutti i grando capi/gerarchi hanno "lottato" in modo non sempre onesto per conquistare una posizione dominante. Al restante 99% della popolazione, l'unica scelta disponibile è "con chi" aggregarsi.
Poi c'è chi non si riconosce in nessun "leader", ma crede nell'approccio scientifico-razionale, e cerca di fare del suo meglio con qualche (non molti, oggettivamente) compagno di viaggio che la pensa anche così. Ma questa è un'altra storia.

Anonimo ha detto...

Così, per dire... l'avete guardato bene in faccia Scajola mentre diceva quel che ha detto? A meno che uno sia un consumato attore (ovvero un consumato bugiardo), la mimica tradisce cose che non si vorrebbero dire.