La crisi economica ha determinato quindi nel settore dei trasporti una conseguenza positiva, cioè la riduzione della mobilità su gomma. La sensibile riduzione delle differenze di prezzo tra benzina e gasolio, ha poi invertito la tendenza apparentemente inarrestabile alla sostituzione di auto alimentate a benzina con quelle diesel. La somma di questi due fattori dovrebbe produrre effetti positivi sul livello di emissioni inquinanti e climalteranti del sistema dei trasporti italiano.
C’è però una cattiva notizia. Invece di affrontare la crisi dell’auto orientando le risorse pubbliche a favore del riequilibrio modale tra gomma e ferro e tra mobilità privata e collettiva, le istituzioni mondiali, comprese quelle italiane, stanno finanziando massicciamente il salvataggio pubblico delle aziende automobilistiche, nell’illusione che questi provvedimenti possano determinare una ripresa dell’economia e dell’occupazione. Ma, come gli economisti più avveduti hanno consigliato (leggete questa intervista del Premio Nobel Joseph Stiglitz), invece di continuare a buttare soldi su un modello di sviluppo insostenibile, sarebbero invece auspicabili interventi pubblici nel settore delle infrastrutture ecologiche, e politiche dei redditi finalizzate a trasferire risorse dai ceti più ricchi a quelli più poveri.
Per quanto riguarda il settore dei trasporti, ho stimato in un precedente articolo le risorse finanziarie statali da destinare a sostegno di un grande programma decennale di potenziamento del sistema ferro-tranviario nelle aree urbane italiane. I circa 15 miliardi di euro necessari potrebbero essere reperiti in parte cancellando progetti autostradali inutili (solo il Ponte sullo Stretto vale dai 4 ai 6 miliardi) e per il resto aumentando ad esempio le accise sui carburanti di appena 2 centesimi al litro (considerando un consumo annuo di carburante di circa 45 miliardi di litri, si otterrebbero 9 miliardi di euro in dieci anni).
2 commenti:
Credo che il calo dei consumi sia essenzialmente dovuto al caro-petrolio. Quest'estate di macchine in giro se ne vedeva significativamente di meno. Ma ormai siamo tornati ai livelli di traffico dell'anno scorso.
Francesco G.
Ragazzi, (rivolto anche a chi non lo è più anagraficamente ), tutti sappiamo che i motori endotermici hanno una basa efficienza intrinseca , considerate anche che i moderni motori diesel e benzina ( intendo quelli europei), sono davvero ottimi da tutti i punti di vista se paragonati a quelli di solo 20 anni prima : non voglio dire che siamo arrivati al limite delle potenzialità del motore endotermico ma non ci manca molto...
Bene, fatta questa premessa ho la soluzione a costo zero per permettere alle case automibilistiche di produrre modelli neppure nuovi, ma semplicemente aggiornati, che consumino il 30 % in meno, così, dall' oggi al domani : la risposta è semplicemente riduzione di peso sacrificando la sicurezza passiva : una golf di 30 anni fa pesava 800 kg, l'attuale 1300 : morale della favola : si è voluto di tutto e di più, e subito...
Altro aggiornamento di diverso tenore : sono abbonato a medikey, una rivista on line riservata ai soli medici, e pare che per il 2010 si prevedano già almeno 10 miliardi di deficit , rispetto alle risorse preventivate...Sarà il caso di cominciare a tagliare qualche servizio ?
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