lunedì, gennaio 12, 2009

Ghiaccio Agghiacciante

Figlio mio, un giorno tutto questo sarà tuo. Ovviamente, sarà tutto liquido è tu sarai in uno zoo da qualche parte, ma insomma.


Una delle cose sorprendenti degli ultimi tempi è come i giornali abbiano presentato 2 settimane di normale freddo invernale come la prova definitiva che il concetto del riscaldamento globale causato dall'uomo sia una bufala. Si continua a far confusione fra climatologia e meteorologia e molti commentatori non si rendono conto che alcuni giorni di freddo intenso non sono prova di niente. Il 2008 rimane nella storia come uno dei 10 anni più caldi misurati fino ad oggi. Il riscaldamento globale non si è affatto interrotto.

La questione di un preteso allargamento dei ghiacci polari negli ultimi tempi è stata particolarmente rumorosa e aggressiva. Esce oggi sul sito di ASPO-Italia una valutazione critica di Claudio della Volpe sul recente polverone suscitato dalle notizie uscite sui giornali sulla situazione dei ghiacci. Il risultato è che le notizie sono esagerate e tendenziose e che non c'è nessun motivo per ritenere che la situazione dei ghiacci smentisca il fatto che il riscaldamento globale causato dall'uomo esiste e continua a progredire.

Link all'articolo di Claudio della Volpe

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Il link non riesco a visualizzarlo mi dice di fare il login, ma se vado sul sito direttamente riesco a vederlo.
link:
http://www.aspoitalia.it/archivio-articoli/227-ghiaccio-agghiacciante
paolomot

Anonimo ha detto...

A questo proposito interessante il sito

http://nsidc.org/arcticseaicenews/

walter

Ugo Bardi ha detto...

Il link dovrebbe funzionare adesso. Scusate; abbiamo fatto le cose un po' di fretta. Stiamo facendo un lavoro da anticorpi e la reazione immunitaria deve essere veloce, altrimenti l'infezione delle cellule di imbecillità si diffonde

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo Prof. Buone nevicate in pianura padana sono presentate quasi come un evento eccezionale e le temperature conseguenti (dovute oltre che all'irraggiamento all'effetto 'albedo') dei veri e propri record..Qualche padano ricorderà benissimo inverni degli anni '70/'80 con la neve al suolo per più giorni, seguita da nebbia e poi ancora neve abbondante..
La situazione dei ghiacci poi..una buona ripresa (rimanendo però sempre in deficit rispetto alla media 1979/2000) c'è stata tra ottobre e i primissimi giorni di novembre, poi il trend di crescita si è arrestato, ha continuato sotto-media ed ha ripreso in maniera più convinta (ma siamo ancora sotto-media) in questi ultimi giorni..
Tra l'altro c'è da sottolineare come sia in gran parte ghiaccio da "ri-congelamento", ghiaccio poco "spesso" o la cui formazione è notevolmente ridotta a causa della temperatura del mare che nei mesi precedenti si è alzata a causa della mancanza di ghiaccio (qui poi c'è da fare un discorso piuttosto complesso di come sia un ciclo a 'catena' con energia rilasciata anche in atmosfera..), e quindi superficie destinata ad una brutta fine, con una scarsa 'resistenza' quando al termine della privamera le temperature iniziano decisamente a salire..
un caro saluto :)

Stefano Marocco ha detto...

Secondo me ha ragione Jared Diamond quando, in un capitolo di Collasso in cui parla dello scioglimento dei ghiacciai nel Montana, dice che la memoria storica umana è molto limitata, e che quindi non riesce a percepire le mutazioni climatiche e paesaggistiche su una scala temporale superiore a qualche mese.
Per fortuna esistono dati storici, ma, si sa, l'analisi degli andamenti non fa scalpore quanto le auto bloccate, i trasporti in tilt, la neve, il freddo.

Anonimo ha detto...

Salve, Francesco.
Condivido, ma su meteogeornale viene (ri)preso in esame anche l'importanza dell' irradiazione solare : da 2 anni a questa parte siamo in una fase eccezionalmente bassa di macchie solari e quindi dell'irradiazione solare, che probabilmente sta contribuendo ad un abreve fase d stanca dell'effetto serra, o meglio di aumento delle temperature.

Anonimo ha detto...

Confermo ciò che dice anonimo, il nuovo ciclo solare stenta a ripartire ed il 2008 risulta essere stato tra gli anni(da 30 anni a questa parte) a più basso numero di macchie solari, ovvero minimo di attività solare.
Attualmente il nuovo ciclo solare nr. 24 è iniziato molto a rilento.
E la temperatura media globale è significativamente diminuita(fonti NASA)
Effettivamente sembra che la PEG(piccola era glaciale) dei secoli XIV-XIX sia stata infarcita di marcati minimi del sole(bassissimo numero di macchie solari).
Alla fin fine il Sole resta il principale motore del clima terrestre ma è pur vero che l'idiota primate homo sapiens sta contribuendo marcatamente a sconvolgerne i meccanismi(del clima terrestre).
A questo punto auguriamoci che il Sole continui a sonnecchiare...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

L'articolo di Claudio è veramente interessante, sia per il contenuto specifico, sia come esempio di approccio alla lettura dei dati. Gli approcci semplicistici che dominano la comunicazione imperante sono scoraggianti, anche al di là dell'eventuale malafede.
Per curiosità sono andato a vedere la pagina del Riformista citata e ho avuto la piccola soddisfazione di leggere una lunga fila di commenti (si presume di lettori del Riformista) più che negativi all'articolo.
Franco Noce

Anonimo ha detto...

Su più d'un noto tg a diffusione nazionale, il lancio delle previsioni meteo avviene con impropri riferimenti alle "previsioni per il clima dei prossimi giorni". Stupiamoci poi se i più fanno confusione tra situazione meteorologica e clima! E voglio sperare che l'uso improprio della lingua da parte di tali sedicenti "giornalisti" sia il frutto di pura e semplice ignoranza, perché in caso contrario sarebbe molto peggio.

Carlo Stagnaro ha detto...

Ugo, nel merito sono perfettamente d'accordo con te. Un inverno freddo non fa il cooling. Però è ugualmente vero che un'estate calda non fa il warming. Eppure, fenomeni di quel genere - l'ondata di calore del 2003, l'apparente siccità dell'anno scorso e poi la piovosità anomala pochi mesi dopo, perfino Katrina - sono spesso stati chiamati dagli allarmisti, compresi persone apparentemente serie e competenti, come prova della catastrofe antropogenica. Razionalmente e intellettualmente, dunque, sono molto critico verso coloro, compresi molti miei amici, che hanno usato la neve come "prova" contro il climate change. Però, capisco anche che chi la fa, se la deve aspettare, e che non si può pretendere il rispetto rigoroso del metodo scientifico - non mi riferisco, ovviamente, a te - solo quando fa comodo.

Ugo Bardi ha detto...

Carlo, entro certi limiti è vero che c'è chi ci marcia sul catastrofismo ed è anche vero che c'è chi - ingenuamente - vede l'effetto del riscaldamento globale in ogni giorno di caldo estivo. Però, secondo me che le colpe sono molto sbilanciate a sfavore dei negazionisti.

Per esempio, vai a dare un occhiata a questo link
http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=26443

e dimmi se questa non è pura e semplice disinformazione. Questo non è un sempliciotto che scrive un commento sul blog; è uno che scrive su un sito che pretenderebbe di essere serio.

Ti lancio una sfida: trovami un'esempio equivalente di disinformazione, però di stampo catastrofista. Io non ne saprei citare uno, però magari ci sono.

Carlo Stagnaro ha detto...

Caro Ugo, non ho seguito la questione dei ghiacciai, quindi assumo che si tratti di effettiva disinformazione. Sarebbe facile rimandarti alla visione del film di Al Gore, come esempio molto più vasto, molto più profondo, e molto più diffuso di colossale disinformazione allarmista. Se vuoi un esempio italiano - uno tra i molti, ed escludendo pubblicazioni amatoriali - ecco un esempio:
http://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/06/riscaldamento_della_Terra_rende_cicloni_co_9_080506123.shtml

Oppure vedi questo, tratto da "Liberazione" e - se lo cerchi su Google - molto ripreso da diversi siti:
http://www.comitatiscrivia.it/ambiente134.htm

Ugo Bardi ha detto...

Caro Carlo, nonostante le leggende che girano, il film di Al Gore e inattaccabile dal punto di vista scientifico, eccetto che per un paio di dettagli secondari.

Per i due link che citi, nota il punto fondamentale. Entrambi dicono che l'aumento della frequenza degli uragani, incluso Katrina, sono una conferma del riscaldamento globale. Questo è corretto. Sarebbe stato sbagliatissimo se, invece, avessero detto qualcosa tipo "gli uragani dimostrano che esiste il riscaldamento globale" Cosa che infatti non hanno detto. Volendo, Nebbia si è un tantino sbilanciato in questo senso; d'altra parte va anche detto che lui non è un climatologo. Nell'altro articolo, viceversa, Maracchi - che è un professionista - è inattaccabile nelle sue dichiarazioni

Nota invece la differenza con le dichiarazioni dei negazionisti negli ultimi tempi che hanno detto (vedi il link del mio commento precedente): "il (preteso) ritorno dei ghiacci polari dimostra che non c'è il riscaldamento globale". Eh, no, non ci siamo proprio. C'è un abisso di differenza.

Carlo Stagnaro ha detto...

Caro Ugo, non condivido il tuo giudizio sul film di Al Gore. Gore fa molte affermazioni - per esempio sull'aumento del livello dei mari - che rispecchiano l'opinione di alcuni scienziati ultracatastrofisti, MA NON il "consenso Ipcc" (se questo deve essere il riferimento). Ovviamente, ognuno è libero di credere quel che vuole e di ritenere più affidabile l'opinione di uno studioso contro la totalità degli altri (anzi, la scienza procede proprio in questo modo!) ma è scorretto presentare questa visione come una certezza acquisita. La condanna della corte britannica nei confronti delle scuole che avevano proiettato il film di Gore, pur essendo assolutamente discutibile nel metodo (non voglio discutere di questo, però), è molto appropriata nella valutazione degli errori di Gore, che non sono né marginali né isolati.

Sono poi in completo disaccordo con la tua valutazione dei due articoli che ti ho segnalato (e di tanti altri, che non ho voglia di cercare perché il tempo è una risorsa scarsissima!). Oddio, formalmente hai ragione. Ma sostanzialmente no. Se tu dici che "il global warming antropogenico aumenta gli eventi estremi, come Katrina", il lettore medio capisce: Katrina è colpa del global warming antropogenico. E' come se io dicessi: "il 10 per cento delle morti per tumore è inevitabile". E' un'affermazione vera. Però, il messaggio che essa trasmette è che il 90 per cento delle morti potrebbe essere evitato, e ciò non è vero (credo, almeno; e ancora una volta non mi interessa). E il fatto che questo giochino retorica non provenga da sprovveduti blogger, né da persone magari competenti che gestiscono un sito amatoriale, ma da coloro che sono presentati, dal più autorevole quotidiano italiano, come i più autorevoli esperti del tema (tu dici che Nebbia non è un climatologo e il suo "sbilanciamento" può essere spiegato così, ma il lettore medio non lo sa e non lo verifica, giustamente) è, a parer mio, un'aggravante, che rende questi episodi - e altri simili - più gravi del caso da te contestato - su cui, peraltro, io stesso non ho le idee chiare. (Nel senso che mi pare, comunque, che le notizie sullo scioglimento dei ghiacci artici tendano a essere SEMPRE sensazionalistiche: non dimentichiamoci le cronache ferragostante sulla loro scomparsa, quando Ferragosto è forse più responsabile del global warming di un fenomento transitorio).

Anonimo ha detto...

sulla reale portata (modesta) degli 'errori' del film di Gore mi permetto di rimandare a quest'analisi:

http://www.realclimate.org/index.php/archives/
2007/10/convenient-untruths

Anonimo ha detto...

I dati forniti da Cryosphere today sono già corretti in origine, ad esempio nel grafico in area dell'università dell'illinois il valore massimo dell'inverno 1978-1979 è simile a quello dell'inverno 1987-1988 a differenza del grafico presente nell'articolo in cui c'è la discontinuità nei dati al 1987.
http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/IMAGES/current.area.jpg

Oppure si può raffrontare i grafici in anomalia forniti dall'NSIDC e dall'università dell'illinois, anche qui si nota chiaramente anche ad occhio la discontinuità nel grafico NSIDC ma non nel secondo:
http://img246.imageshack.us/img246/3783/gsfcnasateamanomalyareagl7.png
http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/IMAGES/current.anom.jpg

Ugo Bardi ha detto...

Se tu dici che "il global warming antropogenico aumenta gli eventi estremi, come Katrina", il lettore medio capisce: Katrina è colpa del global warming antropogenico. E' come se io dicessi: "il 10 per cento delle morti per tumore è inevitabile". E' un'affermazione vera. Però, il messaggio che essa trasmette è che il 90 per cento delle morti potrebbe essere evitato, e ciò non è vero

Carlo, scusa, mi sfugge un po' il senso di questo ragionamento. Se io dico "il GWA aumenta il numero di eventi estremi, come Katrina" dico una cosa vera. Può darsi che parte del pubblico capisca che "Katrina è causata dal global warming", ma questo è solo formalmente sbagliato. Come dicevo prima, sarebbe sbagliato dire, semmai, "Katrina è PROVA del GWA"

Comunque, ci faccio sopra un piccolo post e poi continuiamo a discuterne.