mercoledì, gennaio 10, 2007

I cambiamenti climatici sono una vera priorità

Uno studio di Bruxelles lancia l'allarme: "Con i cambiamenti climatici in Europa presto più morti e desertificazione. L’Italia è tra i paesi più a rischio". “I cambiamenti climatici in atto sono una vera priorità, per l'Italia e per tutta la comunità internazionale, e devono essere affrontati con determinazione”, ammonisce commentando il rapporto il Ministro italiano dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Peccato che, come denunciano WWF, Legambiente e Greenpeace, il Piano Nazionale di Assegnazione delle quote di CO2 (anidride carbonica) presentato dallo stesso Ministro alla Commissione Europea consenta un tetto di 209 milioni di tonnellate (Mt), invece dei 186 Mt necessari a riportare il tetto delle quote assegnate a livelli in linea con l’obiettivo del Protocollo di Kyoto. Non solo: grazie ad un’artificiosa sotto allocazione agli impianti cosiddetti in CIP6, il nuovo PNA di fatto determinerà un aumento delle emissioni del settore termoelettrico di quasi 10 Mt, il tutto per favorire investimenti verso il combustibile fossile che produce maggiori emissioni di anidride carbonica, il carbone.
Ma l’imperturbabile Ministro se la cava addossando la colpa del pasticcio al collega Bersani, coautore del PNA ed auspicando paradossalmente che la Commissione Europea respinga il piano da lui presentato. Può darsi che tra i due Ministri ci sia un gioco delle parti, ma ci saremmo aspettati qualcosa di più da parte di un governo che ha tra gli obiettivi del proprio programma la lotta ai cambiamenti climatici e l’attuazione del protocollo di Kyoto.
Terenzio Longobardi

2 commenti:

BLOG NEWS ha detto...

ciao complimenti per il blog.penso che il riscaldamento globale sia un problema gandissimo.speriamo che dai discorsi si passi hai fatti infine ti invito a visitare il mio blog http://newsfuturama.blogspot.com/ ciao

nikonline ha detto...

Siamo terribilmente indietro, indietro culturalmente e nei programmi, per non parlare politicamente.D ovremmo essere piu'"pazzi",scendere nelle piazze "vere" e "virtuali" gridare e farci sentire, noi che abbiamo la sensibilita' di uomini che amano questo pianeta e tengono a cuore le sue sorti. Se rimaniamo invischiati nei soliti rimpalli all'italiana tra cinici politici e un mondo di media poco incline a emettere continuamente allarmi e a cambiare rotta sui modelli culturali che sono alla base del mancato rispetto dell'ambiente,non cambiera' un bel niente e ci aspetta un domani soffocante, dove scarseggera' l'ossigeno l'elemento chiave per la vita su questo pianeta.Come fare? troviamo una vera piazza per dire la nostra, noi uomini comuni cittadini italiani (tanto per restringere il cerchio ) cerchiamo consensi come si faceva una volta quando in Italia si faceva politica attiva.Ma ora non e' piu' il tempo di rivendicazioni di classe e ne tantomeno di indossare un colore per veder riconosciuta la propria identita'. Quello che dovrebbe unirci e' un'emergenza che a macchia di leopardo si va' diffondendo tra noi, sulla questione ambiente.Il tema e' vasto come lo sono le problematiche ad esse inerenti si va' dalle nuove soluzioni sulle energie alternative e rinnovabili, ai sistemi ibridi di produzione di energia, ai bio carburanti, all'energia eolica, a quella solare ,e nessuna di queste dovrebbe escludere l'altra, ma concorrere tutte a modificare e ad integrare le richieste di consumi energetici sul pianeta terra.Ma la cosa piu' importante e' mostrare esempi di utilizzo di queste nuove risorse e proporre nuovi modelli culturali che smitizzino quelli attuali ,suggerendo stili di vita piu' sobri.Io proporrei un "festival/forum delle energie nuove" sia umane che tecnologiche, un terreno comune dove incontrare,proporre,discutere lo stato dell'arte dei consumi di energia, i metodi, raccogliere petizioni per correggere e proporre nuove leggi in merito...forse sono andato troppo in la' con la fantasia? utopie? ma se non facciamo questo o altro , cosa allora ?