sabato, novembre 25, 2006

Il petrolio per il turismo - il petrolio contro il turismo

Avete mai fatto caso a una cosa? I paesi che producono petrolio non hanno turisti, e viceversa.

Prendete l'arco dei paesi dell'Africa del Nord; Marocco, Algeria, Tunisia, Libia e Egitto. Bene, di questi solo due producono petrolio e gas, Algeria e Libia, e sono i due paesi dove i turisti non vanno. Non sarebbero bene accolti.

Prendete il Medio Oriente e anche li' la regola vale: Israele, Libano, Giordania e Siria sono paesi che non producono petrolio e che cercano, per quanto possono, di attirare i turisti. Il paese che ha oggi più petrolio di tutti, l'Iraq, confina con la Siria e la Giordania, ma non è decisamente il caso di andarci come turisti (non è il caso di andarci in nessuna forma). Lo stesso vale per l'Arabia Saudita e l'Iran, anche se in Iran un certo turismo esiste (ed è anche quello dei tre che ha meno petrolio). Anche la Russia, paese produttore di petrolio, non è un posto facile per i turisti.

Come tutte le regole, anche questa ha delle eccezioni. USA e Canada sono produttori di petrolio, e i turisti ci vanno, lo stesso vale per la Norvegia, l'Inghilterra e la Danimarca. Però, si può dire che se l'economia di un paese dipende quasi esclusivamente dal petrolio, il turismo in quel paese non esiste.

Data la regola, ce ne possiamo domandare la ragione. Come mai il petrolio caccia via i turisti? Fra le altre cose, è vero anche che se non ci fosse petrolio, non ci sarebbero neanche turisti a lunga distanza. Su questo punto, possiamo pensare che i vari paesi cercano di strutturare le loro economie sulle risorse che hanno, il cui problema è sempre di attirare valuta pregiata, ovvero dollari. Chi ha petrolio, non ha problemi a incassare dollari, chi non lo ha, deve arrangiarsi; uno dei modi per riuscirci è di attirare i turisti i quali portano, in effetti, valuta pregiata.

Tutto questo, di per se, non implicherebbe che se un turista visita un paese petrolifero, qualcuno gli debba sparare con l'AK-47. Forse i paesi petroliferi hanno già troppi dollari? Improbabile. Diciamo piuttosto che il flusso di dollari che arriva in un paese che esporta petrolio genera un dominio dei meccanismi economici da parte di una lobby petrolifera - chiamiamola pure un'oligarchia - che non ha nessun interesse a far si che il paese sviluppi altri meccanismi economici che sarebbero in concorrenza con il petrolio e metterebbero a rischio la dominanza dell'oligarchia corrente. Questo spiega anche perché i paesi petroliferi hanno tanta difficoltà a mettere in piedi un'industria nazionale decente, nonostante le loro grandi risorse economiche.

Il petrolio, come al solito, finisce per essere una maledizione. Per fortuna prima o poi finirà per tutti



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