lunedì, agosto 27, 2007

La grana kazaka: sempre peggio

Secondo una notizia Reuters di oggi, il governo Kazako ha sospeso oggi per tre mesi il lavoro al giacimento di Kashagan a causa di "violazioni ecologiche" che ENI e gli altri partners avrebbero commesso. Nessun commento per ora dall'ENI, il cui amministratore delegato, Paolo Scaroni, aveva fatto delle dichiarazioni molto ottimistiche venerdi scorso.

Secondo Reuters, negli ambienti industriali nel Kazakhstan si dice che il governo non è soddisfatto dei termini dell'accordo con i partners internazionali, che era stato negoziato in un momento di difficoltà per il Kazakhstan, che aveva bisogno di denaro. Sempre secondo Reuters, la situazione ricorda da vicino il recente conflitto fra Shell e governo Russo per il giacimento di gas di Sakhalin -2. In quel caso, il conflitto si è risolto con il benservito alla Shell e la ripresa del totale controllo da parte dei Russi. A Kashagan si potrebbe andare verso qualcosa del genere.

La grana kazaka va sempre peggio

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Kazakhstan suspends Kashagan oilfield

ASTANA (Reuters 27 Aug) - Kazakhstan suspended work at the huge Kashagan oilfield for at least three months on Monday, raising the stakes in the long-delayed project developed by a consortium of Western oil majors.

The project's start-up delays and cost overruns have long irked Kazakhstan. It has threatened to revoke a permit held by an Eni -led group to exploit the Caspian Sea site, the world's biggest oil find in decades, over ecological concerns.

The dispute is reminiscent of Russia's row with Royal Dutch Shell, which ended with the multinational oil firm losing control of the giant Sakhalin-2 oil project to Russia's Gazprom

Ecology Minister Nurlan Iskakov said on Monday the suspension was due to environmental violations.

"The permit for 2007 has been suspended. That is, we are suspending work for three months on our part," Iskakov told reporters.

"We have contacted the Energy Ministry for it to take action as the authorised body within the contract's framework."

Italy's Eni and other consortium members were unavailable for comment. The energy ministry in Astana refused to comment.

"In 2003-2005 we specified a number of offshore sites and we put forward our demands. As of today, these ecological requirements have not been fulfilled," Iskakov said.

"That's why we decided to carry out such an unprecedented step. I think you will hear in the nearest future what will happen next".

Eni Chief Executive Paolo Scaroni said on Friday his company and its partners had 60 days to reach a negotiated solution for the Kashagan project.

Industry sources in Kazakhstan say some in the government are unhappy with what are now seen as overly generous terms signed with foreign companies in the 1990s, when Kazakhstan needed foreign investment to overcome a post-Soviet slump.

Kashagan's AgipKCO consortium also includes Shell, Exxon Mobil Corp, Total, ConocoPhillips, Japan's Inpex Holdings Inc and the Kazakh oil company KazMunaiGas .

The consortium has put off the original startup of the world's biggest oilfield discovery in 30 years to the second half of 2010 from an original target of 2005.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe una bella batosta per ENI. Ma la compagnia di stato kazaka ha le possibilità tecniche per operare da sola e far partire la produzione del campo?
Al massimo potrebbero cercare di cambiare operatore tra le varie compagnie straniere, in ogni caso ENI vedrebbe ridimensionate di parecchio le proprie ambizioni.

Anonimo ha detto...

Sarebbe molto strano che un piatto apparentemente così allettante, (magari preparato e presentato anche meglio di quello che non è realmente), fosse lasciato dirigere all'ENI, se non altro anche solo per questioni d'immagine.
Saluti
Giovanni Marocchi

Anonimo ha detto...

Non c'entra niente col post, ma vorrei porre una domanda a proposito di una pubblicità diffusa di recente su tv e giornali che sostiene che lavare i piatti con la lavastoviglie è più conveniente dal punto di vista energetico e del consumo d'acqua di lavarli a mano.
E' vero o si tratta di pubblicità ingannevole?