giovedì, giugno 05, 2008

Il sughero non serve solo per i tappi di bottiglia

Nel luglio del 2007 ho eseguito dei lavori di isolamento termico della mia abitazione, consistenti nell’installazione di un tetto ventilato con pannelli di sughero sotto le tegole di copertura, come risulta dallo schema qui a fianco. In passato avevo già inserito nelle stanze più fredde infissi con doppi vetri e applicato ai termosifoni le valvole termostatiche per regolare la temperatura nei singoli locali. Oltre che per motivi ambientali, questi tipi d’intervento sull’involucro edilizio sono ora particolarmente convenienti grazie alla possibilità prevista nelle due ultime finanziarie di detrarre nella denuncia dei redditi, complessivamente, il 55% dell’investimento nei tre anni successivi ai lavori. Ma, siamo in Italia, la possibilità concreta di accedere a queste agevolazioni è stata a lungo in forse, a causa di un errore commesso nella pubblicazione della tabella relativa ai valori delle trasmittanza termica (tra l’altro molto severi in rapporto a quelli previsti dal decreto sulla certificazione energetica degli edifici) da rispettare negli interventi di riqualificazione energetica, ai fini dell’accesso ai benefici fiscali. L’Agenzia delle Entrate aveva dichiarato nulli gli effetti della norma in assenza di una correzione della citata tabella. Aspoitalia, insieme al WWF, ha anche segnalato questo problema ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Per fortuna, in zona Cesarini, nell’ultima finanziaria, l’errore è stato sanato con effetti retroattivi. Con un sospiro di sollievo, ho quindi potuto effettuare la prima consistente detrazione fiscale nella denuncia dei redditi di quest’anno.
Problemi. I lavori sulla copertura dell’edificio sono di competenza condominiale e non sempre si riesce a mettere d’accordo tutti. Infatti, nel mio caso, ho dovuto accollarmi interamente la spesa in cambio del permesso degli altri condomini a realizzare i lavori.
Risultati. Nell’attestato di qualificazione energetica da inviare obbligatoriamente all’Enea, pena l’esclusione dalle agevolazioni fiscali, risulta che la trasmittanza termica del tetto è passata da un valore precedente l’intervento di 2,25 W/mq.°K a 0,348 W/mq.°K, consentendo un netto miglioramento delle prestazioni energetiche della climatizzazione invernale e delle condizioni climatiche interne all’abitazione nel periodo estivo (considerando che non utilizzo dispendiosi impianti di raffrescamento). In particolare, l’attestato prevede una riduzione di circa il 35% del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, che ho cominciato a verificare anche nelle bollette del gas relative alla trascorsa stagione invernale, con un conseguente notevole abbattimento dei costi del riscaldamento.
Morale della favola, l’isolamento termico dell’abitazione e soprattutto della copertura è attualmente un’operazione estremamente conveniente in termini economici e di benessere ambientale. Dal punto di vista generale, è auspicabile che le agevolazioni fiscali previste vengano confermate anche per i prossimi anni in quanto, come si può vedere in questo grafico, nel riscaldamento delle abitazioni, si possono conseguire i maggiori risparmi energetici negli usi finali del settore residenziale.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno, l'anno prossimo acquisterò una villetta in cui vorrei effettuare interventi di coibentazione/risparmio energetico analoghi a quelli indicati da Terenzio Longobardi. Esiste un link a della docuumentazione su quali sono le opzioni possibili (comprensibile a una persona di cultura media) o bisogna affidarsi a dei tecnici e fidarsi delle soluzioni che propongono??

Anonimo ha detto...

Su energoclub ci sono un sacco di links:
http://www.energoclub.it/doceboCms/page/122/risparmio_energetico_edifici_residenze.html

Anonimo ha detto...

(il link non sembra leggibile... vado a capo)
http://www.energoclub.it/doceboCms/page/122/ri
sparmio_energetico_edifici_residenze.html

Unknown ha detto...

Documentarsi è sempre utile, ma il problema è riuscire a valutare l'impatto complessivo delle soluzioni; diversamente, ed è il caso più frequente, le ditte propongono tecnologie sovradimensionate o mal equilibrate, con rapporto complessivo costi/prestazioni non ottimale.

Avvalersi di tecnici terzi, anche solo per una consulenza o una verifica, è sempre buona cosa. Non è però banale trovare professionisti capaci di valutare l'insieme casa come un ente unico: purtroppo le figure trasversali sono poche, causa che sino a ieri il progetto era oscenamente a compartimenti stagni (l'architetto badava all'estetetica/usabilità, l'ingegnere sistemava le strutture, e infine i termotecnico cercava di infilare gli impianti).

Una soluzione viene dalle certificazioni energetiche: enti/professionisti terzi si occupano di valutare e certificare il progetto, dandone una indicazione sintetica (la classe energetica, come per gli elettrodomestici). Il Dlgs 311 prevede comunque per ogni edificio l'attestato di qualificazione energetica, quindi se ci si fida dei professionisti si può forse evitare la spesa (molto indicativamente: sui 1500€ per una abitazioni monofamiliare di medie dimensioni) dell'esplicita certificazione da terzi.

Resta però il detto problema dell'ottimalità degli investimenti: la certificazione ti garantisce certi consumi, ma a quali costi (economici e di energia grigia) sono stati ottenuti? Questo è un aspetto tutt'altro che banale, che va molto sulla sensibilità del professionista ed il suo particolare approccio.

Chiudo con un mio modesto consiglio, nel caso questo di dover costruire da zero in assenza conoscenze e/o conoscenti fidati: orientarsi verso le soluzioni prefabbricate, rigorosamente di aziende sul settore da tempo e con ampie esperienze. Svariate le ditte tedesche e austriache che costruiscono ora anche da noi, ma ci sono anche imprese italiane con discreta esperienza.

Una indicazione per chiudere: dovendo scegliere dove investire, partire anzitutto dall'isolamento. Poi valutare un buon impianto di areazione controllata, con benefici sia energetici che di benessere. Infine, pensare all'impiantistica termotecnica in senso stretto. Dico questo perchè vedo spesso proporre impianti da decine di migliaia di euro (sistemi a pavimento con pompe geotermiche e integrazione a solare termico sottovuoto), quando magari per una cifra inferiore si potrebbe avere bilancio energetico anche migliore investendo su isolamento e corretto sfruttamento degli apporti passivi.

Volendo potrei aggiungere di chiedere la mia consulenza :P, ma sarei di parte, quindi non lascio recapiti.

Terenzio Longobardi ha detto...

Caro onestocombattente,

per cominciare a farsi un'idea abbastanza imparziale delle soluzioni e delle opportunità offerte dal regime di agevolazione fiscale per gli interventi di risparmio energetico nell'edilizia consiglio la lettura del sito dell'Enea www.enea.it.
Poi, ovviamente, se non si hanno specifiche competenze tecniche, è conveniente affidarsi a un professionista specializzato, possibilmente di fiducia. Non ce ne sono molti, inoltre stiamo ancora attendendo la pubblicazione di un decreto attuativo della legge sulla certificazione energetica degli edifici che dovrebbe stabilire criteri di formazione e selezione di questi tecnici.

Anonimo ha detto...

Un buon sito dove trovare informazioni e non solo è questo:

http://www.edilclima.it/it/home/index.php

Si veda in particolare la rivista pubblicata da Edilclima, che tratta in molti articoli il rapporto costi-benefici degli interventi sul patrimonio edilizio esistente:

http://www.edilclima.it/it/home/p2000/index.php

Maurizio T.

Anonimo ha detto...

Ringrazio tutti per gli interessanti spunti, adesso inizierò a studiare ....