mercoledì, luglio 18, 2007

L'Onorevole e lo Scienziato

A sinistra, il mondo come lo vede la maggior parte della gente; a destra, il mondo come lo vedono gli scienziati; sulla padella c'è scritto "riscaldamento globale"


Visto l'argomento del mio ultimo post sul blog di ASPOItalia, mi sembra il caso di ripresentare qualcosa che avevo scritto due anni fa e avevo pubblicato su
www.aspoitalia.net . E' scritto in forma di racconto di fantasia e, ovviamente, i pensieri dei protagonisti sono una mia interpretazione. Tuttavia, i fatti descritti sono realmente accaduti.



L’onorevole è un uomo dai capelli bianchi, ancora ben portante. Per la verità, è un ex-onorevole, ma non sono passati molti anni da quando sedeva in parlamento a Roma e lui tiene ancora molto al suo titolo. Normalmente, ai convegni ci va quando lo invitano. Arriva, fa il suo intervento e poi sparisce per qualche altro impegno. Stavolta, però, è arrivato come spettatore; incuriosito da questo convegno sui cambiamenti climatici che si tiene per caso vicino a casa sua. Si siede in prima fila; proprio davanti al tavolo degli oratori.

Lo scienziato è sulla quarantina. Di origine medio-orientale, ha vissuto anche in Africa. Ha visto tempeste, siccità, carestie, e invasioni di locuste. Ha visto la guerra e l’ha anche combattuta lui stesso. Ma è anche una persona che ha studiato molto e conosce bene il suo argomento. Si siede al tavolo degli oratori e parla mentre mostra diapositive sullo schermo dietro di lui.

Appena lo scienziato comincia a parlare, l’onorevole si sente a disagio. Questa storia del riscaldamento globale, l’onorevole ne ha sentito parlare. Sa che è una storia inventata, un complotto di catastrofisti esagitati, gente che vuole distruggere l’economia con questa stupidaggine del protocollo di Kyoto. Forse anche l’aspetto medio-orientale dello scienziato gli da fastidio. Non sarà mica uno di quei terroristi islamici?

Quando lo scienziato parla della concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera di settantamila anni fa, l’onorevole non riesce a trattenersi. Fa un gesto di stizza e sbotta a voce alta, “Ma lei cosa ne sa? Lei c’era?”

C’è un momento di silenzio nella sala. L’onorevole e lo scienziato sono uno di fronte all’altro, si guardano negli occhi a pochi metri di distanza. Per un attimo, lo scienziato considera se è il caso di rispondere a tono; ma poi si trattiene. Non vuole rispondere male a una persona dai capelli bianchi. “Sto solo presentando i dati” dice, e continua la sua esposizione con calma.

Ripartono le diapositive sullo schermo. La temperatura aumenta, i disastri ambientali anche. Le ultime estati hanno battuto tutti i record, uno dopo l’altro. Sono dati su dati che si accumulano: il riscaldamento globale non è una teoria, è un fatto. I danni che ha fatto e che ci sta facendo sono altrettanto un fatto e ci si aspetta che le cose vadano a peggiorare presto.

Mentre parla, lo scienziato guarda l’onorevole. Si rende conto che le sue parole hanno un effetto. L’onorevole è impressionato; queste cose non le aveva mai sentite dire prima. Si agita sulla sedia e addirittura arrossice. Si rende anche conto che nessuno in sala ha apprezzato la sua interruzione. Tutti lo hanno considerato un maleducato.

Finito il convegno, lo scienziato se ne torna a casa. Lo scontro lo ha un po’ scosso e gli è dispiaciuto aver messo in imbarazzo quell’uomo dai capelli bianchi. Non lo aveva mai visto prima; gli hanno detto che è un onorevole. E’ possibile che non sapesse veramente niente del cambiamento climatico? E’ possibile che in parlamento nessuno sappia queste cose? Eppure sono i parlamentari che prendono le decisioni su cose come queste; cose importantissime per tutti . . . No, non è possibile che siano così ignoranti.

L’onorevole se ne torna a casa in silenzio. Rimugina su quello che ha sentito. Quelle cose che ha fatto vedere quello scienziato gli hanno fatto impressione; diceva anche che peggioreranno; mah? Certo, un inverno così caldo non se lo ricordava in tutta la sua vita; anche questo gli fa un po’ impressione.

A casa, l’onorevole si siede in poltrona e accende la TV. Con il telegiornale, si sente subito rincuorato. Questa faccenda del cambiamento climatico non può essere così importante se nessuno ne parla in televisione. Al diavolo queste assurdità sul clima: tutte balle, evidentemente.




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4 commenti:

Frank Galvagno ha detto...

Purtroppo, è l'emblema estremo di una parte della nostra classe politica.

Del personaggio, viene fuori tutto l'ego e la necessaria ignoranza per sostenerlo.

Con queste premesse, tutto ciò che può scaturire da simili individui è un crescendo di azioni via via peggiori, in nome dell'interesse personale.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa per l'OT.

Qualcuno mi sa spiegare come sia possibile che l'acqua salata prenda fuoco?

http://www.youtube.com/watch?v=4kKtKSEQBeI

http://www.youtube.com/watch?v=aGg0ATfoBgo&mode=related&search=

Anonimo ha detto...

Carino il motore stirling...
Cmq questa non è la sede adatta, prova nel forum di www.energeticambiente.it, chissà, forse un Armando (Andrea) De Para o altri hanno visto questa roba anche direttamente.

Ugo Bardi ha detto...

Questa dell'acqua che brucia ne abbiamo discusso sul forum "petrolio". Suggerisco di iscriversi per questo tipo di discussione