sabato, giugno 14, 2008

Space Warp to Capannori



Il rettilineo che porta a Capannori, provincia di Lucca. Non vi sembra che manchi qualcosa?


Arrivando a Capannori, comune in provincia di Lucca, l'impressione è che sia cambiato qualcosa; che uno sia stato catapultato dall'universo normale a un altro universo da uno space-warp da fantascienza.

Ci vuole un attimo per rendersi conto di cosa manca, ma poi te ne accorgi. Mancano i cassonetti. Eh, si. Quei bei cassonetti blu, verdi, gialli che sono tanto comuni che non ci facciamo più caso. Ovvero, ci facciamo caso quando mancano. E questo è il caso di Capannori. Evidentemente un pianeta diverso dal nostro.

Se vi capita di girellare per la città, vi accorgerete di altre caratteristiche di questo mondo alieno. Per esempio, sul tetto del comune si vedono chiaramente delle file di pannelli fotovoltaici. Ohibò, il sindaco deve essere veramente un alieno. In Toscana (il pianeta in cui vivo normalmente) è già tanto se il comune non ti mette i bastoni fra le ruote; figuriamoci se li fa mettere proprio sul tetto del palazzo comunale.

In realtà il sindaco di Capannori non ha un aspetto particolarmente alieno. Mi è capitato di incontrarlo in questo viaggio. L'incontro è avvenuto al convegno "Capannori rifiuti zero" che si è tenuto il 27 Aprile su quello strano pianeta alieno di cui vi stavo parlando.

In effetti, il convegno mi è parso popolato da alieni. Non avviene spesso sul nostro pianeta di vedere un convegno sui rifiuti dove non ci sono i soliti tizi che ti dicono che non si può fare altro che incenerire. Qui, c'erano quattro esperti di rifiuti americani, tutti passati probabilmente attraverso lo stesso space warp, che hanno raccontato delle loro esperienze con i rifiuti negli Stati Uniti. Apparentemente, su questi pianeti lontani, si possono trattare i rifiuti senza bisogno di incenerirli e ci si guadagna sopra, anche. Parlano addirittura di "rifiuti zero". Alieni.

Curioso: il sindaco di questo pianeta-Capannori dice bene dei comitati dei cittadini e non li accusa di "non volere le cose nel loro cortile" ("nimby"). Anzi, il sindaco loda i comitati per le loro proposte e i comitati lodano il sindaco per averle messe in pratica. Siamo veramente su un pianeta alieno - perlomeno a diversi anni luce di distanza.

La cosa aliena che hanno fatto sul pianeta Capannori è la raccolta differenziata porta-a-porta. Si, proprio quella cosa che sul nostro pianeta non si riesce a fare perché, come sanno tutti, i terrestri non sono capaci di farla, non la vogliono e poi costa troppo, ed è comunque una fesseria: non è tanto meglio bruciare tutto? Si vede che qui sono veramente degli alieni, perché pare che i cittadini del pianeta siano entusiasti del nuovo metodo che li fa rispiarmiare e anche di essersi tolti dalle scatole quei cassonetti ingombranti e puzzolenti.

Viene a parlare al microfono il presidente dell'azienda locale che gestisce la raccolta porta a porta. Dice che non è costata più cara della raccolta tradizionale e che funziona benissimo. Strano che non è tutto verde e non ha nemmeno le antenne; sembrerebbe proprio un terrestre. Ma deve essere per forza un alieno se dice queste cose.

L'ultima cosa che viene detta al convegno è preoccupante: la raccolta porta-a-porta funziona talmente bene che la stanno espandendo anche oltre il pianeta Capannori; verso i pianeti vicini. Questi alieni ci invadono!! Chissà che non ci tocchi fare la raccolta porta a porta anche a noi terrestri!

Per saperne di più, leggete il Resoconto del convegno

23 commenti:

Stefano Marocco ha detto...

Segnalo che anche nel comune di Chieri e di altri nella provincia di Torino si effettua da qualche anno la raccolta porta-a-porta. La gente, almeno quelli che conosco, ha subito il contagio del virus alieno e si è adeguata, anzi è pure contenta.

Anonimo ha detto...

Qui a Torino, il nostro sindaco la pensa ben diversamente sul versante rifiuti e inceneritore.
Vogliono costruirne uno ed una delle scuse principali addotte, era che bruciando i rifiuti si fa tanto bel calore da immettere nella rete del teleriscaldamento.
Notizia di questi giorni, la società IRIDE che appunto gestisce il teleriscaldamento in città, non lo vuole questo calore, ne ha già a sufficienza con le sue centrali di produzione.
C'è questo breve video dove viene citato anche Paul Connet, dove viene presentata anche Novara col 70% di raccolta differenziata.
Il video è "leggermente" ironico :-)
http://www.youtube.com/watch?v=NaU-7nTIBZM

Grazie per il resoconto di questa conferenza, è bene dare anche buone notizie, per far capire alla gente che soluzioni ci sono ed anche economicamente vantaggiose!
Poi non passano al TG1 in prima serata ma questo è un altro discorso...

Anonimo ha detto...

Non siamo alieni a Capannori...
C'è solo un po' di impegno politico e responsabilità dei cittadini in più...
Qui http://www.comune.capannori.lu.it/stampa/maggio08/220508rdaprile.htm
potete vedere i risultati della raccolda differenziata del mese di aprile (da notare la riduzione dei rifiuti!), qui http://it.youtube.com/watch?v=x4yPj0ltgQc
un'intervista all'assessore all'ambiente

kzpaul ha detto...

Segnalo che in alcuni comune della Riviera Berica ( provincia di Vicenza ) si effettua la raccolta porta a porta dell'umido e del secco, mentre carta, plastica e vetro ancora nei cassonetti.
I comuni sono : Longare, Castegnero e Nanto.

Anonimo ha detto...

A Verano Brianza(Milano) si effettua già da qualche anno la raccolta porta a porta, ma recentemente si è ampliato e adesso raccoglie, secco, umido,vetro, alluminnio,carta e cartone e due volte all'anno dei volontari raccolgono anche i "rottami"; purtroppo qua parte della gente non si impegna tanto e abbiamo raggiunto solo il 62%

Frank Galvagno ha detto...

Per Stefano e Paolo Mot: nelle vostre città la "tassa rifiuti" viene pagata in modo "tradizionale" (cioè, in base ai m2 dell'abitazione)?

Frank Galvagno ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefano Marocco ha detto...

Frank, pago in base al numero di volte che vengono a ritirare il bidone del non recuperabile. Non so però se la cifra è proporzionale ai mq. Però il concetto mi sembra giusto: più recuperi e meno paghi.

Anonimo ha detto...

Beh, nel nostro piccolo, qui a Vaiano (PO), qualcosa si tenta...: la raccolta porta-a-porta parte il venti giugno. Già da qualche anno l'azienda dei rifiuti fornisce la compostiera per il compost casalingo (funziona ottimamente, garantisco) con uno sconto sulla tassa rifuiti per chi ne fa uso (circa 25 euro l'anno di sconto). Da anni in provincia di Prato c'è la raccolta differenziata con i cassonetti.
Una lamentela: come cittadino vorrei che i cittadini l'abbozzassero di preoccuparsi eternamente del parcheggio o del senso unico (persino nella mia minuscola frazione di seicento abitanti) e cominciassero a preoccuparsi della conservazione ed incremento della nostra ricchezza collettiva: abbiamo bellissimi boschi pieni (anche troppo...) di animali, aria, spazio, ruscelli dove ci si può ancora fare il bagno...
Ciao :-)

Anonimo ha detto...

Caro Ugo, ho letto tutti i tuoi interventi sui rifiuti con interesse. Trovo però una sensazione singolare quando ti leggo su questo argomento. A volte apri lo sguardo su scenari innovativi (vedi cronache da Granada), altre volte sembri dare per scontato che la realtà sia molto più arretrata del vero, vedi il pezzo di oggi: ti hanno già detto in tanti "guarda che la facciamo anche noi" :), davvero è ora di valutarne bene gli effetti e migliorarla, più che di proporla . Non voglio dire che su questo versante le cose siano esaltanti, tutt’altro, ma se si guarda ai danni che si perpetuano nella produzione delle merci, il modo in cui parti del paese si organizzano per smaltirle è francamente meritevole.
Alla lunga sicuramente il problema sta in come e cosa si produce, il problema di come smaltire è un problema probabilmente di corto respiro, ma non affrontarlo può ancora causare dei danni micidiali.
Il mio concittadino torinese dice giusto sulla debolezza dei conti sul recupero di energia dall'incenerimento, ma forse non sa che i conti sullo smaltimento dei rifiuti in provincia e città prevedono l'adozione generalizzata del porta a porta ed una media di RD del 50%, media fra il 65% della provincia e il 40% della città.
Vedo un rischio di analisi di stereotopi enon di soluzioni gestionali effettive e praticate.
Riprendo ildiscorso anche sul Forum.
Un saluto a tutti, Franco Noce

Anonimo ha detto...

Sembrerebbero infin contenti anche da noi: Codroip (UD).

Ugo Bardi ha detto...

Caro Franco, vedo che mi scrivi da Torino e, in effetti, può darsi che il mio post risenta della situazione che vedo in Toscana e non rifletta quella delle regioni del nord, dalle quali in effetti mi sono arrivati molti commenti tipo "la facciamo anche noi".

Ti posso assicurare che la situazione in Toscana è estremamente difficile per la raccolta porta a porta. Sebbene il governo regionale ne abbia ufficialmente annunciato l'adozione, ci sono delle resistenze fortissime sia a livello formale come sotterraneo. IN sostanza, si sta cercando di fare tutto il possibile per sabotare l'idea. Per questo, qui da noi la si può considerare ancora come una cosa da Marziani.

Mi fa piacere che anche dalle parti di Torino si stia programmando la raccolta porta a porta, ma ho l'impressione che anche li' non sarà facile. C'è anche l'esempio di Cesena, dove la richiesta dei cittadini di fare il porta a porta è stata rifiutata dall'amministrazione. Insomma, le cose non sono per niente facili.

Aggiungo che anche il porta a porta è soltanto uno stadio verso una gestione assennata dei rifiuti. Non è nè il miracolo nè la panacea. Soltanto un passo avanti

Anonimo ha detto...

Si nel mio caso pago in base ai m2 della casa.

Anonimo ha detto...

Ugo, ancora due parole.
Certamente il PP non è la panacea, inoltre qui a Torino c'è un bel po di malumore popolare verso l'adozione anche in città. Anche a chieri come a ricordato Stefano la raccolta PP funziona, ma non è una passeggiata. Adesso si incomincia a prospettare qualche risparmio e quindi piace di più, ma sono cose che possono cambiare in un attimo. Poi ci sono i politici che se gli fa comodo soffiano sul fuoco ecc. ecc.
in ogni caso fatta la raccolta differenziata rimangono un mucchio di problemi, principalmente perchè produciamo uno sproposito.
Franco

Anonimo ha detto...

Qui a Bologna il comune chiede l'affitto a Hera (società per la raccolta e smaltimento rifiuti) per le aree adibite per la raccolta dei rifiuti in generale,(cassonetti tradizionali) e anche per le piazzole adibite ai cassonetti della differenziata! Un vero esempio su come non incentivare, anzi boicottare un'evoluzione sociale e culturale! Del resto noi siamo ancora agli inceneritori.....
ciao ceci

Anonimo ha detto...

E' una mia impressione o i piccolissimi centri sono più avanti rispetto alle città?

Unknown ha detto...

Sì, anche da quanto vedo io sono i piccoli centri a funzionare meglio e comunque i primi in cui è stata introdotta la raccolta PP.

Va però detto che una cosa è organizzarla a Sorgà (VR), Comune da 3000 abitanti e quasi solo abitazioni indipendenti su strade ben percorribili, e un'altra èimbastire il prelievo dell'umido (con i suoi fragili sacchetti biodegradabili) per gli svariati condomini tra i vicoli di Bologna.

Quanto al passaggio alla raccolta PP, non ho mai visto caso di cittadini non restii e a priori critichi. Allo stesso modo però, passato qualche anno e fatta l'abitudine, sento solo elogi: i rifiuti non si accumulano in casa, niente viaggi in cerca dei centri di raccolta, niente cassonetti davanti a casa (antiestetici, puzzolenti, spesso vandalizzati). E soprattutto, la soddisfazione di sapere che tutti sono obbligati allo stesso - ovvero che non si è il fesso di turno, che si danna per riciclare quando il vicino butta nell'indifferenziato anche le batterie dell'auto.

Ugo Bardi ha detto...

Beh, Den, sembra quasi un miracolo la tua esperienza; "mai cittadini critici riguardo al porta a porta". Qui, a parlare di porta a porta sembra di essere, appunto, dei marziani. Ne ho parlato con l'assessore del caso nel mio comune. Risposta "impossibile da noi, la gente non la vuole e poi costa troppo". Ne ho parlato con un po' di gente, quasi tutti mi hanno detto: "meglio i cassonetti, così non ci dobbiamo preoccupare di niente." Insomma, ci vuole tempo e pazienza

Anonimo ha detto...

Scusate ma quando leggo o sento affermazioni del tipo "la raccolta differenziata è difficile, è costosa, la gente va preparata" mi sembra proprio di essere su un altro pianeta!
Qualcuno sta seguendo la vicenda nella sonda robot Phoenix su un Polo marziano?
Bene, riusciamo a fare missioni del genere, completamene automatizzate, e non riusciamo a risolvere il problema dei rifiuti senza distruggere il nostro pianeta?
Diciamo che vi sono troppi interessi economico-politici che NON vogliono fare la raccolta differenziata ma è molto meglio buttare tutto in discarica ed il massimo dell'idea innovativa è quella di costruire un inceneritore.
Cerchiamo almeno qui di non prenderci in giro.

Unknown ha detto...

Mi scuso per essere inciampato nelle doppie negazioni... :-\

In realtà intendevo che ho sempre sentito cittadini critici prima, ma contenti dopo.

Ovvero: a priori sembra impossibile riuscire ad organizzarsi, e pur di non cambiare abitudini ci si inventa di tutto; poi dopo un po' si scopre che tutti, pensionati(*) in primis, preso il ritmo riescono ad andare in scioltezza.

(*) Citati perchè tra le critiche si sente spesso "gli anziani non capiranno mai come fare". In realtà gli ottantenni di oggi sono cresciuti in tempi in cui non si buttava nulla - ricordo ancora mio nonno riciclare l'umido nel "pastone del porco"... :)

Anonimo ha detto...

La raccolta differenziata Porta a Porta con sistama di tariffazione puntuale a peso ha dimostrato di funzionare alla grande nelle realtà fino a 100.000 abitanti con una generale riduzione dei costi e la stabilizzazione della quantità di rifiuti pro-capite prodotti, arrestando soprattutto la crescita esponenziale dei rifiuti solidi non urbani pordotti dalle utenze non domestiche, favorita dalle politiche di assimilazione spinta portate avanti da quasi tutte le regioni d'Italia, compresa la Toscana.
Per le realtà sopra i 100.000 abitanti la gestione diviene + problematica e costosa, ma può essere attuata per singoli quartieri laddove le condizioni lo consentano.

Frank Galvagno ha detto...

Io pago una tassa rifiuti per una casa rurale in cui spendo il 5% del mio tempo e quando produco "rifiuti", li composto e li recupero :-/

Anonimo ha detto...

il consorzio priula nella provincia di treviso (capoluogo escluso) sta insegnando all'italia come si fanno queste cose. da anni si fa la differenziata porta a porta e si paga il secco in base al numero di svuotamenti (tariffa - non tassa)
da anni siamo saldamente ai vertici d'italia come percentuale di differenziata (sono "nostri" tutti i comuni ricicloni secondo la classifica di legambiente)
imparate gente!