mercoledì, agosto 22, 2007

Brutte notizie dal fronte orientale


In questi giorni, tutti i giornali hanno gli incendi in Sicilia in prima pagina. Giustamente si descrive una situazione drammatica. Può darsi,però che la situazione in Russia sia peggiore. Mi scrive proprio oggi un mio collega da Ryazan, una citta a una cinquantina di km a sud di Mosca,

The problem that it is very hot in Russia now, abnormally hot, 7-10 degrees more than common, without rain. As a results, the forest and peat fires start around Ryazan. Our city is sunk into the smog, a fantastic picture, however, not good enough for the habitants.

Ovvero "il problema è che è molto caldo in Russia adesso, un caldo anormale, 7-10 gradi di più del normale. Come risultato, sono cominciati degli incendi di foreste e di torba intorno a Ryazan. La nostra città è sprofondata nello smog; un'immagine fantastica, tuttavia una cosa non tanto buona per gli abitanti"

Da quanto si può leggere sulla stampa internazionale la situazione delle foreste russe e siberiane è terrificante, con incendi dappertutto a ritmi storicamente mai sperimentati. Si rischia di sciogliere il permafrost siberiano e buttare nell'atmosfera il metano dei clatrati seppelliti nel ghiaccio. Questo genererebbe ulteriore effetto serra, ulteriore riscaldamento e ulteriore scioglimento. Uno dei temuti effetti di "feedback" climatici, questo forse peggiore dello scioglimento dei ghiacci polari, che peggiorerebbe decisamente e rapidamente il problema climatico.

Decisamente, brutte notizie dal fronte orientale. Ma quello che mi fa più rabbia è che proprio in questo momento terribile, c'è gente che sta montando un'incredibile polemica per una correzione di pochi centesimi di grado (!!) sui dati storici delle temperature degli Stati Uniti. Questi qui sarebbero veramente da mandare in Siberia per verificare loro stessi come stanno le cose.



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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Professore, condivido in pieno la sua indignazione per il comportamento di questi cialtroni (chiedo scusa per il linguaggio, ma non c'è altro modo per definirli). Quanto al pericolo dello scioglimento dei ghiacci, soprattutto quelli che che ricoprono la tundra, a cui lei ha accennato, conosce per caso questo paper:

http://dx.doi.org/10.1038/nature02887

quando lo lessi a suo tempo rimasi letteralmente agghiacciato. Eppure di brutte notizie la scienza ce ne ha date parecchie da allora, ma i risultati di quel semplicissimo esperimento mi paiono davvero particolarmente inquietanti.

Carlo Fusco

Anonimo ha detto...

In sintesi, si tratterebbe di effetti "a catena" causati dal surriscaldamento climatico e generatori di ulteriore surriscaldamento... se capisco. Brutta faccenda... e i piromani qui non c'entrano, no?

Ugo Bardi ha detto...

Grazie per la segnalazione dell'articolo su Nature. Agghiacciante, invero. Sempre peggio.....

Da quello che ho capito, in Russia i piromani non c'entrano per niente. Ho un po' il dubbio che c'entrino molto anche in Italia. Possibile che la gente si diverta veramente a bruciare i boschi? Mah?