Di Ugo Bardi
Abbiamo visto ultimamente una serie di commenti sulla stampa e sul
web che sostengono che il problema del picco del petrolio non esiste
più e non esisterà mai (o perlomeno per tempi molto lunghi). Questo
tipo di atteggiamento ricompare costantemente ogni volta che vediamo
un abbassamento dei prezzi del petrolio - come è successo nelle
ultime settimane.
Sembra in effetti che la memoria storica degli
operatori e dei politici non vada oltre qualche mese quando si
tratta di prezzi. In realtà, il problema è molto più complesso e non
si risolve semplicemente dando un'occhiata ai listini dei prezzi
petroliferi.
Il problema non è la disponibilità di petrolio, ma il
costo di estrazione in termini di energia, che diventa sempre più
alto. Le nuove tecnologie, molto decantate ultimamente, aiutano ad
alleviare il problema ma non lo possono risolvere alla radice. Le
cose non sono molto cambiate negli ultimi anni e l'articolo che
segue, (di quattro anni fa) è ancora perfettamente attuale nel
descrivere i differenti punti di vista fra "abbondantisti" e
"catastrofisti".