martedì, aprile 14, 2009

Grillo e l'idrogeno

Strano paese il nostro, dove i comici si buttano in politica e i politici tentano di fare i comici raccontando barzellette. Sono ambedue espressioni di quel disprezzo per la politica che è un tratto distintivo del carattere nazionale e una conseguenza diretta dello scarso senso dello Stato di cui si sono nutrite generazioni di italiani, a ciò indotte dalla letale influenza della Chiesa Cattolica e dal secolare succedersi di dominazioni straniere nel nostro paese. Tra due anni ricorreranno i primi centocinquanta anni dall’Unità d’Italia, temo inutilmente senza una riflessione impietosa sulla nostra storia, materia di cui gli italiani hanno purtroppo scarsa conoscenza.
Ma non voglio divagare troppo e passo subito a parlare di un personaggio che da qualche anno imperversa nelle piazze italiane con un eloquio da tribuno della plebe, Beppe Grillo. Anticipo subito che mi piace e giudico davvero esilarante la satira del comico genovese, ma comincio a trovarla un po’ sgradevole da quando l’ha messa al servizio di una strategia politica fondata su una formula di sicuro successo in Italia: parlar male della politica per avere successo politico assicurato. Inoltre, non apprezzo in Grillo il discorso demagogico e il tono perentorio, la tendenza al monologo ossessivo che concede poco al dibattito democratico, come dimostrato in una recente trasmissione televisiva, l’esaltazione della democrazia che promana direttamente dal popolo, rappresentata dai gruppi locali a lui affiliati, ma che rischia, a mio parere, di trasformarsi nell’ennesima fucina di consiglieri e assessori comunali.
Eppure, anche il nostro comico convertito alla politica può prendere delle cantonate come un qualsiasi comune politico di casa nostra. Qualche anno fa, con tronfia sicurezza, sbeffeggiando i politici di turno, Grillo si esibiva sul palco con un furgone ad idrogeno, inalando i fumenti di vapor d’acqua, spalmando di balsamo all’eucalipto il tubo di scappamento. E prendendosela con i petrolieri che tramavano nell’ombra per scongiurare la soluzione finale che li avrebbe portati inevitabilmente sul lastrico.
Ma con mia grande sorpresa, ascoltando qualche giorno fa un comizio di Grillo in televisione, l’ho sentito lanciarsi con la stessa sicumera in una requisitoria feroce contro l’automobile, definendola una tecnologia “finita”, senza futuro industriale.
Non avendone mai condiviso l’ingenuo e poco scientifico ottimismo per l’auto a idrogeno, sono contento di questa conversione di Grillo, che sembra averne finalmente capito i limiti: i modi di produrre l’idrogeno non eliminano la dipendenza dai combustibili fossili e causano il preoccupante fenomeno del consumo di ossigeno atmosferico e/o sono estremamente inefficienti dal punto di vista energetico ed economico. L’utilizzo dell’idrogeno per autotrazione è quasi una chimera a causa dei problemi industriali connessi all’accumulo sui veicoli, ai costi e all’affidabilità delle tecnologie di utilizzo di tale vettore, la rete di distribuzione sarebbe estremamente costosa e non si sa ancora come superare i problemi di sicurezza.
Spero almeno che durante il suo comizio – spettacolo abbia ammesso, come l’Ispettore Rock di una famosa pubblicità degli anni ’60: "Anch'io ho commesso un errore".

33 commenti:

felis ha detto...

Per quanto conosca, devo far notare che Grillo ha detto mille volte di essersi sbagliato o aver fatto degli errori (vedi quando distruggeva gli schermi durante gli spettacoli) e che forse l'unico argomento portato nelle critiche è un falso: Grillo non ha mai garantito o promesso di partecipare al dibattito, ma solo di contribuire con un suo intervento. Detto questo sono ovviamente d'accordo sull'idrogeno, ma la cosa forse nemmeno meritava un articolo a parte.

Frank Galvagno ha detto...

Pur con i suoi limiti, Grillo mi pare una persona in grado di fare autodiagnostica :-)

Felis ha citato il caso dei televisori spaccati; un'altra cosa che Beppe ha rinnegato è la pubblicità, che pure gli avrebbe fatto avere molti soldi con poco sforzo.

Credo che siano meglio gli errori di Grillo, delle scelte sciagurate di alcuni decisori (costruire ovunque a basso costo, sovvenzionare industrie in decadenza, trascurare i rischi idrogeologici ...)

Per il resto, concordo con l'analisi di Terenzio

Terenzio Longobardi ha detto...

Se non si è ancora capito, Grillo è entrato in politica, e presenterà delle liste alle prossime elezioni amministrative. La mia è una breve e sintetica analisi politica del nostro paese. Riconosco che a molti in Italia possa sembrare inutile, non senza qualche ragione, parlare di politica. Epppure è attraverso essa che si prendono le decisioni importanti per la collettività e si governa lo Stato. I problemi del nostro paese derivano principalmente dalla scarsa qualità della classe dirigente e, specularmente dall'immaturità dei cittadini che la esprimono. In Italia chi urla di più, anche se rappresenta una minoranza, riesce sempre a prevalere su chi tenta di usare la ragione, vedi lo sciagurato ingresso nella prima guerra mondiale. Avremmo bisogno di grandi statisti e buoni amministratori per affrontare i nostri atavici problemi, ma dove sono? Non mi pare proprio che Grillo sia in grado di colmare questa lacuna. Svolge bene il ruolo di censore della politica, ma niente di più. E poi, scusate, critica tutti a destra e a manca, dovrà abituarsi anche lui a essere criticato.

PAOLO STEFANINI ha detto...

NEL LEGGERE PROMEMORIA DI TRAVAGLIO,MI E' PRESO LO SCONFORTO AVENDO VISSUTO QUEI FATTI DURANTE IL LORO DIVENIRE, SO CHE NON C'E' UN'INESATTEZZA MA UN CONTO è VIVERLI UN MODO FRAMMENTARIO ED ISOLATO COME CRONACA , DIVERSO, ALLUCINANTE E AGGHIACCIANTE VEDERLI NEL CONTESTO D'INSIEME. qUINDI TERENZIO, GRILLO E' UN PRODOTTO DI QUESTA CASTA POLITICA, E'QUESTA CONSORTERIA CHE L'HA GENERATO . E POI SENZA SCOMODARE BRECHT,RICORDATI IL MONOLOGO DI NERONE DI PETROLINI. I "COMICI" SONO SPESSO L'UNICA FORMA DI ESPRESSIONE DELLA LIBERTA'

KoBi ha detto...

Mi chiedo se sia davvero realistico pensare che la gente rinunci alla funzionalità di un mezzo di trasporto personale e libero come l'automobile se non costretta... mi chiedo se guardare avanti non sia, piuttosto che pensare a modi per limitarne l'uso, escogitare sistemi che permettano un uso sempre più sostenibile dell'automobile.

A questo riguardo segnalo a chi ancora non la conoscesse l'azienda Better Place
http://www.betterplace.com/

Recentemente il CEO Shai Agassi ha esposto la sua "vision" al TED 2009.

Ecco i link al video dell'intervento (20min ca.)
http://www.betterplace.com/press-room/videos-detail/shai-agassi-at-ted-2009/
ed all'intervista
http://blog.ted.com/2009/04/from_software_e.php#more

Francesco Ganzetti ha detto...

Mi sarebbe piaciuto che l'autore del post avesse posto l'accento non tanto sulla produzione dell'idrogeno, che anche da quanto chiarito da Kunstler in "collapse" è solo un vettore energetico con un EroEI di 1 a 1,4, ( al limite potrebbe essere prodotto solo con col nucleare, che è molto meglio dei combustibili fossili), ma sugli enormi problemi di accumulo e distribuzione nell'ottica di continuare a mantenere una mobilità privata sostenibile.
( Da qualsiasi lato la si guardi, le auto sono troppe : non c'è nemmeno abbastanza litio per garantire a più del 3% dei correnti automobilisti una futura auto elettrica )

PS: seconde me ASPO dovrebbe trattare in maniera più esaustiva ed onesta il problema della sovrapopolazione, che mi sembra sia entrato di rado fra le tematiche dibattute; leggevo proprio ieri su the oil drum la scesa in campo di sir David Attenbrough in tal senso facendo sponsor di una organizzazione brittanica che vuol render pubblico il dibattito e il problema)

Anonimo ha detto...

Questo articolo di critica a Grillo mi ricorda tanto quel tizio che in piedi sulla finestra della sua casa in fiamme, cominicia a disquisire sull'abbigliamento del vigile del fuoco che viene a salvarlo.
Vorrebbe magari che fosse più alto, con un'accento diverso e che gli desse anche del Lei....
Nella situazione in cui siamo ora, quella di Grillo è'unica voce con un minimo di seguito, che si leva contro il nucleare, a favore del fotovoltaico, dell'eolico, della raccolta porta a porta, dell'acqua pubblica, della decrescita, etc, etc.
L'articolo del Sig. Longobardi mi dispiace dirlo su un sito come questo non ha proprio ragione di esistere.

Frank Galvagno ha detto...

Caro Anonimo, scusa se ti contraddico, ma l'articolo di Terenzio ha ragione di esistere ed è di un certo pregio :-)

Non si vuole essere pro/contro X o Y, ma fare un'analisi della realtà. Secondo il post (e anche secondo te) Grillo ha innumerevoli meriti e capacità di catalizzare le tematiche veramente importanti, alla faccia dei media che sono scarsini o deformanti.

La critica a Grillo è limitata all'ancora indeterminato ruolo politico del suo seguito, e alla contraddizione del mito dell'idrogeno, attualmente (e forse per sempre) non sostenibile tecnologicamente su scala massiva

Anonimo ha detto...

Mi viene la febbre gialla quando sento ancora qualcuno che invoca l'arrivo di "grandi statisti"...certo che sull'ASPO leggere post di questa specie ti fa cadere le palle.

PS: una mia curiosità, quanti anni hai Terenzio? 65, 70, o forse di più?

Mauro ha detto...

Grillo è un grande comico, come tecnico vale poco, come politico ancor meno.
Sono felice che esista un personaggio come lui ma in politica non lo voglio.

Terenzio Longobardi ha detto...

Caro Anonimo, io ho il coraggio di esprimere le mie opinioni, lei nemmeno quello di firmare le sue volgarità. Se tutti i seguaci di Grillo sono intolleranti come lei siamo fritti.
Caro Anonimo, le potrà dispiacere, ma faccio parte del Comitato Scientifico di Aspoitalia e per questo, scrivo sul blog quello che mi pare. Permetto solo alle persone educate come FranK Galvagno di chiamarmi Terenzio. La prossima volta mi chiami Ing. Longobardi.

Anonimo ha detto...

L’utilizzo dell’idrogeno per autotrazione è quasi una chimera a causa dei problemi industriali connessi all’accumulo sui veicoli, ai costi e all’affidabilità delle tecnologie di utilizzo di tale vettore, la rete di distribuzione sarebbe estremamente costosa e non si sa ancora come superare i problemi di sicurezza.Saprebbe l'autore fornirci alcuni link per queste affermazioni? Scritte cosi', senza sorgenti, potrebbero essere niente altro che il personal parere dell'autore del post spacciato per fatti.

Consiglio per la prossima volta: si parli meno del Grillo e si parli piu' in dettaglio del (presunto) fallimento dell'idrogeno come tecnologia per l'autotrazione. Dopo decenni di ricerche e vagonate di soldoni, ci si ritrova (?) con un pugno di mosche in mano. O no?

Anonimo ha detto...

Non si può non parlare male della politica in Italia, perchè è un fatto incontrovertibile che la classe politica nostrana sia una delle peggiori(e corrotte) in Occidente.
Malgrado i limiti(ragionevoli) di Beppe Grillo, questi ha il pregevole merito di avere aperto gli occhi a molta gente(purtroppo sempre una minoranza)sulle magagne del nostro paese proprio parlando male, a ragione, della politica.
Metterlo sul banco degli imputati per questo quindi, mi sembra un'esagerazione.
A mio avviso, i meriti del personaggio relativi all'informazione veritiera superano ampiamente i demeriti del suo parlar male della politica.

Paolo B.

Fabio80s ha detto...

Il grande merito di Grillo consiste nel fatto che sta fungendo, con successo, da catalizzatore per tutte le "buone" coscenze che hanno/avevano bisogno di un palco da cui parlare e da sveglia per tutte quelle addormentate ma dal buon potenziale. E' riuscito a dare più spazio a gente come Travaglio, Sonia Alfano, De Magistris, Pallante e tanti, tanti altri, piccoli e grandi pensatori, lavoratori che sognano per lo meno un'Italia più onesta. Credo che la sua funzioni si fermi qui e non è poco. Non credo, allo stesso tempo, che lui abbia qualche potere sulla "ciurma" delle meraviglie che è riuscito a catalizzare, perchè è composta da gente che usa la propria testa e capace di libero arbitrio. Insomma, credo proprio che Grillo sarà capace di alleggerire spontaneamente e progressivamente il proprio ruolo una volta che avrà compiuto in pieno la propria funzione.

Stefano Marocco ha detto...

Concordo con Grillo quando dice, in un post sul suo blog, che la vera rivoluzione è non spostarsi. Infatti molti lavori possono essere svolti da casa, con una connessione ad Internet. Idrogeno, elettrico, fossile: l'assurdità è in ogni caso vedere file di auto con una persona sola dentro. Va cambiata la concezione di spostamento.

Anonimo ha detto...

La concezione di spostamento?
Ma non è più necessario spostarsi per lavorare per milioni di persone, mai sentito parlare di internet?
Un operatore CAD, che ci va a fare in ufficio che poi si siede davanti a un computer?
Un amministrativo, che ci va a fare in ufficio che poi si siede davanti a un computer?
Quanti di voi passano la giornata davanti a un computer e devono passare anche ore della propria vita in coda nel traffico? Non solo in auto ma anche sui mezzi pubblici.
Però tutto è mantenuto in piedi come sistema di controllo delle persone, per continuare a vendere auto, per continuare a consumare petrolio.
Troppo semplice?

Alex ha detto...

Vorrei fare qualche precisazione sul post del Sig. Longobardi:
Grillo non è proprio entrato in politica, ha creato delle liste civiche a cui offre la sua faccia e il suo logo e in cambio i candidati devono avere alcuni requisiti (fedina penale pulita, residenza nello stesso comune, non iscrizione a partiti ecc) e questa è una buona cosa per cominciare a cambiare le cose. Grillo è troppo furbo e non fonderà mai un partito.
Seconda cosa: il contraddittorio ad Exit. Ognuno la pensa come crede, ma sappiamo tutti che se ci mettiamo a discutere con un cretino devi porti al suo livello e rischi così di passare per cretino anche tu, anche perchè poi il cretino vero avendo l'esperienza esce vincente dal dibattito (questa massima non ricordo di chi sia ma è validissima). Perciò ha fatto bene a nn discutere con gente come Urso e compagnia.
Terza ed ultima cosa: a volte grillo prende delle cantonate, è vero. Ultimamente nei suoi spettacoli mostra una specie di palla magica che dovrebbe lavare i panni senza detersivo. Io lo seguo giornalmente da anni ormai, ma ho un cervello anche io e a questa palla per i panni non credo molto. Lui probabilmente è però in buona fede.
Ribadisco queste cose perchè è un bene oggi che ci sia uno come lui che fa vera informazione e che fa battaglie per l'ambiente e per la legalità. Ed è un bene che ci siate anche voi di ASPO, non per niente allo spettacolo di Grillo di Torino è intervenuto qualche minuto anche Luca Mercalli.
Ecco, sarebbe ottima una collaborazione tra ASPO Italia e lo Staff di Grillo

Stefano Marocco ha detto...

Pippolillo, io penso che la causa stia anche nella mentalità delle persone. Alcuni, molti, non riescono ad organizzarsi e quindi hanno bisogno di un capo che gli dica cosa devono fare. C'è un ignoranza diffusa riguardo agli strumenti offerti da società che offrono servizi su Internet (ad es. Google Docs). Molti lavori amministrativi sono dequalificanti e quindi il dipendente che lavora da solo non riesce ad avere una sufficiente motivazione.
Poi c'è un altro aspetto. I milioni di persone che lavorano davanti un pc o in ufficio cosa fanno? Essenzialmente organizzano il lavoro ad altre persone. Ora, se non c'è carenza di persone che fanno questo tipo di mestiere, perchè ottimizzare il loro lavoro e rendere loro la vita più agevole (un po' come gli schiavi che, grazie alla loro abbondanza, per millenni hanno fatto il lavoro della macchine). A chi importa se passano un quarto della vita nel traffico?

amlet ha detto...

In che cosa consisterebbe il processo del consumo dell' ossigeno nell' utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico?

Anonimo ha detto...

A tutti gli orfani del chimerico idrogeno: un'immagine che vale più di mille parole:

http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Battery_EV_vs._Hydrogen_EV.png

L'ho seguito diverse volte Grillo e l'apprezzo anche, penso tuttavia che quella del camioncino ad idrogeno (e l'ho vista anche dal vivo) sia una delle più grandi cantonate che abbia mai preso...

Bye, A. Retaggio

Anonimo ha detto...

Il link si cede a metà... :-P
parte finale:

File:Battery_EV_vs._Hydrogen_EV.png

Dario Cavedon ha detto...

Mi spiace, ma questo blog che solitamente riporta notizie documentate e verificabili, non si è documentato prima di scrivere questo post.

Tralascio critiche o elogi a Beppe Grillo, parliamo di politica concreta (se mai può esserci), e la potete leggere qui le proposte della sua lista:
http://www.beppegrillo.it/2009/04/la_carta_di_fir.html
La sua proposta si traduce nella "Carta di Firenze", che vi invito a leggere.

ciao, D

stefano ha detto...

vorrei dire però che una decina d'anni fa l'idrogeno era visto realmente come una 'soluzione' al problema inquinamento..ricordo che c'erano correnti molto possibiliste sul futuro della formula..e che parzialmente il 'problema' si spostò sull'elettrolisi e sui materiali dei serbatoi. se non erro il comune di milano inauguro' anche delle pompe ad idrogeno..insomma il progetto sembrava fungere..
anche oggi pensiamo che la riconversione all'elettrico sia chimerica..forse tra qualche anno abbandoneremo anche questa idea però..
ultimamento ho (ri)scoperto l'autobus..spendo poco, arrivo a lavoro in orari decenti, non mi incavolo in coda e ogni tanto in più sul bus sale anche qualche bella ragazza..con un bello sguardo da ammirare si inizia anche meglio la giornata..

Anonimo ha detto...

Rispondendo al Sig. Galvagno che cortesemente ha risposto ad un mio post(sono colui che ha difeso Grillo, ma non quello che dà del Tu al Sig. Longobardi.
Il Sig. Longobardi per l'appunto se si fosse fermato alla critica a Grillo sull'idrogeno per quanto inopportuna ma pur sempre accettabile avrebbe sicuramente trovato meno detrattori.
Inopportuna non perchè sbagliata, ma perchè criticare in questo momento Grillo su una scelta sbagliata ma fatta in buona fede penso sia solo deleteria per tutte le buone cause che oggi il comico genovese porta avanti. Buone cause che questo sito nel suo piccolo condivide.
Il sig. Longobardi appunto, è andato oltre facendo una critica politica feroce al personaggio in questione: forse preferisce i politici di buone maniere ma che stanno facendo scelte che qui dentro nessuno condivide (immagino lo stesso Longobardi)
Riporto qui di seguito alcuni passi:
"Anticipo subito che mi piace e giudico davvero esilarante la satira del comico genovese, ma comincio a trovarla un po’ sgradevole da quando l’ha messa al servizio di una strategia politica fondata su una formula di sicuro successo in Italia: parlar male della politica per avere successo politico assicurato"
GRILLO NON PARLA MALE DELLA POLITICA MA DI QUESTA CLASSE POLITICA, ECCEZION FATTA PER DI PIETRO.
" Inoltre, non apprezzo in Grillo il discorso demagogico e il tono perentorio, la tendenza al monologo ossessivo che concede poco al dibattito democratico, come dimostrato in una recente trasmissione televisiva"
GRILLO HA RIBADITO DI NON ESSERSI ACCORDATO PER UN DIBATTITO.
INOLTRE NON TUTTI HANNO LA CULTURA DEL SIG, LONGOBARDI:I MESSAGGI PER ARRIVARE AL GRANDE PUBBLICO DEVONO ESSERE SEMPLICI E RIPETUTI, IN MODO CHE LO POSSA CAPIRE ANCHE LA MASSAIA DI VOGHERA.

"l’esaltazione della democrazia che promana direttamente dal popolo, rappresentata dai gruppi locali a lui affiliati, ma che rischia, a mio parere, di trasformarsi nell’ennesima fucina di consiglieri e assessori comunali.
EMBE??!! PURCHE' SIA UNA FUCINA COSTRUTTIVA!
"Eppure, anche il nostro comico convertito alla politica può prendere delle cantonate come un qualsiasi comune politico di casa nostra. Qualche anno fa, con tronfia sicurezza, sbeffeggiando i politici di turno, Grillo si esibiva sul palco con un furgone ad idrogeno, inalando i fumenti di vapor d’acqua, spalmando di balsamo all’eucalipto il tubo di scappamento. E prendendosela con i petrolieri che tramavano nell’ombra per scongiurare la soluzione finale che li avrebbe portati inevitabilmente sul lastrico.
MI VIENE DA PENSARE CHE IL DILEGGIO AI POLITICI DI TURNO(QUELLI DEGLI ULTIMI 20-25 ANNI CHE HANNO RIDOTTO L'ITALIA IN QUESTO STATO) NON PIACCIA AL SIG, LONGOBARDI.
E NEMMENO LA CRITICA AI PETROLIERI!
LUI FORSE LI AMMIRA PERCHE' PRENDONO LA MAGGIOR PARTE DEI CONTRIBUTI DESTINATI ALL'ENERGIA RINNVABILE BRUCIANDO GLI SCARTI DEL PETROLIO E INQUINANDO L'AMBIENTE!
IN DEFINITIVA QUESTO ARTICOLO PIU' CHE UNA CRITICA SUL SINGOLO EPISODIO (L'AUTO AD IDROGENO PERORATA DA GRILLO) RISULTA ESSERE UNA VERA E PROPRIA CRITICA POLITICA, MOLTO SOGGETTIVA CHE ADDIRITTURA DANNEGGIA QUESTO SITO CHE SI BATTE PER LE ENERGIE ALTERNATIVE, PER IL RISPETTO DELL'AMBIENTE PROPRIO COME FA GRILLO!!

Terenzio Longobardi ha detto...

Vedo che il mio articolo ha suscitato un discreto vespaio. Si vede che Grillo e idrogeno sono due argomenti che suscitano passioni. Forse perchè ambedue promettono tanto, ma rischiano di mantenere poco. A chi rileva di non aver citato fonti scientifiche nella mia critica all'idrogeno, ripeto che l'argomento dell'articolo è l'ingresso di Grillo in politica e la parte in cui parlo dell'idrogeno è funzionale all'argomento principale. Comunque, per chi volesse approfondire l'argomento dal punto di vista scientifico, consiglio in primis la lettura del libro di Domenico Coiante "Le nuove fonti di energia rinnovabile" che descrive molto chiaramente anche i problemi dell'idrogeno per autotrazione ed è a mio parere un testo base per chiunque sia dotato di un sufficiente livello di competenze tecnico-scientifiche e volesse farsi una cultura energetica. Poi, consiglio la lettura degli articoli sul sito aspoitalia e, in particolare, alcuni articoli del Prof. Bardi nel link "Archivio vecchi articoli" e anche su questo blog. Anche sul blog del petrolio all'indirizzo http://petrolio.blogosfere.it/2006/01/idrogeno-mettia.html c'è una recensione di un articolo molto interessante di Dale Allen Pfeiffer, ecc. ecc. Credetemi, anche chi da anni lavora e fa ricerca sulle auto a idrogeno è consapevole degli enormi e quasi insormontabili problemi ancora da risolvere per passare dai prototipi alla produzione industriale del prodotto, che viene in genere sempre postdatata di circa 15 - 20 anni.
Per quanto riguarda il problema del consumo di ossigeno cito due articoli, il primo guarda caso proprio sul blog di Grillo http://www.grillonews.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=805&mode=thread&order=0&thold=0
e il secondo all'indirizzo http://www.autoambiente.com/content/view/681/150/
Insomma, io metterei una pietra sopra all'auto a idrogeno e più in generale al trasporto privato, puntando tutto sul trasporto collettivo su ferro.

Dario Cavedon ha detto...

"Insomma, io metterei una pietra sopra all'auto a idrogeno e più in generale al trasporto privato, puntando tutto sul trasporto collettivo su ferro."

Aggiungo che dobbiamo anche puntare sul "trasporto individuale su ferro": la bicicletta! :-)

Alex ha detto...

E io che lavoro per un'azienda prtner di Fiat.....che farò?? La vedo brutta

Anonimo ha detto...

Ganzetti: "PS: seconde me ASPO dovrebbe trattare in maniera più esaustiva ed onesta il problema della sovrapopolazione, che mi sembra sia entrato di rado fra le tematiche dibattute;"

Sprechi il tuo "fiato". Anche se sono bene informati e perfettamente consapevoli, non ci sentono da quell'orecchio: molti tra loro considerano l'argomento troppo "pericoloso" (nel senso di controverso e potenzialmente in grado di nuocere all'immagine dell'associazione e dei suoi membri) e dunque rifiutano d'affrontarlo pubblicamente. Non sto tirando a indovinare. Attendi e verifica tu stesso.

Franco Noce ha detto...

ogni tot esce qualcuno a dire che non si parla abbastanza della sovrapopolazioen. Se si intende dire che non si da abbastanza peso a questo fenomeno nell'analisi scientifica, non mi sento di esprimere un giudizio (in LTG il tema è comunque centrale). Se invece si fa riferimento all'attività divulgativa, non capisco cosa Aspo dovrebbe propugnare in Italia sul tema demografico. Se infine si intende dire che Aspo dovrebbe dire quello che debbono fare in Brasile o in India, penso che non sia proprio il caso.
Franco

Anonimo ha detto...

Franco: "Se invece si fa riferimento all'attività divulgativa, non capisco cosa Aspo dovrebbe propugnare in Italia sul tema demografico."

Ad esempio che, essendo gli attuali 60 milioni e rotti di persone già ben oltre le possibilità del territorio a disposizione, sono completamente fuori luogo tutti i proclami (e le sovvenzioni) a favore della natalità autoctona e dell'accoglienza. Che poi Aspo non possa fare molto di più che "esprimersi" in merito è fuori discussione, ma la coerenza dovrebbe almeno spingere vigorosamente l'associazione in quella direzione. Così, detta "da esterno". Poi ciascuno fa quel che vuole.

P.S. Proprio mi sfugge come l'essere qualche milionata in più potrebbe aiutarci a superare la (opportunamente) tanto paventata questione energetica e le sue conseguenze...

Franco Noce ha detto...

anonimo: sono d'accordo che non è il caso di promuovere la natalità in Italia e mi rendo conto che qualcuno lo fa. mi pare però che gli italiani si riproducano al minimo già così.
Poi la popolazione cresce perchè si riproducono gli immigrati. Ma qui il discorso è francamente superiore alle mie forze (e penso anche alle tue :)). Le motivazioni per immigrare e poi riprodursi, sono altre e più forti di qualsiasi propaganda pro denatilità.
ciao.

Alessandro ha detto...

La maggioranza degli italiani crede (e spera) ancora che la politica possa cambiare il Paese, ma in realtà questa politica non può cambiare proprio un bel nulla.
Il Paese negli ultimi 20 anni è andato avanti perchè è stata la società civile a trascinarlo nonostante la zavorra della partitocrazia e del suo sistema di potere trasversale che è causa di un gigantesco drenaggio di risorse dirette e soprattutto indirette.
Io credo fermamente nella buona fede di Beppe Grillo, uno che ebbe le palle nel 1989 di dire su RAI 1 in prima serata quello che pensavano milioni di italiani (ma non dicevano) e per questo fu ostracizzato dalla TV pubblica e privata.
Le liste civiche sono veramente l'ultima speranza a livello locale di controllare e denunciare in qualche modo il malaffare e l'intreccio di interessi che ci stanno in ogni Comune italiano.
Il volto ed il nome di Grillo possono cmq aiutare degli idealisti ad andare nei consigli comunale a rompere i cosiddetti su tanti tempi (municipalizzate, appalti, piani regolatori) e dare fastidio al potere, denunciando speculazioni ed altri malaffari che negli ultimi anni vanno avanti senza ostacoli visto che la politica è diventata un teatrino di accordi trasversali sotto-banco dove opposizione e maggioranza sono soltanto di facciata.

Anonimo ha detto...

Ho letto nei commenti la seguente frase:
"Consiglio per la prossima volta: si parli meno del Grillo e si parli piu' in dettaglio del (presunto) fallimento dell'idrogeno come tecnologia per l'autotrazione. Dopo decenni di ricerche e vagonate di soldoni, ci si ritrova (?) con un pugno di mosche in mano. O no?"
Ecco, lo stesso - per onestà intellettuale - va detto anche per il solare fotovoltaico.